Super Bad - Chronicle, di Josh Trank

Continua la rassegna Super Bad presso l'Arena della Casa del Cinema di Roma. Venerdì tocca a Chronicle, capolavoro 2012 firmato Josh Trank & Max Landis

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SUPER BAD – Dal 3 luglio al 4 settembre i supereroi conquisteranno la Casa del Cinema presso Villa Borghese a Roma

Chronicle (2012) di Josh Trank: venerdì 07 agosto, ore 21, proiezione gratuita alla Arena Casa del Cinema, Roma (Villa Borghese)

Lost & Found

Se il found footage aveva funzionato alla grande con il monster movie catastrofico Cloverfield (2008)... perché non proporre questa tecnica narrativa inventata da noi italiani con Cannibal Holocaust (1980) anche DENTRO il superhero movie apolide perché figlio di un soggetto originale indipendente dalla tradizione Marvel e Dc? L'idea dei ventiseienni amiconi Josh Trank (suo lo spunto iniziale) e il figlio d'arte Max Landis (bella la tradizione dei partner ragazzini o studenti al college: da Castle-Carpenter-O'Bannon a Reeves-Abrams passando per Singer-McQuarrie) poteva essere banale visto il proliferarsi anche nefasto del found footage movie negli ultimi 16 anni dopo il successone di The Blair Witch Project (1999). La scelta di Chronicle di affidarsi a questa tecnica narrativa, però, è perfetta. Per due motivi: 1) Il personaggio che decide di filmare ciò che lo circonda lo fa perché ciò che lo circonda è aggressivo a partire da un padre che lo picchia contro cui poter puntare la camera minacciandolo fin dalla prima geniale inquadratura di una porta specchio scossa dai pugni (quindi anche l'immagine trema). C'è un universo esterno al nostro eroe violento. Filmare è difendersi come prova a fare con un riflesso condizionato Friedrich Munro alla fine de Lo Stato Delle Cose (1982) di Wim Wenders usando la cinepresa come pistola; 2) La camera permette a chi la gestisce di vivere la realtà che lo circonda con l'illusione che questo filtro lo possa aiutare a passare inosservato e contemporaneamente plasmare il mondo. E' un perfetto escamotage e finalmente ecco davanti ai nostri occhi un found footage movie che giustifica in toto la sua stessa natura di found footage movie. Ma visto che abbiamo parlato molto di lui... chi è l'uomo con la macchina da presa? E' un uomo... o forse un ragazzino?

Eric, Kal-El e Tony

Cosa potrebbe accadere ai tre teenager se improvvisamente acquisissero dei poteri sovrannaturali?

Andrew Detmer (un primo DiCaprio più problematico; per l'attore Dane DeHaan fu il film svolta) ha la madre malata terminale di cancro, un padre alcolizzato parecchio rancoroso nei suoi confronti (era lui che faceva tremare l'immagine nella prima geniale inquadratura) e compagni di liceo che lo umiliano. In più è vergine e quindi anche incerto riguardo la propria sessualità (aiaiai). E' lui l'adolescente con la macchina da presa. Per fortuna al suo fianco c'è il cugino fico che canta per lui in macchina rendendosi ridicolo (grande sensibilità: prima dell'arrivo horror a scuola ecco due maschi nel loro paradiso protetti dall'intimo amore reciproco) di nome Matt Garrety (Alex Russell). Matt cita Schopenhauer (dobbiamo imparare a vivere senza poter mai realizzare i nostri desideri; Andrew accetta l'informazione con enorme scetticismo), parla di hybris ("Cosa significa?????" gli chiede Andrew; secondo indizio che tra i due si romperà qualcosa) e tira in ballo il mito della caverna di Platone (ma Andrew è molto più interessato a un'altra caverna nella quale è appena entrato). Matt è sinceramente buono ed altruista. Appare uomo fatto e finito quando è con il cugino ed appare piccolo come un bambino quando prova a conquistare il cuore della sagace compagna di liceo Casey Letter. E' bello e spiritoso perché allevato (o "programmato" come direbbe il Nathan di Ex Machina) da genitori amorevoli e dentro una situazione economica rilassante. Il solido Matt è sempre al fianco del fragile Andrew ed è solo grazie a lui (un popular che però non se la tira) che i due conosceranno il terzo della combriccola ovvero Steve Montgomery (Michael B. Jordan, dei tre attori, è quello più lanciato), nero "obamiano" supercool in procinto di iniziare una carriera politica anche lui bello, allegro, esibizionista, ricco e sereno nonostante i genitori siano prossimi al divorzio. Cosa potrebbe accadere ai tre teenager se improvvisamente acquisissero dei poteri sovrannaturali? Come reagirebbero dal punto di vista psicologico e fisico rispetto alla possibilità di spostare oggetti con la forza del pensiero se non addirittura volare? Yes... They can fly.

