Stranger Videogames
La voglia di anni ’80 non accenna ad estinguersi. Una selezione di Stranger Videogames recenti, dannatamente nostalgici
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Ben al di là dei singoli ambiti in cui la produzione Netflix primeggia, dalla trama, alla regia, passando ovviamente per la strepitosa colonna sonora, le otto puntate di cui si è composta la prima stagione ha tenuto incollato allo schermo il suo pubblico grazie all’impalpabile capacità di riprodurre e reinterpretare perfettamente il tempo storico in cui l’avventura è ambientata.
Sì, perché i fratelli Duffer, ideatori e genitori a tutti gli effetti della serie tv, hanno rimpinzato sino all’eccesso la loro gustosa creatura di riferimenti ad altre opere più o meno contemporanee alla “quest” che ha visti impegnati Mike, Dustin, Lucas e Undici.
Anche i videogiochi, ovviamente, sono influenzati da questa tendenza, figlia, anche qui, di precisi desideri e richieste sia del pubblico pagante, sia di chi oggi si ritrova effettivamente a crearli.
Abbiamo dunque riunito, in questo fotospeciale, una manciata di produzioni che, a nostro parere, potrebbero definirsi Stranger Videogames, titoli che in un modo o nell’altro mirano, tra le altre cose, a ricalcare lo spirito e il feeling dominante nella maggior parte dei giochi pubblicati tra la fine degli Anni 80’ e l’inizio dei ’90.
Buona lettura.