Terrifier 3: 10 tra omaggi, citazioni e ispirazioni che rendono il film ancora più cult

Terrifier 3 è, tra le altre cose, il più citazionista dei tre capitoli del franchise: ecco cosa ci è venuto in mente guardandolo

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Costato 2 milioni di dollari, Terrifier 3 ne ha incassati 65 nel momento in cui scriviamo, stracciando un altro film con un tizio truccato da clown (e con parecchi soldi in più alle spalle) e ribadendo, dopo l’esplosione del secondo capitolo, come Art il clown sia uno dei personaggi più significativi e simbolici di questi anni di horror. E tutto questo nonostante Terrifier 3, come d’altra parte i primi due capitoli, abbia i suoi bei difetti, dei quali si è già parlato nella nostra recensione. Non è di questo però che vogliamo parlare qui, ma di una caratteristica forse collaterale del film ma che ci è balzata all’occhio fin dalle prime scene.

Parliamo del fatto che Terrifier 3 sia (anche) un film citazionista, ispirato a una lunga serie di classici del passato: è, crediamo, la conseguenza del fatto che, dopo un primo capitolo ridotto narrativamente all’osso, con Terrifier 2 Damien Leone ha cominciato a costruire una trama e un universo narrativo intorno al suo pagliaccio assassino. Inevitabile in questi casi andare a pescare nel mare magnum dell’horror (e non solo) per espandere e raffinare l’immaginario: sarebbe ingiusto chiedere solo idee originali a una persona che ha appena tre film alle spalle. Abbiamo quindi deciso di assecondare questa ricerca dell’ispirazione di Terrifier 3, segnalandovi 10… cose (film, ma non solo) che ci sono venute in mente guardando il film.

Buffy l’ammazzavampiri

Siamo serissimi. Certo, la serie creata da Joss Whedon non era una splatterata violentissima, ma ci sono parecchi elementi di Terrifier 3 che riportano a quel particolare approccio all’horror (d’altronde Whedon è il primo che si è sempre divertito con le citazioni). L’eroina imperfetta ma unica in grado di contrastare il villain, per esempio. La Little Pale Girl, spalla omicida di Art ancora più fuori di zucca di lui, che sembra una versione deforme della Drusilla di Juliet Landau. L’idea di portare l’orrore in casa, e durante il Natale. E così via.

La casa dei 1000 corpi

E non solo perché il film di Rob Zombie ha compiuto da poco vent'anni e ci andava di fargli gli auguri. La casa dei 1000 corpi contiene tanta ultraviolenza creativa e portata all’eccesso, oltre ad avere uno dei clown assassini migliori degli ultimi decenni di cinema: Captain Spaulding avrebbe meritato di diventare un’icona quanto lo è diventato Art.

Making a Murderer

Il fatto di avere metà del cast principale composto da gente che è sopravvissuta ai precedenti omicidi di Art (non a tutti è andata allo stesso modo, ovviamente, si veda il destino di Vicky) porta automaticamente Terrifier 3 nei territori del true crime – e infatti uno dei nuovi personaggi, introdotta apposta per diventare ovvia carne da macello, è ossessionata dal genere e in particolare dagli omicidi di Art, e altrettanto ovviamente ha un podcast. Per cui: eccovi la serie true crime più famosa degli ultimi anni insieme a Mindhunters.

Natale di sangue

Questa era facile: Terrifier 3 è un film natalizio, e lo slasher più famoso a tema Jingle Bells è questo piccolo/grande capolavoro di Charles Sellier Jr., nel quale l’atmosfera festiva (e una lunga serie di traumi personali) porta un ragazzo a perdere la brocca e trasformarsi in un Babbo Natale assassino e crudelissimo.

Nightmare 3 – I guerrieri del sogno

Ne abbiamo parlato di recente, e il motivo principale per cui ci è tornato in mente è l’idea della protagonista sopravvissuta a un massacro ma finita a causa dello shock in un ospedale psichiatrico. In Terrifier 3 il tema rimane sullo sfondo (il film inizia con Sienna che viene dimessa), mentre nel terzo capitolo di Nightmare è l’intera ambientazione del film, che vi invitiamo un’altra volta a recuperare.

Postal

Piccolo spoiler su quella che è la scena iniziale di Terrifier 3: persino Damien Leone ha deciso di fermarsi e non superare un certo limite, che è quello delle torture ai bambini. Ci siamo quindi chiesti: chi è mai stato così di cattivo gusto da farci vedere infanti massacrati senza censure? La risposta è “Uwe Boll”, in quello che ancora oggi è il suo miglior film.

Questo video dei Cradle of Filth

E tutto l’immaginario dei Cradle of Filth, ma anche di certo death metal “anatomico”, e in generale il metal tutto: potrà piacere o meno, ma la saga di Terrifier è profondamente metal.

Saw

In fondo, che cos’è Terrifier se non Saw con un pagliaccio in più ma senza la moralità? Entrambi i franchise si basano su una formula molto semplice: alcune persone vengono ammazzate in maniera violenta e creativa da un terribile villain. Ormai ogni un nuovo capitolo di Terrifier fa lo stesso effetto che facevano i Saw al tempo: li si guarda aspettando il prossimo omicidio, sperando di rimanere stupiti dalla sua genialità e crudeltà.

The Life of Chuck

Lauren LaVera, l’interprete di Sienna, è una delle nuove regine dell’horror, ottima scream queen ma anche eroina proattiva. Ci siamo chiesti: possibile che Hollywood non l’abbia ancora notata? Il suo prossimo lavoro è questo film tratto da Stephen King e diretto dal sempre affidabile Mike Flanagan, che uscirà nel 2025: avrà un piccolo ruolo, ma speriamo che riesca comunque a brillare e a farsi notare.

Venerdì 13

Tra tutti gli slasher classici che potevamo segnalare, abbiamo scelto il film di Sean S. Cunningham per un motivo semplicissimo: gli effetti speciali (e l’inconfondibile look di Jason) sono di Tom Savini, che fa una comparsa in Terrifier 3, uno dei tanti nomi di prestigio che Leone è riuscito a coinvolgere anche solo per una manciata di inquadrature (ci sono anche Chris Jericho, Jason Patric, Clint Howard…).

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