Come vengono rilevati gli ascolti negli USA - Speciale

Tutto quello che volevate sapere sui rating e non avete mai avuto il coraggio di chiedere

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I rating, gli ascolti in televisione, sono quella cosa apparentemente impossibile da decifrare in base alla quale viene decisa la sorte dei nostri amati show, in questo speciale proveremo a spiegare come funzionano, come vengono calcolati ed in base a quale criterio uno show sia, di conseguenza, rinnovato o (sigh) cancellato, ma è importante fare anche un'altra premessa, le cose stanno lentamente - ma inesorabilmente - cambiando. Con l'avvento di piattaforme come Hulu, Netflix o Amazon Prime Video, che spesso si dimostrano seri concorrenti, calcolare i rating basandosi solo su un mastodontico dinosauro come la Nielsen non è più sufficiente e per questa ragione comincia a sentirsi in lontananza profumo di rinnovamento, ma questo è un argomento che toccheremo più approfonditamente nella seconda parte di questo speciale dedicato agli ascolti.

Come vengono calcolati i rating negli Stati Uniti ed in base a cosa viene deciso se una serie debba essere cancellato o rinnovato?
La prima cosa da dire è che la Nielsen – la società che si occupa di raccogliere i dati di ascolto – non monitora le televisioni di tutta la popolazione americana, ma – come nel caso del nostro italico Auditel – solo di un campione. La società distribuisce infatti ad alcune famiglie, un apparecchio che, collegato alla loro televisione, misura cosa venga guardato in TV da ogni membro della famiglia e per quanto tempo. Il campione casuale che viene scelto rispecchia la popolazione americana in base all’età, al sesso, alla geografia, alla razza, al fatto se abbiano o meno la TV via cavo e ad altre caratteristiche. Ciò significa che nel caso in cui il 40% della popolazione americana fosse di sesso maschile, il campione della Nielsen sarebbe per il 40% composto da uomini.
Ogni apparecchio fornito viene collegato a televisione, DVD, videoregistratore e consolle per i giochi presente nella casa ed ogni famiglia selezionata partecipa al progetto per due anni. L'apparecchio Nielsen viene previamente programmato con le informazioni riguardanti ogni membro della famiglia, che dovrà accedere al proprio profilo ed uscirne ogni volta che accenderà e spegnerà la TV o uno degli altri apparecchi ed i dati raccolti vengono inviati ogni notte alla Nielsen per essere processati.
Solo ed esclusivamente le famiglie in possesso di questo apparato contano ai fini del calcolo dei rating, gli altri contano esattamente quanto un utente non americano che scarichi un episodio da Internet: cioè nulla.

Perché i calcoli dei rating siano più accurati possibile, la Nielsen non si limita a prendere in considerazione solo i dati Live, cioè rilevati al momento della messa in onda di un dato programma, ma considera anche i DVR, cioè i dati dei programmi registrati. Esistono tre diversi tipi di dati:

C+3: In cui la “C” sta per “commercial,” pubblicità, sono i dati che determinano quanto un network venga pagato per la pubblicità. Misurano quanta pubblicità, Live e DVR, venga guardata in media al minuto in uno show entro 3 giorni dalla sua messa in onda. Questi dati sono di difficile reperimento e molto raramente vengono messi a disposizione del pubblico, ma in sostanza sono quelli che davvero contano.
Live+same day: Sono i dati che vediamo pubblicati un po’ ovunque dopo un episodio e misurano la media in minuti, Live e DVR, della visione di un programma e della pubblicità fino alle 3 del mattino successivo alla sua messa in onda.
Live +7 : Sono i dati che misurano la media in minuti di visione di un programma e della pubblicità a 7 giorni dalla sua messa in onda.

