Tenebre e ossa 2: 5 differenze tra libri e serie tv

Le 5 principali differenze tra la seconda stagione di Tenebre e Ossa e i romanzi di Leigh Bardugo da cui è tratta

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Tenebre e ossa è tornata su Netflix. La serie, tratta dai romanzi celebri fantasy young adult di Leigh Bardugo, è disponibile sulla piattaforma dal 16 marzo.

Nell’ultimo episodio della prima stagione avevamo lasciato Alina alla scoperta dei suoi poteri e il generale Kirigan, che la protagonista credeva sconfitto, vivo e vegeto e ancora più arrabbiato.

Benché ci fossero dei cambiamenti rispetto ai libri (l’introduzione dei Corvi in primis), Tenebre e ossa seguiva in buona parte il primo romanzo della trilogia Grisha. La seconda stagione cerca invece di condensare in soli otto episodi i contenuti dei restanti due romanzi: Assedio e tempesta e Rovina e ascesa. Vien da sé che in questo caso i cambiamenti, per forza di cose, sono stati decisamente più sostanziali. Soprattutto nel finale.

Vediamo insieme le principali differenze:

NIKOLAI

Nikolai è uno dei personaggi più amati della saga della Bardugo dal fandom. Non per niente l’autrice sta scrivendo dei nuovi romanzi dedicati proprio al principe corsaro. In Assedio e tempesta Nikolai viene introdotto come un personaggio ambiguo. Al servizio inizialmente del generale Kirigan decide di tradirlo per aiutare Alina e Mal. Questo non accade nella serie dove Nikolai è da subito dalla parte della protagonista aiutandola nella sua missione.

Un altro importante cambiamento che coinvolge il personaggio di Nikolai è la ferita che gli viene inflitta dal Darkling. Nei romanzi il principe viene trasformato in una creatura malvagia dal generale Kirigan, un mostro in tutto e per tutto, e usato come arma contro Alina. Nella serie Nikolai viene sì ferito, ma non c’è alcuna trasformazione. Solo nel finale, guardandosi allo specchio, il principe si accorgerà di essere stato corrotto dalla magia oscura del Darkling. La lotta di Nikolai con il suo lato mostruoso viene così rimandata a un eventuale futura stagione…

ALINA E LA STORYLINE DELLA SANTA

Nei romanzi viene data grande rilevanza al ruolo di santa attribuito ad Alina. Attaccando Kirigan e scatenando il suo potere, Alina resta profondamente indebolita. L’utilizzo di questa energia la lascia con i capelli completamente bianchi e fragili, aspetto che serve a consolidare l’immaginario della santa creato intorno alla sua figura.

La serie segue sin da subito la storyline della santa, ma senza approfondirne i motivi, il significato o la stessa nascita della credenza. Senza contare che non vediamo nessuna mutazione nell’aspetto di Alina. Tutta la sottotrama religiosa e dell’Apparat viene appena introdotta sul finale, aprendo forse nuovi orizzonti per stagioni future.

I CORVI

Come sa bene chi ha visto la prima stagione e letto i libri, i personaggi dei Corvi non fanno parte della prima trilogia Grisha, ma di una duologia ambientata due anni dopo. Nella serie si è deciso di introdurli e questo ha portato sin da subito alla creazione di episodi e storyline inventate apposta per intrecciare le avventure della banda con quelle di Alina.

La seconda stagione introduce l’ultimo dei Corvi, Wylan, facendo sbocciare subito l’attrazione tra lui e Jesper, cosa che nei libri vediamo solo in Il regno corrotto (secondo della duologia). Sempre di Il regno corrotto è anche l’intera storyline su Pekka Rollins che qui viene messa in scena da subito. Mentre l’intera missione a Shu Han che caratterizza la seconda parte degli episodi è stata completamente inventata. Per quanto nei libri Shu Han venga spesso citato, nessuno dei personaggi principali vi si è mai recato. Ma serviva una missione da affidare ai Corvi che si intrecciasse con la storia principale, così Alina affida al gruppo il compito di recuperare una spada sacra che possa sconfiggere i mostri creati dal generale Kirigan.

IL DESTINO DI MAL e LA FAGLIA

Tenebre e ossa modifica interamente il modo in cui Mal scopre di essere un amplificatore nonché cugino del Darkling. Nella serie infatti è Baghra a guidarlo verso la scoperta del suo sangue Morozova. Nei libri, invece, sono lui e Alina ad arrivare a comprendere insieme le sue origini mentre cercano l’uccello di fuoco.

Lo show inoltre, nello scontro decisivo, concentra tutte le sue attenzioni sulla protagonista. È Alina a distruggere la Faglia così come è Alina a resuscitare Mal dopo averlo ucciso per accedere al potere dell’amplificatore. Questo non accade nei libri. In Rovina e ascesa, infatti, Alina perde i suoi poteri che si disperdono per manifestarsi poi in persone normali. Sono questi nuovi evocaluce a distruggere la Faglia. Così come sono alcuni Grisha che, unendo i loro poteri, riportano in vita Mal.

IL FINALE

Sicuramente il cambiamento più importante è proprio quello del finale.

Nei romanzi la storyline di Alina si conclude. La ragazza, ormai senza poteri, si finge morta e insieme a Mal decide di tornare all’orfanotrofio in cui è cresciuta per ricostruirlo.

Questo non avviene in Tenebre e ossa. La serie decide di mantenere un finale aperto e i personaggi principali tutti ancora in gioco.

Mal e Alina si separano. Lui viene nominato da Nikolai nuovo capitano, cedendogli anche il suo nome Sturmhond. Lei decide di sedere al fianco di Nikolai, ora nominato re, come generale dell’esercito Grisha. Durante l’incoronazione una Grisha nemica attacca i presenti, venendo fermata da Alina. La ragazza si renderà conto però che a guidarla non è più il potere della luce, ma quello dell’oscurità. L’espressione soddisfatta di Alina nei minuti finali fa presagire una sua possibile corruzione da parte del potere oscuro come aveva previsto il Darkling.

Le deviazioni di Tenebre e ossa rispetto ai romanzi originali sono state tante in questa seconda stagione e molti fan hanno storto il naso di fronte a cambiamenti così sostanziali. E voi cosa ne pensate? Avete letto i libri? Aspettate con impazienza una prossima stagione o per voi l’avventura finisce qua?

Trovate tutte le informazioni su Tenebre e ossa nella nostra scheda.

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