Spider-Man, un supereroe rivoluzionario

Torna al cinema Spider-Man, da oltre cinquant’anni nella top 3 dei supereroi più amati

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Spider-Man, da oltre cinquant’anni nella top 3 della classifica dei supereroi più amati di sempre, torna al cinema per la quinta volta in The Amazing Spider-Man 2: il Potere di Electro.

L’amato tessiragnatele nasce nel ‘62 per uno specifico scopo: dare una ventata di freschezza e novità a un mondo, quello degli albi a fumetto, che sembrava ormai saturo di personaggi fin troppo simili tra loro. La scintilla parte dal “solito” Stan Lee che trae ispirazione dai fumetti che leggeva da ragazzo (The Spider, Master of Men) e da un ragno intento a tessere la ragnatela nell’angolo di una parete del suo studio. Lee pensa così a un supereroe-adolescente dotato di un fisico anonimo che di punto in bianco si ritrova in possesso di incredibili poteri in seguito a un incontro ravvicinato con un ragno radioattivo che lo morde durante una visita scolastica ad un laboratorio scientifico.

Lee, ricevuto il benestare dall’editore Martin Goodman, si reca dal fidato disegnatore Jack Kirby per definire l’aspetto del personaggio, che chiamerà Peter Parker, e del suo costume. Stavolta, però, con Kirby non c’è sintonia: troppo convenzionale la versione del costume di Kirby che, a detta di Lee, non consente di distinguere l’Uomo Ragno dalla massa di paladini che già affollano le pagine dei fumetti. Il progetto passa a Steve Ditko. Ditko è un tipo schivo e taciturno, ma è anche un lavoratore instancabile e un formidabile illustratore. S’intende al volo con Stan Lee e di getto realizza l’iconico costume rosso e blu dell’arrampicamuri. Ditko non si limita a disegnare su commissione: dà, infatti, un contributo essenziale allo sviluppo della storia e del personaggio (sua ad esempio l’idea della maschera che copre integralmente il volto di Peter per aumentare l’aura di mistero).

Spider-Man è finalmente pronto a fare il suo esordio in Amazing Fantasy #15 dell’agosto 1962. La reazione dei lettori è talmente positiva che la Marvel, pochi mesi dopo quel folgorante esordio, decide di dedicare all’Uomo Ragno una testata tutta sua, The Amazing Spider-Man. E’ a risultato acquisito che Lee e Ditko si rendono effettivamente conto di aver creato un personaggio rivoluzionario. Peter Parker non deve solo affrontare le conseguenze dell’essere un supereroe, ma deve anche affrontare i problemi tipici di un qualunque altro adolescente (la timidezza, prendere buoni voti a scuola, i primi amori, non farsi sottomettere dai bulletti della scuola). Per la prima volta nella storia dei fumetti il lettore non si limita a fare il tifo per il personaggio, ma s’immedesima in esso.

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A cura di Daniele Pugliese

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