The Acolyte – La Seguace: la showrunner Leslye Headland a ruota libera sulla natura della serie

Grazie alle parole della showrunner Leslye Headland scopriamo di più su The Acolyte - la seguace, la prossima serie di Star Wars

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L’ora della Seguace si avvicina: quando il 4 giugno sugli schermi di Disney+ si alzerà il sipario sugli eventi di The Acolyte, gli spettatori si ritroveranno di fronte a una serie molto diversa da quelle a cui l’universo di Star Wars ci ha abituato.

Per prima cosa, esploreremo un’epoca visivamente inedita, finora limitata alle produzioni cartacee di libri e fumetti dell’Alta Repubblica. Anche il punto di vista della serie promette di turbare le certezze più tradizionali, mostrandoci la potenza e la benevolenza dell’Ordine Jedi all’apice del suo splendore dal punto di vista del nemico, appunto l’Accolita o seguace in questione che affonda le sue radici nel lato oscuro della Forza e della tradizione dei Sith. Come se non bastasse, l’ambientazione e la lore della serie promettono di esplorare il lato mistico e filosofico della Forza come poche produzioni hanno mai fatto finora: introducendo altri culti e fazioni oltre a quelle dei Jedi e dei Sith e addentrandosi in sfumature più complesse e meno nette della tradizionale dicotomia tra bene e male a cui lo Star Wars più classico ci ha abituato. In breve, un approccio più sfaccettato e realistico che ambisce a fare per il lato mistico e soprannaturale di Star Wars ciò che Andor ha fatto per quello politico e spionistico. Un’impresa non da poco per la showrunner Leslye Headland, che alcune settimane fa ha fatto il punto della situazione su cosa aspettarsi da The Acolyte in una lunga intervista su IGN.

I Punti di Riferimento di the Acolyte

I prequel e la trilogia classica sono i primi e i più importanti. Ovviamente, buona parte di quello che accade su Coruscant nel nostro show si basa sui prequel. Ma volevamo usare dei set fisici per Coruscant, come nel caso della sala da meditazione che avete visto. Volevamo renderle giustizia, ma anche farla apparire vera e tangibile. Sicuramente le grandi quantità di Jedi che si vedono nel trailer ci ricordano molto da vicino la Trilogia Prequel, credo, anche se non abbiamo scene al livello de L’Attacco dei Cloni.

Qui vediamo i Jedi che sono un’istituzione molto, molto vasta e benevola… ma che sono più vicini a ciò che sono ne La Minaccia Fantasma piuttosto che a ciò che sono nella Trilogia Originale, dove abbiamo la sensazione che siano questi estinti. Ne La Minaccia Fantasma e nella Trilogia Prequel, i Jedi superano drasticamente in numero i Sith. Poi, nella Trilogia Originale, l’Impero sovrasta i Jedi. È per questo motivo che una serie basata sui “cattivi” per me è interessante. Cosa significa essere l’underdog in quell’era? Pur essendo i cattivi?

Tuttavia, The Acolyte si ispira anche a The Clone Wars, e soprattutto alle Sorelle della Notte. Non ci sono le Sorelle della Notte nella nostra serie, ma ci siamo ispirati a loro, come anche ad Asajj Ventress. Il mio episodio preferito è The Wrong Jedi. Mi sono decisamente ispirata molto a quello.

Le differenze con The Mandalorian, Andor e le altre serie

Credo che sia molto diverso dalle serie uscite finora. Abbiamo utilizzato molti più set fisici degli altri show. Questo in parte è accaduto per necessità e in parte per scelta creativa. Abbiamo usato le scene d’azione in modo particolare. Vediamo molte scene d’azione nelle altre serie, ma direi che a causa dell’influenza dei film di samura, musha e arti marziali, quelle scene diventano parte della narrazione anziché fungere da semplici sequenze d’azione. Credo ci sia una leggera differenza. Ogni combattimento rivela qualcosa in più sui personaggi. Credo che stilisticamente, questa sia la differenza principale.

Inoltre, non so quanto le altre serie fossero incentrate sui Jedi. Ovviamente Ahsoka lo era, ma qui esaminiamo i Jedi come istituzione, come concetto, come un’entità che ha accumulato molto potere. E questo è un bene, non dico che sia sbagliato. Ma quando Jodie Turner-Smith pronuncia quella fresa alla fine del trailer, quando dice: “Qui non si tratta di bene o male. Qui si tratta di potere. E di chi è autorizzato a usarlo… credo sia quella la domanda che vogliamo porre. C’è uno squilibrio. Qualcuno forse è soggetto anche a uno squilibrio morale, ma se c’è uno squilibrio di potere come tutto questo influenza il potere in Star Wars? E non abbiamo mai visto i buoni essere così superiori ai cattivi in termini di potenza. Credo che questi siano tutti elementi diversi.

The Acolyte è una storia autoconclusiva o lascerà delle questioni in sospeso?

Sono il tipo di persona che vuole assicurarsi che una stagione racconti una storia legittimamente completa. Anche se sicuramente ho seminato qua e là molti momenti del tipo “potrebbe accadere questo, o forse quello”, non voglio lasciare emotivamente in sospeso il pubblico. Forse ci saranno dei fili in sospeso narrativamente parlando, ma emotivamente, voglio che abbia la sensazione di avere visto qualcosa di completo, per poi porsi alla fine una serie di domande. “Ora che ho scoperto che esiste questa relazione, cosa succederà a queste persone, e ora che quel personaggio ha quel tipo di potere, cosa possiamo fare?”

Trovate tutte le notizie sulla nuova serie della saga nella nostra scheda.

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