Star Wars – La Leggenda #5: Il Risveglio della Forza

Con Star Wars - La Leggenda, Fabio Volino vi racconta come sono nati i film della saga creata da George Lucas. Questa volta tocca a Il risveglio della Forza

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Star WarsQuando si parla del progetto Star Wars, uno degli elementi più ricorrenti è la voce secondo cui esso si sarebbe articolato in nove film suddivisi in tre trilogie e il tutto fosse chiaro sin dall'inizio nella mente di George Lucas. Pare non sia proprio così.

Se certo la cronaca della nascita e della caduta di un Impero Galattico non può e poteva essere materia sufficiente per un solo film, non si fa troppa fatica a trovare dichiarazioni di Mark Hamill o Gary Kurtz rilasciate all'epoca della prima trilogia per cui i film avrebbero potuto essere anche 12!

La realtà dei fatti comunque è che, dopo l'uscita nel 2005 di Star Wars: Episode III - Revenge of the Sith (La Vendetta Dei Sith), Lucas decide di non proseguire oltre con altre pellicole e negli anni successivi nega più volte che possa esserci anche solo una remota possibilità di un sequel di Star Wars sul grande schermo... quantomeno di un film in live-action.

Nel 2008 entra in produzione una nuova serie di animazione dedicata alle Guerre dei Cloni, il cui titolo è sostanzialmente simile al precedente, Star Wars: The Clone Wars. Dopo aver visionato i primi episodi, Lucas decide che questi hanno le potenzialità per divenire un lungometraggio che possa fungere da lancio alla serie televisiva che verrà trasmessa su Cartoon Network.

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I primi episodi divengono dunque un vero e proprio film pilota, la cui premiere avviene il 15 agosto 2008 e che suscita scarsi entusiasmi. Nonostante ciò, la serie debutta il 3 ottobre di quello stesso anno e prosegue per ben sei stagioni, per un totale di 121 episodi. Cartoon Network interrompe la programmazione con la quinta stagione e la sesta, volta a risolvere alcune trame in sospeso, viene trasmessa in streaming da Netflix nel 2014.

Fino almeno al 2010, Lucas continua a negare possibilità che escano sequel della saga da lui ideata, ma nel 2011 qualcosa cambia. Poiché idee per possibili seguiti dell’Episodio VI sono nella mente di Lucas almeno dai tempi della stesura della sceneggiatura di Empire Strikes Back (L'Impero Colpisce Ancora)

Solo che, forse, i problemi personali derivanti dal suo fallito matrimonio e il relativamente scarso interesse dimostrato verso la seconda trilogia lo portano a pensare di mettere la parola fine a tutta la saga, la quale alla fine si potrebbe considerare come l'ascesa, la caduta e la redenzione finale del personaggio di Anakin Skywalker. O una soap opera sulla famiglia Skywalker, come definita più volte da Lucas stesso.

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Nel maggio 2011, George Lucas incontra Bob Iger, CEO della Walt Disney Company, in un parco divertimenti in Florida. Durante una colazione di lavoro, in una sala prenotata solo a loro nome, Iger chiede a Lucas se abbia qualche intenzione di vendere gli assets della sua compagnia, la LucasFilm.

Lui ribatte che ci sta effettivamente riflettendo: oramai ha 67 anni e sta pensando alla sua dorata pensione, inoltre non vuole più essere coinvolto a tempo pieno nella produzione di blockbuster e lasciare la gestione delle faccende più importanti della sua società in altre mani. Si prende tuttavia un altro po' di tempo per rifletterci.

Poco tempo dopo Lucas contatta Kathleen Kennedy, sua amica nonché produttrice dei film dedicati a Indiana Jones, e le manifesta l'intenzione di ritirarsi dalle scene e affidare a lei la gestione della LucasFilm a seguito di un periodo di collaborazione di circa un anno. Kathleen Kennedy accetta questa sfida.