Tutte le frustrazioni e traumi di Andrew potrebbero trasformarlo in un villain alla Magneto (all'anagrafe Eric Lensheer). Tutte le regole morali ed esigenze altruistiche di Matt potrebbero farne un Superman (all'anagrafe kryptoniana Kal-El). Tutte le ambizioni e mire legate al raggiungimento di un consenso politico dovrebbero, invece, fare di Steve il doppio di Iron Man (ovvero Tony Stark).

Deviazione, destrutturazione, distruzione, rifondazione

Questo è il segreto di Chronicle. Se il superhero movie si è così solidificato nel tempo e nella testa degli spettatori da X-Men (2000) al 2012, Trank e Landis capiscono che si possono prendere tre maschere riconoscibili come quelle di Magneto, Superman e Iron Man decontestualizzarle, portarle dentro un realismo liceale, stropicciarle con il found footage movie, inserirle in un mondo jackass fatto di scherzi e test documentati dalla camera e contemporaneamente realizzare un superhero movie profondamente classico con un grande terzo atto in cui abbracciare il cinema del passato senza tradire Le Tavole della Legge del Padre Stan Lee ovvero supereroi con superproblemi e da un grande potere derivano grandi responsabilità. Tutto nel terzo atto di Chronicle diventa più grande (dalla prima persona del found footage, Trank e Landis passano a un sistema di ripresa oggettivo in terza persona attraverso una serie di camere disposte per il centro di Seattle) e tradizionale con il monumento cittadino iconico. Qui avremo la torre Space Needle di Seattle utilizzata come l'Empire State Building di New York per la fine di King Kong o la Daley Plaza del finale dei Blues Brothers o la Piccadilly Circus di Londra per la chiusa di Un Lupo Mannaro Americano a Londra (i due ultimi film sono stati diretti dal papà di Max Landis). Poi seguirà una distruzione collettiva (da un film intimo su tre adolescenti si passa a un catastrofico su un'intera comunità) e un duello finale tra due diverse interpretazioni del superomismo. Quello che sembrava un film che deviasse molto... alla fine ci ha riportato alla casa che amiamo e che non vogliamo lasciare.

Birth of a Villain

Inoltre: George Lucas impiegò ben 418 minuti partendo da La Minaccia Fantasma e arrivando a La Vendetta dei Sith. Alla sceneggiatura perfetta di Max Landis serve molto meno. Il suo straordinario ed economico copione ci dimostra come può nascere un villain in soli 84 minuti.

Conclusioni

Chronicle non sarebbe potuto esistere senza la progressione inarrestabile e canonizzazione del superhero movie dal 2000 al 2012. Allo stesso tempo, la sua agile freschezza e originalità rispetto ai giganteschi blockbuster Marvel e Dc piacquero molto al pubblico nordamericano e non solo. Fu un interessante esperimento per Hollywood perché una major solida come la Twentieth Century Fox dimostrò che con un budget medio di 12 milioni di dollari (né 1 milione da horror né 100 milioni da blockbuster) e due ventiseienni a capo del progetto si sarebbero potuti incassare quasi 130 milioni worldwide senza rinunciare ad effettistica speciale e conservando la potenzialità del franchise vista l'apertura a possibili sequel. Spiace e un po' preoccupa, dopo tutta questa inebriante lungimiranza dimostrata dalla Fox, che la sceneggiatura di Max Landis per Chronicle 2 sia stata rifiutata dalla major. In questo modo si è rotta l'alleanza proficua tra ragazzini geniali e studio hollywoodiano storico che tanta fortuna e senso cinematografico avevano regalato all'operazione. Non possiamo sapere se il copione di un altro wonderkid come Jack Stanley sarà in grado di dare all'attesissimo Chronicle 2 lo stesso slancio di questo piccolo capolavoro del 2012 in tutto e per tutto super. Perché?
Perché seppe essere spiritoso, emozionante, postmoderno e classico insieme.

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