Super Bad - Bryan Singer, l'insolito superhero director

Speciale Super Bad dedicato a Bryan Singer, regista di X-Men, primo film della rassegna BadTaste.it alla Casa del Cinema di Roma da venerdì 3 luglio

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SUPER BAD - Dal 3 luglio al 4 settembre i supereroi conquisteranno la Casa del Cinema presso Villa Borghese a Roma con la nostra rassegna gratuita!

X-Men (2000) di Bryan Singer: venerdì 3 luglio, ore 21.30, Arena Casa del Cinema, Roma (Villa Borghese)


Prima Orson Welles

Quando Bryan Singer diventa molto famoso dopo il successone de I Soliti Sospetti (1995), molti giornalisti vogliono conoscerlo. Scattano le interviste di rito dove spesso gli chiedono di riflettere sulla sua identità di regista in relazione a Quentin Tarantino. Eh già: tutti tiravano in ballo Tarantino all'epoca. Era bastato vedere quei cinque criminali in fila nel poster de I Soliti Sospetti per stimolare comparazioni o paragoni con il nuovo cantore dei gangster e regista di Pulp Fiction (1994). Singer appariva subito molto conscio di se stesso ed articolato nelle risposte. D'altronde aveva studiato cinema prima a New York e poi nella mitica Usc californiana di Carpenter, Lucas e Zemeckis. Definiva il cinema di Tarantino avanguardia mentre considerava il suo film più classico.

Kaiser Soze irrompe nel racconto I Soliti Sospetti dopo che molti lo hanno citato e già trasfigurato come figura leggendaria

Chiamava Tarantino postmoderno mentre lui si presentava come narratore con un gusto più antico per la rielaborazione del cinema di genere. Tutto questo era già presente nel suo primo lungometraggio premiato al Sundance Public Access (1993), inquietante thriller dove non succede quasi niente di thriller con protagonista ambiguo e una società americana ripresa come animata sotto la superficie da rabbia e crudeltà. Il perfido Whiley Pritcher di Public Access è già Kaiser Soze: è uno straniero, arriva dal nulla in una piccola città e la fa letteralmente esplodere sfruttando la rabbia repressa delle persone e la forza di penetrazione di un medium di cui conosce la forza manipolatoria (come Charles Foster Kane nel 1941 in Quarto Potere). Singer e Christopher McQuarrie, amico del regista dai tempi del liceo e suo sodale in tante scorribande cinematografiche (vince l'Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale de I Soliti Sospetti), sembrano in quegli anni molto vicini ad Orson Welles. Public Access è il loro piccolo Quarto Potere (anche se non veniamo a sapere niente dell'enigmatico protagonista... nemmeno grazie a una slitta!) mentre Kaiser Soze irrompe nel racconto I Soliti Sospetti dopo che molti lo hanno citato e già trasfigurato come figura leggendaria come succede con Mr. Arkadin in Rapporto Confidenziale (1955) sempre di Orson Welles. L'ex nazista interpretato da Ian McKellen nel terzo lungometraggio di Singer L'Allievo (1998) vive in una cittadina nordamericana e vi ricorda qualcuno? Forse state pensando a Franz Kindler de Lo Straniero (1946)... sempre di Orson Welles.

bryan singer xmen

Poi Steven Spielberg

Ma c'è un altro regista nella testa e nel cuore del buon Bryan. Troverete infatti Singer in quasi tutti i dvd e bd dedicati a Lo Squalo (1975). Colui che nei '90 con Public Access, I Soliti Sospetti e L'Allievo si era presentato come regista commerciale con il gusto per un touch of evil adulto alla Orson Welles, capisce all'inizio della decade 2000-2010 che il cinema hollywoodiano sta cambiando per sempre attraverso l'enfatizzazione produttiva di saghe tratte da fumetti, favole e letteratura per ragazzi. Oggi ci si divide: 1) "Preferivo Bryan Singer quando era il regista più adulto, sofisticato e problematico prima di X-Men" 2) "Lo preferisco ora che ha inserito la sua sottigliezza intellettuale ed eleganza visiva dentro il popcorn movie... da X-Men in poi.

Parliamo un attimo di Superman: quello creato da Singer nel 2006 è dolce e "donneriano"

Il primo adattamento di largo successo dei fumetti Marvel datato 2000 segna per il passaggio, se vogliamo banalizzare, dal diabolico wonderkid Orson Welles al dio dell'intrattenimento Steven Spielberg.

Ci sarà la rottura con McQuarrie (il quale inserirà un pesante attacco all'ex amicone dentro il suo esordio alla regia del 2000 Le Vie della Violenza) e poi la pace. Il nuovo Singer sarà X-Men (2000), X2 (2003), Superman Returns (2006), Il Cacciatore di Giganti (2013), X-Men - Giorni di un Futuro Passato (2014) e il prossimo X-Men: Apocalypse (2016). Budget enormi, molti effetti speciali, target di riferimento al massimo preadolescenziale. Tra tutti questi kolossal di cinema fantastico trova spazio Operazione Valchiria (prova del ricongiungimento con McQuarrie, il quale firma la sceneggiatura), film sulla II Guerra Mondiale dove trovano spazio ancora i nazisti (Singer li rappresenta spesso: da L'Allievo al prologo di X-Men) e la trama è estremamente complessa senza possedere il colpo di scena finale (purtroppo si sa già dalla Storia come era andata). Parliamo un attimo di Superman: quello creato da Singer nel 2006 è dolce e "donneriano" (da Richard Donner, regista del Superman del 1978) rispetto a quello aspro e "nolaniano" (anche leggermente "malickiano") propostoci da Zack Snyder con L'Uomo d'Acciaio (2013). Forse Singer sbagliò protagonista (Brandon Routh) ed esagerò nello zucchero. Oggi sappiamo come è andata: lui sperava di modellare meglio il suo Superman partendo da un sequel al film del 2006 da lui chiesto a gran voce e mai ottenuto. Quella saga gli è stata letteralmente portata via per affidarla ad altre visioni. Cosa rimane al nostro Singer? X-Men. Chi potrebbe accusarlo oggi di aver rinunciato ad ogni pretesa autoriale dovrebbe considerare il fatto che dentro gli 8 film del franchise X-Men (considerati anche i due spin-off Wolverine), Singer ne ha diretti da regista ben 4 (contando anche il prossimo Apocalypse) e prodotti 5 (compreso X-Men - L'Inizio di Matthew Vaughn).

Sembra proprio che questo regista newyorchese prossimo ai 50 anni (questo 17 settembre) abbia deciso di lasciare una sua precisa impronta dentro il sottogenere del superhero movie o cinecomic.

D'altronde... se questo tipo di film ha avuto il successo e l'impatto che conosciamo nel cinema mondiale degli ultimi 15 anni molto del merito va a un certo regista classico in grado di infondere credibilità e classe cinematografica dentro pellicole considerate un tempo stupide e sgraziate.

X-Men: Giorni di un Futuro Passato - Rogue Cut sarà disponibile dal 13 luglio in digital download sulle seguenti piattaforme:

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