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Lucas annuncia in via ufficiale il suo ritiro nel gennaio 2012, affermando che i suoi sforzi sono ora concentrati su produzioni cinematografiche dal budget ridotto. Successivamente, lui e Kathleen Kennedy contattano lo sceneggiatore Michael Arndt, chiedendogli di scrivere un primo trattamento per Star Wars Episodio VII, affiancandogli come consulente Lawrence Kasdan.

Nel giugno 2012, Lucas contatta i componenti principali del cast della prima trilogia (Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher) avvisandoli di quanto sta per accadere e chiedendo loro di tenersi a disposizione. Chiama poi Bob Iger, dicendogli di essere ora pronto a continuare quel discorso di un anno prima.

Iniziano a quel punto mesi di negoziazioni, poiché Lucas è comunque recalcitrante a consegnare quanto da lui creato in una vita intera quasi come se nulla fosse, tanto che in un primo momento rifiuta di condividere con Iger quanto da lui pensato per dei possibili sequel. Il CEO della Disney tuttavia fa tutto ciò che è in suo potere per convincerlo, affermando che le sue bozze saranno tenute in seria considerazione. Lucas però ha ancora qualche esitazione.

Nel settembre 2012, la gestione della LucasFilm è affidata in via semi-definitiva a Kathleen Kennedy e il suo primo compito, qualora l'acquisizione andasse a buon termine, sarà proprio occuparsi insieme alla dirigenza Disney del rilancio del brand Star Wars.

Alla fine di ottobre, Lucas viene convocato nel quartier generale della Walt Disney Company a Burbank, per siglare l'accordo in via definitiva. Senza un attimo di esitazione, l'ideatore di quella galassia lontana, lontana firma le carte, ma una grande emozione inevitabilmente lo coglie nel dire in un certo senso "addio" alle sue creature. Iger invece, conscio dell'importanza di quanto accaduto, fatica a trattenere la sua gioia.

Il 30 ottobre 2012 viene annunciata in via ufficiale l'acquisizione da parte della Disney della LucasFilm e dei suoi assets per un valore che si aggira sui 4 miliardi di dollari, nonché l'intenzione di produrre una nuova trilogia di Star Wars.

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L'accordo viene infine formalizzato il 21 dicembre 2012, dopo l'approvazione dell'antitrust statunitense. Sì, a prima vista sembra che a firmare sia stato un George Lucas diverso da quello che nel 1980 decise di tagliare il più possibile i ponti con le major e andare contro le associazioni di categoria. Tuttavia, 32 anni dopo ci troviamo di fronte a una persona diversa, una persona che ha subito anche dei rovesci di fortuna, ma che al contempo non ha problemi economici. E che, inutile negarlo, è divenuto lui stesso capo di una corporation. Alla base della firma dell'accordo, in quei mesi di negoziazioni, ci sono in ultima analisi le rassicurazioni e l'abile dialettica di Bob Iger.

Mentre Arndt completa il suo trattamento, di circa 50 pagine, ha inizio la ricerca del regista dell’Episodio VII. Le prime scelte ricadono su David Fincher, Guillermo Del Toro e Brad Bird, ma tutti loro sono costretti a rifiutare in quanto impegnati su altri progetti.

Kathleen Kennedy chiede un consiglio in merito a Steven Spielberg, il quale le suggerisce il nome di J.J. Abrams. Kathleen Kennedy ha un primo incontro con lui nel dicembre 2012, che si conclude con un rifiuto, in quanto Abrams è impegnato nella conclusione delle riprese di Star Trek Into Darkness e non vuole farsi coinvolgere in un altro progetto per lui similare.

La donna però pensa che il diniego di Abrams sia stato troppo frettoloso e, a seguito di un secondo incontro al quale partecipano anche Arndt e Kasdan, riesce a fargli cambiare idea. Nel gennaio 2013, la scelta di Abrams come regista, affiancato da Kasdan e Simon Kinberg come consulenti e da Lucas come consulente creativo, viene ufficializzata.