Volete qualche notizia inaspettata? I Live +7, che sono spesso citati nella formula “DVR +7” negli articoli della stampa di settore e dagli uffici delle pubbliche relazioni dei network e sono resi disponibili tra le 2 e le 3 settimane dalla messa in onda di un programma, non hanno di fatto nessun valore commerciale e non sono ritenuti utili dalla Nielsen. Questi dati hanno tuttavia una presa particolare sui fan, perché sono sempre più alti dei C+3 o dei Live+same day, ma non contano ai fini commerciali, non influiscono sul futuro di uno show, di fatto sono un vero e proprio specchietto per le allodole per fan poco informati i quali finiscono per compiacersi dei buoni risultati ottenuti da uno show, senza essere consapevoli del fatto che tali risultati non hanno valore alcuno.

Ma come si leggono i rating?

18-49ViewersRating/Share(Millions)1.5/66.46

La Nielsen usa i dati ricevuti da ogni apparecchio per ottenere il numero delle case/famiglie che stanno guardando un programma rispetto all’intera popolazione, dato che è indicato con il nome di "IMPRESSION", in aggiunta a questo le TV via cavo hanno un numero di abbonati che potrebbero guardare quello stesso programma, dato indicato con il nome "UNIVERSE". Quando si prende il numero delle IMPRESSION e lo si divide per il numero degli UNIVERSE, si ottiene una percentuale: cioè il RATING. Usando quindi l’esempio sopra riportato, quel 1.5 indica la percentuale (1.5 %) delle famiglie che stanno guardando un dato programma:  se per esempio 1000 case hanno una televisione e 100 di queste famiglie l'hanno accesa per guardare uno specifico show, allora il rating di quello show sarà del 10%, cioè  100/1000 (impression/universe).

Lo share (indicato nel nostro esempio dal 6) è simile al rating, ma indica la percentuale di case/famiglie con un televisione o videoregistratore acceso. Se per esempio 1000 famiglie possiedono una TV, 500 di queste hanno la TV accesa e 100 stanno guardando un particolare show, allora lo share di quello show si ottiene dividendo 100/500, cioè il 20%, diversamente dal rating che era invece 10%.

Non credo vi sia bisogno di spiegare cosa significhi il numero (espresso in milioni) di spettatori che stanno guardando uno specifico show, mentre mi soffermerei su quel  18-49 che indica un gruppo demografico di età compresa appunto tra i 18 ed i 49 anni, nonché quello più importante per network e pubblicitari, perché rappresenta il gruppo con maggiore potere di acquisto, quella a cui – in sostanza – è dedicata tutta la pubblicità inserita nei vari show.

Nel caso in cui tutti questi numeri e percentuali vi abbiano spaventati o confusi, cercherò di riassumere in maniera più che sintetica i punti più importanti:

1. I dati Live +7  non hanno alcun valore commerciale e non hanno peso ai fini del rinnovo o della cancellazione di una serie;
2. Gli unici dati che contano sono quelli rilevati dalle famiglie campione scelte dalla Nielsen per usare il loro apparato.

Semplice, giusto?

Questo sistema non è perfetto, è frustrante rendersi conto del fatto che tutto il tempo e la passione che investiamo in uno show siano inutili e che guardare regolarmente uno show non influisca sul suo futuro, ma le cose possono cambiare?
La risposta è sì, possono e già sono sulla strada per farlo: a dicembre del 2012 è stato infatti annunciato un progetto dal nome "Nielsen Twitter TV Rating" che intende creare un nuovo sistema di misurazione, fornito dal numero di persone che interagiscono su Twitter, citando uno specifico programma e fornendo così un dato più realistico e valido da integrarsi con quello offerto dai "vecchi" sistemi Nielsen. Un nuovo modo per misurare gli ascolti live, con tutti i difetti che può presentare. Non è detto infatti che tutti quelli che guardano uno show abbiano un account Twitter e lo usino per parlare di una serie TV al momento della messa in onda, ma ciò non toglie che dopo molto tempo si stia finalmente facendo qualcosa per integrare il sistema dei dati di ascolto per come sono da sempre stati rilevati grazie alle nuove tecnologie ed ai social media. Ogni novità in quella direzione va quindi accolta positivamente.

Nel secondo appuntamento con questo speciale avremo modo di ampliare questo argomento.

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