Star Wars – La Leggenda #6: Rogue One

Fabio Volino vi racconta com'è nato Rogue One: A Star Wars Story, il primo film della serie Anthology del franchise diretto da Gareth Edwards

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Nell’ottobre 2012, con l’acquisizione della LucasFilm Ltd. e dei suoi asset da parte di Walt Disney Company, si aprono decine di possibilità. Non solo una nuova trilogia di Star Wars, ma anche svariati progetti collaterali, alcuni dei quali rivelati qualche tempo dopo l’acquisizione.

Nel maggio 2014 viene annunciato un progetto denominato Star Wars Anthology. L’intento iniziale è quello di produrre pellicole a sé stanti inserite nell'universo di Star Wars, ma non collegate in maniera diretta alla nuova trilogia, da programmare nell’anno di attesa tra un film della saga principale e il successivo.

Viene inoltre svelato il regista della prima pellicola parte nel progetto, Gareth Edwards, scelto grazie anche al buon riscontro ottenuto da due suoi precedenti film, Monsters e Godzilla.

STAR WARS - LA LEGGENDA:

A partire da gennaio 2015 iniziano a essere pubblicati i nuovi fumetti editi dalla Marvel Comics. Il primo numero della nuova serie Star Wars, scritto da Jason Aaron e disegnato da John Cassaday, arriva a vendere – anche grazie a un ampio uso di variant cover – oltre un milione di copie.

Nel marzo 2015 viene comunicato in via ufficiale il titolo del primo film facente parte del progetto Star Wars Anthology, Rogue One: A Star Wars Story, i cui eventi sono ambientati poco prima di A New Hope (Una nuova speranza). La pellicola infatti spiega come l'Alleanza Ribelle sia entrata in possesso dei piani della prima Morte Nera, evento avvenuto e menzionato dietro le quinte di Episodio IV.

Questo progetto, in realtà, ha radici più profonde: già dal 2005, infatti, George Lucas pensa a una serie televisiva intitolata Star Wars Underworld, che racconti alcune storie inedite inserite nell’universo da lui creato. Vengono anche assunti alcuni scrittori e prodotte numerose sceneggiature.

Una di queste, ideata dal supervisore degli effetti speciali John Knoll, prevede appunto di spiegare il trafugamento dei piani della Morte Nera. La serie rimane nel limbo per svariati anni, e, con l’acquisizione della Disney, sembra non dover essere mai prodotta. Le idee, però, rimangono. Tanto che Knoll, convinto della propria, la porta all’attenzione di Kathleen Kennedy, che la apprezza decidendo di mettere il film in produzione. Knoll viene infine accreditato come soggettista.

Il primo sceneggiatore messo all’opera, già a partire da maggio 2014, è Gary Whitta, il quale consegna la sua prima e unica bozza a gennaio 2015, prima di essere congedato. In sua sostituzione viene assunto, pochi giorni dopo, Chris Weitz.

Sempre nel mese di gennaio, iniziano le procedure di casting per la protagonista, Jyn Erso. Si arriva il mese successivo a una lista finale di quattro attrici, dalla quale emerge infine vincitrice nel mese di marzo Felicity Jones.

In un insolito casting oltretomba, sullo schermo compare il personaggio di Grand Moff Tarkin, interpretato da Peter Cushing. Tale obiettivo viene raggiunto sovrapponendo tramite CGI e immagini d’archivio alterate digitalmente le fattezze facciali di Cushing su quelle di Guy Henry, ingaggiato grazie alla sua somiglianza con l’attore inglese. Lo stesso effetto viene raggiunto con Leia Organa/Carrie Fisher, che viene interpretata da Ingvid Deila.

In un primo momento, Edwards si convince che la Disney non permetterà mai un finale cupo e tragico, il che fa sì che nella prima sceneggiatura alcuni personaggi sopravvivano. In realtà, ancor prima dell’inizio delle riprese, la casa di produzione approva l’epilogo più drammatico.

La prima fase delle riprese inizia in via ufficiale l’8 agosto 2015, presso gli Elstree Studios di Londra, per trasferirsi poi in alcune location esterne quali Maldive e Islanda, per concludersi nel febbraio 2016.

Il primo montaggio, tuttavia, non incontra del tutto i favori della Disney, la quale chiede che siano effettuate delle riprese aggiuntive estensive, visto che il tono della pellicola verte troppo sull’aspetto drammatico della vicenda e vi sono pochi momenti di leggerezza.

Tali riprese aggiuntive iniziano il 7 giugno 2016. Per apportare le modifiche necessarie alla sceneggiatura, viene contattato Tony Gilroy, il quale viene anche accreditato nel copione. Gilroy inoltre agisce come regista della seconda unità, al fianco di Edwards.

Il finale, con il massacro operato da Darth Vader, non è presente nel primo montaggio e viene inserito durante le riprese aggiuntive per dargli maggiore presenza nella pellicola.

Questa seconda fase di riprese si conclude a inizio agosto 2016, mentre la post-produzione della pellicola termina il 28 novembre.

Rogue One: A Star Wars Story viene distribuito nei cinema americani a partire dal 16 dicembre 2016. A fronte di un budget di circa 200 milioni di dollari, il film arriva infine a incassare a livello internazionale oltre un miliardo.

Dopo i grandi – e attesi – incassi di The Force Awakens, la saga di Star Wars continua a macinare successi anche con un progetto collaterale. Tuttavia, non andrà sempre così bene...

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