Quando Terry Gilliam incassava: 35 anni fa usciva I Banditi Del Tempo

Nel 1981 usciva nelle sale di tutto il mondo il terzo film diretto da Terry Gilliam, I Banditi Del Tempo. Sarebbe diventata una delle sue pellicole più amate e redditizie

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Spoiler Alert

"What a lot to do / Sharing a dream with you"

Si dice che il testo della canzone sui titoli di coda de I Banditi Del Tempo (1981) Dream Away fosse stato scritto dal produttore del film ex Beatles George Harrison appositamente per il regista Terry Gilliam.

Era una riflessione tra l'ironico e il drammatico circa la difficoltà, appunto, di "condividere un sogno" con il nativo del Minnesota in fatto di produzione cinematografica. Già all'epoca... non doveva essere un compito facile.

George Harrison, già vicino ai Monty Python ai tempi del finanziamento di Brian Di Nazareth (1979), era stato una delle persone più importanti e strumentali alla concretizzazione produttiva della terza fatica regista dell'ex Monty Python americano Gilliam dopo la coregia con Terry Jones del secondo lungo del gruppo Monty Python (1975) e il debutto solista Jabberwocky (1977).

Harrison, dunque, fondamentale e con tante cose da fare per "condividere un sogno" con il brillante ma problematico visionario Gilliam. Poi ci fu l'importantissimo ruolo svolto dal Python Michael Palin in fase di sceneggiatura nel concepire questa bizzarra storia di formazione di un eroico bambino attraverso tanti viaggi nel tempo in compagnia di una banda rissosa di nani anche piuttosto furfantelli ed egocentrici.

L'ultimo pezzo del puzzle fu Brian Froud, illustratore fantasy inglese la cui immaginazione senza limiti impressionò al punto Gilliam da copiargli, ad esempio, l'idea del gigante che esce dall'acqua con una nave ben posata in testa.

Ma di cosa stiamo parlando?

I Banditi Del Tempo uscì quel 1981 nelle sale USA dopo l'Inghilterra (6 luglio) e poco prima del Natale (6 novembre) di quel lontano 1981.

Terry Gilliam era così arrugginito per via dei quattro anni di inattività regista tra Jabberwocky (1977) e questa avventura fantastica da dover ricorrere all'aiuto ed esperienza di Sean Connery, il quale lo aiutò a coreografare il suo combattimento con il minotauro nei panni di Agamennone perché il regista quarantunenne non sapeva più da che parte cominciare.

Praticamente il film è una versione più action e sovversiva de Il Mago Di Oz di L. Frank Baum. Il piccolo Kevin (Craig Warnock), figlio di genitori ossessionati dalla tecnologia domestica, viaggerà attraverso diversi contesti storici e luoghi fantastici in compagnia di un sestetto di nani i quali hanno rubato al loro ex datore di lavoro Essere Superiore una Mappa del Tempo attraverso cui riescono a raggiungere varie epoche storiche con il fine di appropriarsi di beni e ricchezze per poi continuare a saltare da un secolo all'altro.

I nani sono contemporaneamente inseguiti dall'Essere Supremo incavolato per il furto subito e dal Male, uno stregone imprigionato dall'Essere Supremo anche lui con delle mire su quella Mappa così utile per compiere veloci razzie di tesori.

Il film è un continuo e letteralmente epocale road movie che permetterà ai nani + Kevin di visitare: l'Italia sotto assedio per mano di Napoleone Bonaparte (uno Ian Holm eccellente), il Medioevo inglese (dove il gruppo si imbatterà in un formalissimo Robin Hood interpretato dall'altro Python John Cleese), l'Antica Grecia (Sean Connery è un super Agamennone), il transatlantico Titanic poco prima dell'affondamento, la fantastica e storicamente non esistente Era Delle Leggende (dove si incontrano orchi e giganti che escono dall'acqua con una nave come berretto) con gran finale presso la Fortezza Delle Tenebre dove è rinchiuso il Male.

Alla fine tutto diventerà più ambiguo e complesso di quello che si poteva pensare, proprio come ne Il Mago Di Oz.

Il film fu un successone di critica e pubblico (incassò 42 milioni di dollari nei soli Stati Uniti a fronte di un budget di soli 5) per via della vivacità e contagiosa allegria avventurosa tipica di quel contesto storico in cui il bambino stava diventando sempre più eroe dentro kolossal contemporaneamente celebrativi e nostalgici in relazione agli anni dell'infanzia.

I Banditi Del Tempo esce in sala circa sei mesi prima di E.T. (1982) di Spielberg e mentre lì ci sarà una dolcissima amicizia alieno-bimbo, qui abbiamo a che fare con l'incontro tra un preadolescente ignorato dai genitori con sei creature magiche prosaiche, furfanti e litigiose con le quali il bambino, secondo le parole di Roger Ebert: "si urlerà addosso passando da una scena all'altra".

A proposito dei nani... Gilliam e Palin avrebbero ammesso in seguito che i litigiosi Fidgit (il mitico Kenny Baker di Star Wars nei panni di R2-D2), Randall, Strutter, Og, Wally e Vermin erano in realtà delle parodie degli stessi Monty Python  Michael Palin, John Cleese, Eric Idle, Graham Chapman, Terry Jones e ovviamente anche Terry Gilliam.

E per chi pensa ancora oggi che sia il film più sereno e commerciale di un ribelle come Gilliam... basta ricordare che nel finale i genitori muoiono in modo spietato (!) poco dopo che l'Essere Supremo ha spiegato abbastanza frettolosamente a Kevin e nani l'importanza della presenza del Male nelle nostre esistenze.

Insomma... una favola. Ma secondo Terry Gilliam.

Quattro anni più tardi e grazie a questo successo commerciale... sarebbe arrivato Brazil.

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