Stephen King: “L’horror più brutto di sempre è Blood Feast”. Ecco di cosa parla e com'è

Per Stephen King l'horror più brutto di sempre è Blood Fast. Ci siamo sacrificati e l'abbiamo visto per voi

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Quello tra Stephen King e il cinema è un rapporto complesso e che non sempre funziona al meglio. Bisogna però dare atto al Re del terrore di non avere paura ad assumere posizioni controverse, e non sempre di convenienza. Certo, sono molte le pellicole tratte dai suoi libri raccontate con toni entusiastici dallo scrittore, anche quando sono indifendibili (cosa non si fa per la promozione). Al contrario, è nota anche la sua posizione controcorrente rispetto al capolavoro indiscusso Shining. Per questo è particolarmente divertente ascoltare le sue posizioni a riguardo.

Qualche settimana fa Stephen King aveva stupito il pubblico dei social affermando di non essere riuscito ad arrivare alla fine di The Blair Witch Project perché troppo spaventoso. Ovviamente causò diverse reazioni tra gli appassionati e i commentatori social.

Qualche giorno fa Stephen King è ritornato “all’attacco” provocando il popolo di twitter con un'altra affermazione:

Il peggior film horror che abbiate mai visto? Per me BLOOD FEAST

Come prevedibile il post ha generato le più varie risposte. Chi ha citato alcuni classici come Basket Case, Killer Klowns from Outer Space, La maschera di cera o l’immancabile Il prescelto (remake di The Wicker Man). Altri hanno osato di più, citando film tutt’altro che inguardabili come Halloween, Babadook, o Hereditary.

Blood Feast è invece un’altra categoria. E non stupisce che sia così odiato da Stephen King. È un film molto più semplice da attaccare che da difendere. Ed è veramente terribile!

Partiamo però dal positivo: a suo modo il regista Herschell Gordon Lewis fu un pioniere. Il film è infatti il titolo più antico inserito tra i ‘video nasties’. Una lista di opere violentissime la cui distribuzione era vietata su territorio britannico per via dell’alto contenuto esplicito e impressionante. Blood Feast è infatti uno dei primi esempi di gore. L’orrore si basa sul sangue e sulla carne. Le cronache raccontano che il regista scelse la pellicola a colori (più costosa e inusuale per quel tipo di produzioni indipendenti nel 1963) proprio per far emergere maggiormente il rosso del sangue.

L'audio invece è sparato al massimo per fare jump scare con le grida stereotipatissime delle donne terrorizzate.

La trama è ridotta all’osso, un po’come le belle protagoniste che vengono squartate e cucinate da un perverso assassino. Qualcuno sta compiendo una serie di tremendi omicidi per completare un rituale in onore della Dea Ishtar. Due detective cercano di fermarlo, ma il terrore si diffonde nella città. Come un novello Jack Lo Squartatore il villain rapisce e uccide le giovani in modi brutali. Strappa la lingua, amputa arti, accoltella ripetutamente…

Con le moderne tecnologie e un bel po'di denaro per gli effetti visivi, il film sarebbe stato ancora oggi effettivamente impressionante. Così non è invece. Il sangue sembra tempera, le interiora sono visibilmente prese da animali. Ma soprattutto i personaggi quando sono cadaveri respirano in modo piuttosto vistoso e quando sono in vita… recitano malissimo! Così poca trama e così tante spiegazioni da sembrare un mediometraggio ad episodi.

L'andamento è questo: Omicidio e considerazioni della polizia. A cui segue un’altro omicidio e considerazioni della gente. E cosi via. 

Blood Feast fu però all’epoca un buon successo (rispetto alla manciata di soldi spesi per realizzarlo incassò 4 milioni di dollari) e soprattutto destò veramente scandalo. Merito anche di una campagna promozionale brillante. Molti cinema vennero dotati di sacchetti per il vomito con scritto “avrai bisogno di questo quando vedrai Blood Feast”.

Un’idea ripresa molti anni dopo dal marketing del film Hostel con la stessa efficacia (se non di più).

E voi cosa ne pensate? Qual è il film horror peggiore che abbiate mai visto?

Fonte: Comicbook

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