Super Bad - Captain America: The Winter Soldier, di Anthony Russo e Joe Russo
Super Bad presso l'Arena della Casa del Cinema prevede il 14 agosto Captain America: The Winter Soldier, capolavoro della Fase 2 diretto dai fratelli Russo
Cospirazione
Quale può essere l'incubo peggiore per un supersoldato patriota come Steve Rogers alias Captain America? Cosa potrebbe capitare di così irreparabile al nostro riflessivo Steve, tanto attento alla correttezza istituzionale da vivere con profonda coscienza, e anche un pizzico di imbarazzo, il ruolo di bandiera e simbolo nazionale per tutti i soldati e non nordamericani come ricorda l'ala a lui dedicata dello Smithsonian Institution con tanto di dedica scritta da parte del Presidente degli Stati Uniti Matthew Ellis? La patria del nuovo presente in cui si è svegliato dopo 70 anni di sonno potrebbe tradirlo. Gli amici del passato potrebbero ripresentarsi davanti ai suoi occhi con i capelli più lunghi, l'accento russo e una strana follia negli occhi. Gli uomini dello S.T.R.I.K.E. potrebbero smettere di accettare ordini da lui ed aggredirlo in un ascensore. Lo S.H.I.E.L.D. potrebbe rivelarsi abitato da quei nemici che Rogers pensava di aver sconfitto in Captain America - Il Primo Vendicatore (2011). L'Hydra potrebbe avere una nuova testa cui qualcuno potrebbe rivolgere nuovamente il saluto nazistoide: "Hail!". Ma chi è il nemico?
Compartimentazione
Un anno dopo lo scandalo che ha visto coinvolto Edward Snowden, anche Steve Rogers in arte Captain America decide di rendere pubbliche delle informazioni segreteA Steve Rogers non piace proprio come parola. Quando Nick Fury la userà all'inizio del film dentro il Triskelion a due passi dal Roosvelt Bridge, vedremo Rogers storcere il naso. Perché le informazioni non devono essere condivise tra chi si trova a combattere dalla stessa parte? Cos'è il Progetto Insight al quale lo S.H.I.E.L.D. sta segretamente lavorando da anni dividendo le informazioni al riguardo tra vari uffici rendendo un reparto ignaro del lavoro di un altro reparto (compartimentazione, appunto)? Rogers è a disagio. Tutti attorno a lui parlano di fiducia tradita e paranoia. Un super soldato abituato al bianco e nero degli anni '40, usato come propaganda e arma tattica contro una minaccia ben precisa dalla una faccia rossa senza naso... non capisce proprio il colore indefinito dell'epoca in cui si è risvegliato. Lo troveremo all'inizio del film correre avanti e indietro come un criceto in gabbia vicino a simboli nazionali per lui necessari come il Washington Monument con indosso una maglietta del colore che non avrebbe mai voluto indossare: grigio. Dopo l'approccio cinematografico da classico film di guerra utilizzato per il primo Captain America - Il Primo Vendicatore (2011) la Marvel di Kevin Feige decide nel 2014 di compiere il passo decisivo per permettere al proprio Marvel Cinematic Universe di diventare a metà della Fase 2 più complesso, ambiguo e pericoloso. In una parola: adulto. Captain America: The Winter Soldier arriverà come uno shock e il punto di riferimento non sarà più I Cannoni di Navarone (1961) bensì il ben più problematico...