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L'apporto del creatore della saga si rivela comunque fin dall'inizio abbastanza marginale e condensato nelle prime settimane di pre-produzione. Pur avendo costui condiviso le sue proposte per una nuova trilogia, queste alle fine non sono prese in considerazione.

Pur essendo passati alcuni mesi da quando Arndt è stato scelto come sceneggiatore, nessuna idea concreta è ancora sul piatto, nonostante quel trattamento iniziale, e lo scrittore chiede un altro anno e mezzo di tempo. La Disney rifiuta in maniera categorica e così Arndt viene congedato e il progetto affidato ad Abrams e Kasdan.

Tale imprevisto fa sì che l'uscita del sequel, prevista in origine per l'estate 2015, sia spostata al mese di dicembre dello stesso anno: è il primo film collegato alla saga di Star Wars dunque la cui uscita non avviene nel mese di maggio. Dopo quasi nove mesi di febbrile lavoro, la sceneggiatura viene completata nel gennaio 2014.

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Il 3 gennaio 2014 viene ufficializzata una notizia da tempo nell'aria a seguito dell'acquisizione della LucasFilm. La Dark Horse Comics detiene ancora la licenza di pubblicazione di fumetti collegati alla saga di Star Wars, ma questa scade nel 2014 e viene confermato che essa non sarà rinnovata. Dal 2015, i nuovi fumetti vengono pubblicati dalla Marvel Comics, uno degli altri grandi acquisti degli ultimi anni della Disney.

Come conseguenza di questa decisione, nell'aprile 2014 tutti i prodotti collegati al cosiddetto Universo Espanso vengono inseriti nella nuova etichetta Star Wars Legends e non sono più ritenuti appartenenti al canone ufficiale (non che prima lo fossero più di tanto, a onor del vero), di modo da permettere agli sceneggiatori Marvel di avere a disposizione un universo fumettistico nuovo di zecca che debba tenere conto solo dei sei film della saga e poco altro.

Completata la sceneggiatura, Abrams si dedica a tempo pieno al casting degli interpreti principali della nuova pellicola. Mentre si chiudono i contratti con i componenti storici del cast (oltre a Fisher, Ford e Hamill vengono confermati anche Peter Mayhew, Anthony Daniels e Kenny Baker) ha inizio la ricerca dei nuovi interpreti, un processo che si conclude poche settimane prima dell'annuncio ufficiale avvenuto il 29 aprile 2014.

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Per il ruolo di Rey viene scelta la giovane e allora poco nota attrice inglese Daisy Ridley. Prima di questa pellicola, è apparsa solo in dei cortometraggi e in una produzione inglese indipendente.

In un primo momento il personaggio si chiama Kira e va alla ricerca di Luke Skywalker quando la sua abitazione viene distrutta. Nella fase finale di pre-produzione, il personaggio cambia nome in Rey e incontra Luke Skywalker, per motivi differenti, solo al termine della storia. Il ruolo marginale di Luke è voluto perché, con la sua aura di iconicità, non prenda il sopravvento sul nuovo personaggio di Rey.

Per ottenere questo ruolo, Daisy Ridley effettua numerose audizioni della durata di sette mesi e, a parte i suoi genitori e sua sorella, non è autorizzata a rivelare a nessuno quello che sta facendo, finché non diviene di dominio pubblico.

Per prepararsi alla parte, l’attrice intensifica la sua muscolatura tramite tre mesi di allenamento, sollevamento pesi e una dieta mirata.

Per il ruolo di Finn viene scelto un altro attore inglese, anche lui poco noto, John Boyega. Prima di questa pellicola, è apparso in numerose produzioni televisive inglesi e un paio americane e una manciata di film.

Uno di questi film, Attack The Block, viene visto e ammirato da Abrams, che lo contatta. Nonostante ciò, anche Boyega deve effettuare audizioni durate sette mesi e avvolte da segreto assoluto, prima di ottenere la parte.

