Storia ragionata delle capigliature di Gary Oldman da Sid Vicious a Winston Churchill

La filmografia di Gary Oldman mostra come i capelli di un attore sono riusciti a guidarne la carriera, spiegarne il lavoro e migliorarne le interpretazioni

Critico e giornalista cinematografico


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Pochi hanno fatto dei propri capelli un’arma come Gary Oldman. Non ci sono due film in cui siano pettinati, tagliati o acconciati nella stessa maniera e in più, in diversi casi, si è lanciato in look estremi, assurdi e memorabili.

Il Winston Churchill di L’Ora Più Buia è l’ultimo esempio di un sottoinsieme delle capigliature di Oldman che può essere definito “per esigenze di verosimiglianza”, ma nondimeno lo ha portato in luoghi in cui raramente gli attori si avventurano.

Il meglio tuttavia l’attore inglese l’ha dato con i personaggi inventati, con i film di genere e la fantascienza. Più i personaggi sono esagerati in sceneggiatura, più lui aggiunge o leva qualcosa ai capelli; più sono epici, mitici, memorabili più si avventura oltre il pensabile.

A partire dall’inizio della sua carriera, a metà anni ‘80, fino agli ultimi anni (più controllati ma non meno raffinati), passando per il delirio di capigliature che sono stati gli anni ‘90, Oldman ha sempre usato l’acconciatura per dare qualcosa al personaggio.

La storia delle sue capigliature più assurde è anche la storia di un attore che è passato dall’essere alla ricerca di ruoli clamorosi, allo specializzarsi nei cattivi da odiare, perfidi e bastardi, fino ad arrivare all’empireo dei personaggi più sfumati e delicati negli ultimi anni.

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