Tenebre e ossa: 5 differenze tra libro e serie tv
A pochi giorni dall'uscita della seconda stagione di Tenebre e Ossa parliamo delle differenze tra la serie e i romanzi
Finalmente sta tornando! Tenebre e ossa, tratta dai romanzi di Leigh Bardugo, arriva su Netflix il 16 marzo con la seconda stagione. La prima, uscita ad aprile 2022, era composta di otto episodi e si concentrava sul primo romanzo della serie Grisha, inserendo anche alcuni personaggi della duologia Sei di corvi.
La presenza dei Corvi
Il cambiamento più importante è sicuramente la presenza di cinque dei sei protagonisti di Sei di corvi. Il romanzo, infatti, è ambientato due anni dopo gli eventi della prima trilogia Grisha e i personaggi non dovrebbero trovarsi in quel momento a Ravka. La serie, al contrario, introduce Kaz, Jesper e Inej subito, intrecciando la loro storia con quella della protagonista Alina. Nonostante questa grande differenza, i caratteri dei personaggi e le loro dinamiche interpersonali sono le stesse che abbiamo potuto leggere in Sei di corvi. Solo Kaz appare appena sottotono, ma la sua trasformazione nel personaggio spietato che conosciamo è nell'aria.
L’elemento multietnico
Nel libro, Alina non sa nulla delle proprie origini, avendo sempre vissuto in un orfanotrofio. Dovendo reprimere i suoi poteri, la ragazza appare come malaticcia e debole e per questo viene emarginata dai suoi coetanei. Nella serie TV, invece, è stata scelta per interpretare Alina l’attrice Jessie Mei Li, figlia di madre britannica e padre cinese. Alina della serie viene subito presentata come mezza Shu, lo Stato immaginario ispirato alla nostra Cina e Mongolia. I Shu sono da sempre nemici di Ravka e malvisti dalla sua popolazione. Di conseguenza, Alina viene discriminata per il suo aspetto e le sue origini, inserendo il tema del razzismo nella serie in maniera molto naturale.
Il carattere di Alina e la sua prospettiva
Alina nella serie appare subito come molto diversa dalla Alina del primo libro. Alina delle prime pagine è una ragazzina spaventata e debole, mentre nella serie l’elemento della debolezza viene accantonato. Se Alina nel libro era terrorizzata all’idea di entrare nella Faglia, tanto da dover essere obbligata a farlo, nello show è lei stessa a volersi avventurare al suo interno per non abbandonare l’amico Mal. Sicuramente, un’Alina coraggiosa e determinata è più apprezzabile, il libro infatti soffriva un po’ della fragilità della protagonista. Parallelamente, anche il cambio di prospettiva rende Alina meno ingombrante come personaggio. I romanzi della prima trilogia Grisha infatti erano raccontati tutti dal punto di vista della ragazza. La serie decide al contrario di lasciare più respiro agli altri personaggi, permettendo così un maggior approfondimento dei loro caratteri e storie.
Mal
Il fandom della Grisha non ha mai amato particolarmente il personaggio di Mal. E nei libri non offriva effettivamente molte ragioni per affezionarsi a lui. Presentato come belloccio e popolare, nelle prime pagine Mal non era affatto interessato romanticamente ad Alina. Anzi, come tutti la considerava solo una ragazzina debole. Nella serie, troviamo un Mal che ha profondamente a cuore il bene di Alina e riconosce subito il suo potenziale. Il personaggio è descritto molto più dolce e sensibile e, di conseguenza, è molto più semplice entrare in empatia con lui.
Il passato del generale Kirigan
Uno dei personaggi più amati dal pubblico è quello del generale Kirigan, interpretato nella serie da Ben Barnes. Il passato del grisha è avvolto nel mistero e, nei libri, solo nel secondo romanzo il generale arriva a svelare ad Alina il suo vero nome, Aleksander. Nello show, questo momento, è stato spostato nella prima metà. Le ragioni di tale scelta ce le svela la stessa autrice spiegando come, nel libro, il nome con cui è conosciuto il generale Kirigan è l’Oscuro o Darkling. All’interno della serie, chiamare un personaggio l’Oscuro avrebbe reso chiaro subito al pubblico il suo ruolo. Non solo è stata spostata la rivelazione sul nome, ma sono stati anche inseriti alcuni flashback sul passato del personaggio. In queste scene, viene mostrato come il generale Kirigan ha creato la Faglia e perduto il suo grande amore. La scelta ha suscitato pareri contrastanti nel fandom. Alcuni hanno apprezzato il maggior spessore fornito al personaggio, mentre altri hanno storto il naso di fronte al cliché dell’amore perduto.
Altre piccole differenze costellano Tenebre e ossa, ma nessuna così gravosa da alterare la sostanza dei romanzi. Nel complesso, l’adattamento rispetta in pieno il tono, la storia e i personaggi descritti da Bardugo. E non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà la seconda stagione!
Trovate tutte le informazioni su Tenebre e Ossa nella nostra scheda.