In un primo momento il personaggio si chiama Sam ed è un albino. L’idea di renderlo uno Stormtrooper ribelle viene da Lawrence Kasdan, dopo aver vagliato altre possibilità quali un mercante o un pirata spaziale.

Per il ruolo di Poe Dameron, viene scelto Oscar Isaac. Costui ha già una buona carriera cinematografica alle spalle, essendo apparso ad esempio in Sucker Punch, Drive ed Ex Machina.

In un primo momento il personaggio è noto solo come John Doe ed è afroamericano. Passa dall’essere uno Jedi, a un cacciatore di taglie accompagnato da un Wookie, prima di divenire un pilota della Resistenza. In principio è un personaggio secondario, che muore a causa di un brusco atterraggio dopo essere fuggito dalla Base Starkiller, ma Abrams decide in un secondo momento di concedergli maggiore spazio.

Per il ruolo di Kylo Ren, viene scelto Adam Driver. Anche lui ha una buona carriera cinematografica alle spalle, avendo già girato pellicole con registi quali Clint Eastwood e Steven Spielberg. Il suo personaggio, all’inizio noto solo come Jedi Killer, è quello che subisce meno modifiche in fase di stesura finale.

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Le riprese iniziano il 16 maggio 2014 presso una location esterna in Abu Dhabi, per trasferirsi poi nel mese di giugno presso i Pinewood Studios di Londra.

Il 12 giugno Harrison Ford rimane vittima di un incidente sul set, quando una porta metallica del Millenium Falcon crolla su di lui causandogli la frattura di una caviglia. A seguito di ciò le riprese vengono sospese per circa due settimane.

Nel correre in aiuto di Ford e sollevare la porta, Abrams si procura una lesione alla schiena, ma tiene la cosa nascosta a tutti e continua a lavorare tramite una fasciatura e una imbracatura sotto i suoi vestiti, rivelando il tutto solo dopo un mese.

Le riprese si concludono in via ufficiale il 3 novembre 2014.

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Nell'ottobre 2014 esordisce il primo prodotto collegato all'universo di Star Wars prodotto dalla Disney: si tratta di Star Wars Rebels, una serie animata ambientata alcuni anni prima degli eventi dell’Episodio IV e incentrata su un gruppo di ribelli all'Impero Galattico guidati dal Jedi Kanan. Dopo un primo episodio pilota di lunghezza doppia, andato in onda su Disney Channel il 3 ottobre, la serie continua sulla stessa rete con una prima stagione di 15 episodi e prosegue con una seconda stagione di 22 episodi l’anno successivo.

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Nel novembre 2014 inizia la lunga marcia che porta all’Episodio VII. Viene innanzitutto ufficializzato il titolo della nuova pellicola: The Force Awakens (Il Risveglio della Forza). In quel mese esce anche un primo teaser, che ottiene un grande impatto mediatico e milioni di visualizzazioni su Youtube. L'uscita nelle sale a livello mondiale viene confermata per dicembre 2015.

Nel gennaio 2015, George Lucas rilascia una dichiarazione secondo cui nessuna delle idee che aveva proposto per la nuova trilogia è stata tenuta in considerazione, quindi non ha alcun ruolo attivo nello sviluppo dell’Episodio VII, né lo avrà per le future pellicole. The Force Awakens ottiene quindi l'invidiabile primato di essere il primo film della saga di Star Wars a non vedere alcun apporto creativo da parte del suo ideatore.

A inizio 2015, John Williams torna a occuparsi anche della colonna sonora di questo nuovo episodio, completando il tutto verso la fine di giugno.

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Star Wars: The Force Awakens viene distribuito in via ufficiale nelle sale cinematografiche americane a partire dal 18 dicembre 2015. A fronte di un budget stimato sui 245 milioni di dollari, il film arriva infine a incassarne a livello mondiale oltre due miliardi.

Non poteva esserci modo migliore per ridare vita a questa celebre saga. E si è solo al principio di una nuova era.

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