"Star Wars Rebels" presentato da Dave Filoni

Grazie alla disponibilità di Lucasfilm, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Dave Filoni su "Star Wars Rebels"

Condividi
TV

A cura di Claudio Scaccabarozzi

Settimana scorsa, in occasione della proiezione in anteprima per la stampa della nuova serie animata Star Wars – Rebels, abbiamo incontrato via videoconferenza Dave Filoni, già produttore esecutivo di The Clone Wars, con cui abbiamo potuto scambiare quattro chiacchiere, grazie alla disponibilità di Lucasfilm.

Filoni ci ha salutati esprimendo rammarico per non averci potuto incontrare di persona e non essere potuto venire in Italia per promuovere la nuova serie ormai prossima al debutto. Dopodiché ha risposto ad alcune domande dei giornalisti presenti.

Innanzitutto ha confermato che in Rebels vedremo decisamente nuovi pianeti non ancora esplorati nelle avventure cinematografiche e animate di Guerre Stellari. A partire dal sistema di Lothal, in cui si svolgono gli eventi del pilot e dove si incontrano l'equipaggio della Ghost e il giovane Ezra, il vero protagonista della storia. La voglia di esplorare ed espandere la geografia galattica di Guerre Stellari è intatta in Dave Filoni, che non voleva dare troppo di già visto, in termini di ambientazioni e atmosfere, in pasto al pubblico, pur avendo sempre di fronte, a guidarlo, l'estetica classica della Saga di Star Wars.

A proposito di “già visto”, dato che le vicende della serie si inseriranno sostanzialmente tra la fine di Episodio III e l'inizio della trilogia classica, è stato chiesto al produttore esecutivo se ci fosse la possibilità di vedere, durante Rebels, l'ascesa della principessa Leia come una delle leader della ribellione. Ebbene no: se è vero che siamo a cinque anni prima della cattura da parte di Darth Vader che diede l'inizio alla saga, siamo lontani dalla scena, dal nucleo centrale degli eventi. La serie si intreccerà certamente con ciò che sappiamo dai film, ma senza intersecarsi in maniera troppo diretta con le storyline ben note.

Un aspetto importante e che invece Filoni vorrebbe mantenere è quello estetico. Il lavoro sulla CGI è stato faticoso e approfondito, ha detto, ma la computer grafica non è che un mezzo per raccontare la storia. Non necessariamente il migliore, ma comunque uno dei più efficaci. Soprattutto perché ha permesso di lavorare per riprodurre in qualche modo le luci, o le atmosfere visive del primissimo film, A New Hope. Dato che Rebels ne è di fatto un prequel, si è lavorato molto per cercare di ricrearne le sensazioni visive, tramite l'utilizzo delle stesse lenti usate al tempo da George Lucas. E davvero la coerenza formale con l'Episodio IV cinematografico è stata una linea guida anche per l'utilizzo, la resa e il design di mecha, abiti, scenografie. Pur nella più assoluta libertà creativa, dare la sensazione visiva di un film di trenta e passa anni fa è stata una scelta consapevole e una sfida interessante.

Anche nell'ottica di Filoni di ripetere quel che già accadde con The Clone Wars, ovvero attrarre tanti giovani che non conoscono l'universo di Guerre Stellari e incuriosirli. Spingere i ragazzi di otto o dieci anni di oggi, che magari non hanno visto l'una e l'altra trilogia, ad introdursi compiutamente nell'universo sterminato di Star Wars, anche attraverso un riconoscimento visivo, la somiglianza delle immagini di Rebels e quelle della prima serie, ancora modernissima e terribilmente coinvolgente.

Se Rebels avrà punti di contatto con l'attesissimo Episodio VII attualmente in lavorazione e affidato alla cura registica di J. J. Abrams? È l'unica domanda che Filoni cerca di evitare. Impossibile dire cosa e quanto sia pensato per essere in qualche modo un'anticipazione del prossimo film, ma certamente Rebels fa parte a pieno titolo dello stesso universo narrativo. Quindi c'è la possibilità che i suoi spettatori, quando si recheranno al cinema a vedere il film che avrà il compito di proseguire una delle storie più amate di sempre, possano riconoscere qualcosa di già visto nella serie animata ormai prossima al debutto.

Continua a leggere su BadTaste