Stregata dalla Luna: quando Nicolas Cage si fece rubare la scena
Stregata dalla Luna contiene uno spettacolare Nic Cage in versione Guido, che viene però eclissato da una straripante Cher
Il film
Stregata dalla Luna viene presentato come una commedia romantica con al centro una storia d’amore circa-proibita tra Cher e Nicolas Cage. In realtà è più un affresco etnico, una commedia, sì, ma che segue le vicende di un’intera famiglia italo-americana che vive a Brooklyn Heights, New York. Scritto da John Patrick Shanley, uno che in carriera ha fatto relativamente poco ma quando l’ha fatto ha sempre finito per flirtare con gli Oscar, e diretto da Norman Jewison, Stregata dalla Luna venne accolto come un capolavoro e premiato con tre Oscar (su sei nomination): uno di questi, quello per Miglior attrice protagonisto andata a Cher, è il motivo per cui il film non è un assolo di Nicolas Cage, nonostante il Nostro faccia di tutto per renderlo tale.
Il cast
Se Peggy Sue si è sposata, il precedente Cage movie di cui abbiamo scritto, era dominato da Kathleen Turner, la protagonista assoluta di Stregata dalla Luna è Cherilyn Sarkisian detta Cher, che nonostante le origini armene riesce a calarsi alla perfezione nei panni di Loretta Castorini, vedova ultratrentenne che sente l’orologio biologico ticchettare sempre più forte ogni giorno che passa, e decide quindi di accettare la proposta di matrimonio dell’anonimo Johnny Cammareri (Danny Aiello). Il resto del cast prevede un’attrice di origine greca (Olympia Dukakis, anche lei candidata all’Oscar come non protagonista) nel ruolo della mamma di Loretta, un attore nato a Mosca quando ancora esisteva l’Impero Russo (Feodor Chaliapin Jr., che, va detto, ha passato gran parte della carriera in Italia) nel ruolo del patriarca della famiglia, e poi finalmente una serie di nomi effettivamente italoamericani: il già citato Aiello, Vincenzo Scognamiglio da Ercolano meglio noto come Vincent Gardenia, Julie Bovasso, Leonardo Cimino…
Il regista
Norman Jewison, canadese, oggi ha 95 anni e non lavora per il cinema dal 2003. È stato uno dei più grandi registi canadesi di sempre, ha ricevuto tre candidature agli Oscar (oltre a Stregata dalla Luna ci sono La calda notte dell’ispettore Tibbs e Il violinista sul tetto), ha diretto la versione cinematografica del Jesus Christ Superstar di Andrew Lloyd Webber ma anche un paio di cult assoluti degli anni Settanta (Rollerball con James Caan e F.I.S.T. con Sylvester Stallone). Insomma ha fatto un paio di cosette nel corso della sua carriera. Nonostante questo, Stregata dalla Luna rimane probabilmente il suo film più famoso e di maggior successo.
Di cosa parla
Loretta Castorini, vedova e convinta di essere perseguitata dalla sfiga, accetta un po’ controvoglia la proposta di matrimonio di Johnny Cammareri, persona affidabile e un po’ anonima che la adora e la renderà finalmente moglie e magari anche madre. Il matrimonio, però, viene rimandato, perché in Sicilia la mamma di Johnny sta per esalare l’ultimo respiro; lui parte così per Palermo, lasciando alla futura sposa un compito: contattare il fratello Ronny e convincerlo a venire al matrimonio e a fare pace con lui dopo cinque anni dal tremendo litigio che li ha separati. Problema: Ronny è Nicolas Cage, un’anima in pena ma intimamente romantica, perseguitata dalla stessa sfortuna che rovina la vita a Loretta, e ovviamente bellissimo e impossibile, o forse possibile, visto che Loretta ci casca e ci finisce a letto. Segue commedia più o meno romantica nella quale Loretta deve capire cosa vuole dalla vita, mentre il resto della sua famiglia insieme i propri piccoli-grandi problemi. Tipo i Soprano, ma senza la mafia.
E Nicolas Cage che fa?
Ronny, per l’appunto. Ronny ha perso una mano in un incidente causato, dice lui, dal fratello Johnny, ed è un cinico che odia la vita ed è convinto che esistere significhi soffrire. Insieme alla mano ha perso l’amore della sua vita, e da allora il suo cuore è rimasto di pietra: ovviamente sarà Loretta a scioglierlo e a trasformare il nichilista Ronny nel perfetto fidanzato da presentare alla famiglia. Rispetto alle interpretazioni precedenti, qui Cage tira il freno a mano, almeno relativamente: il suo Ronny è un disperato e lui sta sempre solidamente sopra le righe, ma il fatto che sia inserito in un contesto dove anche tutto il resto del cast non si trattiene ne riduce almeno in parte l’impatto.
Intendiamoci: non stiamo dicendo che Stregata dalla Luna abbia un Nicolas Cage in minore. Come dimostra la scena qui sopra, il Nostro si lancia comunque spesso e volentieri nell’overacting più selvaggio, e la sua interpretazione è ricolma di faccette, urla disperate e mimica esasperata. Il punto è che è circondato da gente che gli tiene testa, e che in certi casi lo supera a destra; non ultima proprio Cher, la cui Loretta è ben lontana dall’essere la ragazza romantica e dolcemente imperfetta che ci si aspetta da una romcom. No, Loretta è volgare, rumorosa, testarda, dispettosa, crudele, drammatica, così splendidamente italiana (o italoamericana) che persino Nicolas Cage deve impegnarsi per tenerle testa – e anzi spesso scompare di fronte alla sua grandezza. C’è un altro dettaglio importante: rispetto a ruoli come quello in Peggy Sue si è sposata, qui Nicolas Cage non recita per mettersi in mostra e far vedere quanto è pazzo – il cage-ismo non è il punto della sua interpretazione. È forse il primo ruolo importante nel quale Cage accetta di scomparire almeno in parte nel suo personaggio, e di mettere i suoi eccessi al servizio della storia e non di sé stesso.
Cage-o-meter: quanto Nicolas Cage c’è in questo film da 1 a 10?
8, perché Cher gli ruba la scena ogni volta che sono insieme – e succede quasi sempre, perché Stregata dalla Luna si concentra soprattutto su Loretta.