Team America: World Police, rivisto oggi

Team America: World Police è ancora un colpo di genio, anche se parte del suo umorismo va contestualizzato nel suo periodo storico

Condividi

Questo articolo fa parte della rubrica Rivisti oggi

Trasmessa in Italia solo nel biennio 1975/1976, Thunderbirds è una serie inglese passata alla storia anche per le sue innovazioni tecniche, in particolare l’uso della cosiddetta Supermarionation, che non c’entra nulla con l’idraulico della Nintendo ma con le marionette. Perché ci interessa parlando di Team America: World Police? Perché come hanno più volte spiegato Trey Parker e Matt Stone, fu proprio guardando una puntata di Thunderbirds (e trovandola noiosissima) che ebbero l’idea per Team America: World Police, noto anche tra le persone della mia generazione come “il nuovo film di quelli di South Park”.

Team America: World Police e South Park

Non serve aver visto tutti gli episodi di South Park (ma noi vi consigliamo comunque di farlo, proprio a prescindere) per capire cosa significa “il nuovo film di quelli di South Park”. La serie di Parker e Stone è una delle massime opere dell’ingegno di questo secolo e anche del precedente, e se non temessimo i forconi ci azzarderemmo ad affermare che con gli anni ha raggiunto un livello tale da essere paragonabile ai Simpson. E già vent’anni fa, Team America: World Police partiva con alle spalle sette anni di follia totale, e di un umorismo all’apparenza semplice, ma nella sostanza incredibilmente stratificato e anche rivoluzionario, oltre che (gasp!) politicamente scorretto in un modo mai visto prima (e mai più visto, per ora almeno).

In questo senso, Team America: World Police potrebbe quasi essere una delusione. Nel senso che dà esattamente quello che ci si aspetta da un film dai creatori di South Park, ma poco di più. Il fatto che non sia un’opera free form ma un omaggio/parodia di una specifica serie TV, e più in generale di un intero immaginario legato all’action cinematografica e agli Stati Uniti d’America, fa sicuramente da freno alla tipica locura di Parker e Stone: ci sono codici da rispettare, regole da infrangere ma con consapevolezza postmoderna, archetipi da tratteggiare, e lo spazio per divagare è relativamente poco.

Viva le marionette

Per converso, però, questa uniformità e coerenza stilistica rendono Team America: World Police un gran bel film, con una struttura più o meno tradizionale (e che ricorda spesso i film di Zucker/Abrahams/Zucker) e uno sfoggio di abilità artigianale che è notevole, soprattutto se pensate che parliamo di marionette – non esattamente la tecnica più sexy in circolazione, non quando esistono superstar come il passo 1. A tratti sembra di guardare una puntata di un vecchio Saturday-morning cartoon, reso però completamente demente dal filtro South Park.

Un plauso in particolare va fatto ai vari numeri musicali che punteggiano il film, a partire dall’inno America (Fuck Yeah), che nella sua semplicità racconta gli ultimi quarant’anni almeno della cultura statunitense. Parker e Stone hanno un immenso talento musicale: se non avete mai visto The Book of Mormon, per esempio, vi consigliamo di interrompere ogni vostra attività e riempire questo buco nella vostra esistenza. In Team America: World Police lo mettono al servizio di una storia che con qualche aggiustamento potrebbe essere trasformata in un film con Tom Cruise, e il risultato sono alcune delle migliori canzoni mai composte dal duo.

Sì ma… oggi?

Avrete forse capito qual è la nostra posizione su South Park, anche quando ha detto o fatto cose orrende e riprovevoli. Lo stesso discorso si applica a Team America: World Police, che peraltro, vent’anni dopo, ha perso parecchio del suo smalto polemico, rimanendo “solo” un film molto divertente. È lo stesso effetto che fa vedere Saddam Hussein in Hot Shots: qui, per esempio, uno dei villain è Kim Jong Il, il padre dell’attuale dittatore nordcoreano. Non si può neanche dire che il film sia invecchiato: è solo che, come succede anche in South Park, una parte della satira è puntuale e legata al suo tempo, e inevitabilmente con il passare degli anni ha perso mordente per diventare testimonianza storica.

E comunque, anche al netto di quest’ultimo discorso, Team America: World Police non è neanche lontanamente il film più offensivo che abbiamo trattato in questa rubrica. Certo, l’umorismo è spesso sottile come un baobab e certe battute sono di cattivo gusto oggi quanto lo erano allora (e per scelta degli autori), ma è una satira di una serie di cose che si merita(va)no di venire satirizzate, e quindi è efficace, non offensiva. Ed ecco sintetizzata in poche parole la differenza tra South Park e tutto quello che è venuto dopo e ha provato a copiarlo.

Che ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Siamo anche su TikTok, seguiteci!

Continua a leggere su BadTaste