Stranger Things, un viaggio attraverso le opere trans-mediali

In occasione dell'uscita della quarta stagione di Stranger Things, ecco verso quali media si è espansa la serie targata Netflix

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La quarta stagione di Stranger Things è finalmente tra noi e, a quanto pare, è riuscita nell’intento di conquistare proprio tutti. Le tinte horror si sposano alla perfezione con l’atmosfera anni Ottanta, costellata da quell’immaginario pop tanto celebre ancora oggi. Tra una partita all’Amiga e una sessione di Dungeons & Dragons, le nuove avventure di ragazzini (ormai poco “ini”) di Hawkins continuano a far tremare tutti gli abbonati a Netflix.

Come avrete ormai notato da diversi anni, Stranger Things è diventato un vero e proprio fenomeno di massa, dando vita a numerosi tentativi di omologazione. La verità è che nessuno di questi tentativi si avvicina anche lontanamente allo show ideato dai fratelli Duffer, che viaggia su binari completamente differenti. Con il passare del tempo, Stranger Things si è anche affrancato dall’essere una “semplice” serie TV, espandendosi verso altri media.

Ma quali sono le principali opere trans-mediali da recuperare? Cosa dovreste leggere/giocare per poter esplorare appieno il world building pensato dagli sceneggiatori? Non sapete rispondere a queste domande? Ci pensiamo noi!

I ROMANZI

Tra le opere di punta che ci sentiamo di consigliarvi ci sono senza dubbio i tre romanzi che vanno a dettagliare le storie di Undici, Hopper e Max. Il primo, scritto da Gwenda Bond, si intitola Suspicious Minds ed è ambientato nel 1969. La storia si focalizza sulla madre di Undi, Terry Ives, e sul suo rapporto con il Dottor Brenner. Il secondo, dal titolo Buio sulla città e ideato da Adam Christopher, fa da ponte tra la seconda e la terza stagione, ma si permette anche una profonda analisi sul passato di Jim Hopper. Chiude il tutto La vita segreta di Max, libro scritto da Brenna Yovanoff che aggiunge nuovi interessanti retroscena prima dell’arrivo della rossa ragazzina ad Hawkins.

Tutti e tre i romanzi sono recuperabili anche in italiano e risultano non solo ben scritti, ma anche perfettamente integrati nella narrativa stabilita dai fratelli Duffer. Una volta completata la lettura si ha la sensazione di aver compreso un po’ di più del mondo di Stranger Things, soprattutto nel caso del secondo libro dedicato allo sceriffo della cittadina americana.

Stranger Things

I FUMETTI

Sfruttando la fama in ascesa della serie, la Dark Horse Comics ha ben pensato di dare vita a una partnership con Netflix per la trasposizione di nuove storie a tema Stranger Things. A supervisionare i primi due archi narrativi è Jody Houser che, insieme a Stefano Martino e Edgar Salazar, ha saputo dare vita a due avventure molto interessanti. La prima ci permette di vedere quanto accaduto nella prima stagione dagli occhi di Will, bloccato nel Sottosopra. La seconda, invece, aggiunge nuovi elementi riguardanti gli esperimenti che precedono l’arrivo di Undici.

Da segnalare, infine, Stranger Things: Zombie Boys, romanzo a fumetti scritto dal sapiente Greg Pak e disegnato dalla bravissima Valeria Favoccia. Al momento questo volume è ancora inedito in Italia, ma ci auguriamo che il successo della quarta stagione della serie possa spingere Magazzini Salani a portare nel nostro Paese anche questo nuovo racconto.

Stranger Things

I VIDEOGIOCHI

Nonostante la fama ottenuta dal franchise targato Netflix, non sono molte le produzioni videoludiche a spremere a fondo il brand. Stranger Things 3: The Game è un titolo sviluppato da BonusXP che è possibile giocare su PC e su cellulare. Nulla di particolarmente esaltante, ma se siete abbonati al servizio di streaming potete scaricarlo sui vostri dispositivi portatili senza spendere un solo euro.

Memorabile, inoltre, la collaborazione con Dead by Daylight, gioco in costante espansione grazie alle diverse IP horror cinematografiche e non. Fino a novembre dello scorso anno era possibile sbloccare il Demogorgone come creatura e Steve e Nancy come sopravvissuti. Peccato, però, che ora questi personaggi non siano più disponibili in seguito al termine della collaborazione tra i ragazzi di Behaviour e Netflix.

E voi avete recuperato qualcuna di queste opere dedicata a Stranger Things? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso le pagine social di BadTaste.it.

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