The Batman e altri dieci personaggi che amano la loro città

The Batman parla di un tizio che vive per proteggere Gotham City: facciamo un giro nella storia del cinema di vigilanti-e-dintorni

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The Batman arriva al cinema giovedì 3 marzo 2022

Il Bat-day si avvicina a grandi battiti d’ala, e con lui la risposta a tutte quelle domande che ci facciamo da mesi: Battinson sarà all’altezza? Lo vedremo mentre si applica il trucco nero, come in quella scena di un film con Nicolas Cage citato più sotto? Sopravviveremo a Zoe Kravitz in versione Catwoman? Davvero uscirà una serie sul Pinguino di Colin Farrell? “Paul Dano” pronunciato tutto attaccato (“Poldano”) è davvero il nome di un comune lombardo (per esempio “Poldano sul Naviglio” o “Poldano sul Trebbia”)? Ma soprattutto: esiste un personaggio cinematografico che ami la propria città più di quanto The Batman ama Gotham City?

Forse “amore” non è la parola corretta, e sarebbe meglio usare “dedizione” o “vocazione a proteggere”. Resta il fatto che da quando Tim Burton l’ha fatto sbarcare per la prima volta al cinema, Batman è diventato sinonimo della sua città, almeno nell’immaginario della settima arte. Lasciate stare il fatto che in realtà la sua sia più che altro una missione di vendetta la cui scala gli è sfuggita di mano (“alcuni criminali hanno ucciso i miei genitori” diventa “estirperò tutta la criminalità da Gotham, senza eccezioni”): Batman, l’eroe che Gotham non si merita ma di cui ha bisogno, esiste per tenere al sicuro la sua metropoli, tanto che immaginarselo a fare il supereroe altrove richiede un immenso sforzo di fantasia.

Per cui, visto che manca ancora qualche giorno al nostro ritorno a Gotham City, abbiamo deciso di occupare il tempo consigliandovi altri dieci film che parlano di gente che fa di tutto per proteggere la propria città. Abbiamo escluso i più ovvi (Superman, Spider-Man…) e provato a svariare un po’, uscendo anche dal recinto del cinema di supereroi.

The Batman attack the block

Attack the Block

Attack the Block è un bellissimo esempio di “vigilanti per caso”: i delinquenti protagonisti guidati da John Boyega sono le ultime persone al mondo nelle cui mani affidereste la tranquillità del vostro quartiere, eppure nel momento in cui il loro status di bulli dominanti viene minacciato da un branco di alieni con i denti al neon sono prontissimi a mettere da parte ogni remora e trasformarsi in eroi e custodi della Wyndham Tower e di tutta Londra.

Darkman

Il miglior film di supereroi di Sam Raimi (scusa, Tobey Maguire) è anche una origin story senza sequel (o meglio, c'è, ma facciamo finta che non ci sia), una lunga rincorsa che segue la trasformazione di Peyton Westlak da scienziato un po’ timido a vigilante mascherato. Il film si concentra più che altro sulla sua trasformazione e sulla sua personale vendetta, ma si chiude con un monologo del neonato Darkman che fa capre che la sua missione è appena iniziata, e che la città senza nome nelle cui ombre abita è da quel momento un po’ più sicura.

Demolition Man

John Spartan è il peggior vigilante e protettore della quiete cittadina che si possa immaginare, talmente inadatto al compito che all’inizio di Demolition Man viene congelato fino a data da destinarsi pur di toglierlo di mezzo e impedirgli di fare danni nello svolgimento delle sue funzioni. Eppure, 36 anni dopo, San Angeles scoprirà che ha ancora bisogno di lui, e sarà costretta a tirarlo fuori dalla ghiacciaia.

Hard Boiled

Hard Boiled

Dopo tanti anni e tanti film che secondo i più critici romanzavano e poeticizzavano eccessivamente la criminalità organizzata, John Woo decide di farne uno che romanzi e poeticizzi il lavoro delle forze dell’ordine di Hong Kong. Il risultato è forse il suo film migliore – non necessariamente perché parla di poliziotti buoni, ovviamente, anche se Chow Yun-fat nei panni dell’ispettore Tequila è uno dei (mica tanto) segreti del successo di Hard Boiled.

Il giustiziere della notte

Il dettaglio più interessante della vita e opere del vigilante di Chicago interpretato da Charles Bronson è che nessuno gli ha chiesto nulla. Certo, la sua nasce come missione di vendetta, che però si trasforma rapidamente in una vocazione, quasi in una missione per conto di Dio: la città è irrimediabilmente marcia, la gente per bene non può più uscire di casa dopo il tramonto per paura di venire rapinata o uccisa (o una combinazione delle due), e all’apice del suo personale dolore Paul Kersey decide che l’unica soluzione è imbracciare una pistola e ripulire l’intera città da ogni traccia di crimine. Potreste ribattere “neanche a Batman nessuno ha chiesto nulla”, ma sapete bene che non è lo stesso discorso.

Kick ass

Kick-Ass

Avevamo promesso niente supereroi, ma Kick-Ass è un caso particolare: dove la maggior parte delle storie di vigilanti hanno al centro una figura adulta che subisce un trauma e reagisce nell’unico modo che le viene in mente (la violenza verso i criminali), il film di Matthew Vaughn parla invece di bullismo e altre tematiche tipicamente adolescenziali; è solo con l’arrivo degli adulti nel quadro che la storia smette di essere una vicenda intima e personale per spostarsi in territorio più classicamente supereroistico. Finché è solo Kick-Ass, Dave Lizewski è il difensore dell’adolescenza a Staten Island: non sarà come salvare un’intera città, ma è un inizio.

Qualsiasi film del secondo periodo d Woody Allen

Manhattan, Io e Annie, Interiors, Broadway Danny Rose… trovate una persona che vi guardi e vi coccoli e vi protegga come Woody Allen guardava, coccolava e proteggeva New York negli anni Settanta, e tenetevela stretta.

RoboCop

RoboCop

Satira amarissima del vigilantismo finito male, Alex Murphy/RoboCop è ciononostante un esempio perfetto di “persona interamente dedita alla protezione delle strade della propria città” (in questo caso Detroit). Speriamo abbiate notato l’uso del termine “persona”, furbescamente piazzato lì, nel mezzo di un discorso su un’entità semi-artificiale protagonista di un film che parla anche di umanità, identità e libero arbitrio.

The Spirit

Altra eccezione alla regola “niente supereroi” solo per ricordarne uno che, nonostante sia perfetto per questa classifica, non vi sarebbe mai venuto in mente. Questo perché il film di Frank Miller è la dimostrazione del fatto che se sei bravo a fare una cosa non è detto che tu sia bravo a fare anche tutte le altre: The Spirit potrebbe essere il film più dimenticabile di questo millennio, e se ce ne sono altri a questo livello ce ne siamo dimenticati.

Toxie

The Toxic Avenger

Trovate tutte le informazioni su The Batman nella nostra scheda.

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