I Tre Giorni del Condor (1975)
Quando un gentile e innocuo analista della Cia, interpretato dal solare Robert Redford, trova tutti gli impiegati del suo ufficio morti, comincerà a scappare da quella stessa agenzia per cui lavora a difesa della sicurezza nazionale. Durante la fuga, cercherà di capire cosa sta succedendo. La seconda avventura in solitaria di Captain America ha praticamente lo stesso plot con in più due strizzate d'occhio non male al capolavoro di Sydney Pollack del 1975 ovvero: 1) la presenza nel cast dello stesso Robert Redford nei panni di Alexander Pierce, pezzo grosso dello S.H.I.E.L.D. molto amico di Nick Fury; 2) la scena del finto bacio per scappare dagli inseguitori di cui sono protagonisti Chris Evans e Scarlett Johansson come la coppia Redford-Dunaway del film di Pollack a loro volta figli del bacio artefatto tra Cary Grant e Ingrid Bergman in Notorious - L'amante perduta (1946) di Alfred Hitchcock. C'è un'altra pellicola degli anni '70 che il poderoso Captain America: The Winter Soldier diretto dai fratelli Anthony e Joe Russo cita chiaramente ed è Il Cacciatore (1978) di Michael Cimino in cui è presente un'altra coppia di amici, prima di Steve Rogers e Bucky Barnes, divisa dalle atrocità della guerra ed alienatasi con il passare degli anni. Ovviamente ci riferiamo al Mike di Robert De Niro e al Nick di Christopher Walken. Il primo cercherà in tutti i modi di ricordare al secondo la loro amicizia quando cercherà di tirarlo fuori dalle bische clandestine di Saigon in cui Nick è diventato un mago della roulette russa. Una volta appurato che quel guerriero micidiale con i capelli lunghi e una stella rossa dipinta sul braccio sinistro metallico è il suo vecchio amico dei tempi di guerra Bucky Barnes, Steve Rogers cercherà di guardarlo fisso negli occhi, parlargli e ricordargli la sua reale identità provando in tutti i modi a strapparlo da quel lavaggio del cervello e nuova identità che hanno forse irrimediabilmente cancellato la loro importante amicizia.
Snowden & Rogers
Un anno dopo lo scandalo che ha visto coinvolto Edward Snowden, anche Steve Rogers in arte Captain America decide di rendere pubbliche delle informazioni segrete in grado di smantellare quel che è rimasto dello S.H.I.E.L.D. Guerra preventiva a potenziali criminali? Polizia internazionale che spia costantemente i nostri flussi quotidiani di dati? Droni telecomandati con fucili puntati su bersagli scelti dal Consiglio Mondiale prima che venga commesso il criminle? A Rogers tutto ciò non piace NEMMENO quando gliene parla con le migliori intenzioni il fidato ma non fidatissimo Nick Fury. Figurarsi se l'accesso alle informazioni e la guerra preventiva al crimine internazionale dovesse arrivare nelle mani sbagliate. Accade quindi nel 2014 il più grande paradosso possibile dopo lo scandalo Snowden del 2013: Captain America somiglia in questo film, o quantomeno è d'accordo, con molte delle posizioni di colui che verrà definito nemico pubblico americano. Rogers la pensa come quell'Edward Snowden ritratto nel documentario premio Oscar Citizenfour firmato Laura Poitras presto soggetto di un'attesissimo lungo fiction, questo natale al cinema, con il volto di Joseph Gordon-Levitt e la regia di Oliver Stone. Come ciliegina sulla torta anche una coincidenza fisica: Chris Evans, il bravo attore già proveniente dalla Torcia Umana dei due Fantastici Quattro firmati Tim Story, è praticamente il sosia dell'ex contractor e analista americano ora di stanza in Russia dopo aver svelato i programmi di sorveglianza di massa voluti dal governo statunitense e non solo. Mettete dei leggeri occhiali da miope e una barbetta incolta ad Evans, come ai tempi dell'altro adattamento da fumetti con lui in squadra The Losers (2010), ed ecco che avrete una copia pressoché perfetta di Edward Snowden.
La rivoluzione Russo
Il lavoro dei fratelli Russo, assurti a fama italiana già ai tempi del loro divertente remake de I Soliti Ignoti con George Clooney Welcome to Collinwood (2002), è stato così stimato internamente dalla Marvel di Kevin Feige, dal pubblico (714 milioni di dollari di incasso worldwide a fronte dei 170 milioni di budget) e da una critica letteralmente impazzita per questo sapore da spy story paranoica e anni '70... da far fare un'istantanea scalata ai due fratelli dentro la gerarchia della famiglia di registi Marvel gestita e coordinata dall'onnipresente Feige. Sapete tutti molto bene che Anthony e Joe saranno al timone degli attesissimi Captain America: Civil War (2016) più il dittico Avengers: Infinity War - Part I e Part II (2018-2019). Cosa ci dobbiamo aspettare dunque? Un deciso orientamento verso un Marvel Cinematic Universe sempre più realistico, problematico e meno spiritoso? E' molto probabile. E se i risultati dovessero essere quelli di Captain America: The Winter Soldier... non saremmo d'accordo ma, per citare il già citato Cacciatore di Cimino, saremmo d'accordissimo.