Speciali: Il dizionario delle serie televisive

Che cosa significa esattamente "spoiler" e da cosa deriva il termine "jump the shark"? In questa rubrica rispondiamo ad alcune curiosità che non sapevate nemmeno di avere!

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Chi è appassionato di serie TV si sarà trovato prima o poi ad esplorare il web alla ricerca di nuove informazioni sui propri beniamini, scontrandosi con termini inglesi a volte difficili da decifrare, ma che per gli addetti del settore hanno invece precisi significati. Dalla necessità di comprendere quindi alcuni di questi termini nasce l’idea di condividere le informazioni che ho appreso negli anni in una sorta di vocabolario che potrà aiutarvi a districarvi tra i meandri del mondo delle serie televisive.

Bottle episode: Il termine significa letteralmente “episodio imbottigliato,” e sono definiti così - nelle serie televisive - quegli episodi girati in un unico ambiente, fatti cercando di risparmiare al massimo sulla costruzione di nuovi set, riprese esterne, scouting o guest star. Normalmente sono episodi a cui partecipano solo i membri principali del cast confinati, per diverse ragioni descritte nella trama, in un ambiente ristretto o nei set normalmente in uso negli Studios. Le produzioni televisive usano questo escamotage quando devono risparmiare sulla produzione, ma ciò non vuol dire che questi episodi siano meno interessanti di quelli “normali”, anzi: alcuni riuscitissimi esempi di bottle episode sono per esempio Breaking Bad - “Fly”, The X-Files -“Ice”, Buffy The Vampire Slayer - “Older And Far Away”, The West Wing - “17 People”, Bones – “The Man In The Fallout Shelter”, Firefly – “Out Of Gas”.

Back nine order: Il termine viene usato dalle produzioni delle serie TV americane per indicare un nuovo ordine di 9 episodi da aggiungere ai primi 13 di una serie alla sua prima stagione, arrivando così ai 22 episodi canonici che normalmente compongono una stagione di uno show. Anche se il back nine order non è ufficialmente garanzia di rinnovo, tuttavia è un segno positivo da parte del Network, evidentemente disposto ad investire sul prodotto che ha risposto ai risultati sperati in termini di ascolti e reazioni positive da parte di pubblico e critica.

Binge-watching: Azione che indica la pratica di guardare una serie televisiva per un lungo periodo di tempo e tutto di seguito, puntata dopo puntata. Il termine è salito agli onori della cronaca ed ha cominciato ad essere utilizzato anche da noi, con l'avvento di piattaforme come Netflix ed ora anche Amazon Video, recentemente sbarcata in Italia, che raccogliendo intere stagioni di diversi show, permettono appunto questa pratica.

Netflix - famiglia - banner

Blooper: Attesissimi dai fan e distribuiti come contenuti extra degli Home-Video, i blooper sono costituiti da una breve sequenza di diversi filmati, normalmente scene tagliate in fase di montaggio, che contengono gli errori commessi dagli attori o scene divertenti avvenute sul set di una serie. Il termine nasce nel 1950, citato per la prima volta dal narratore di una serie di album discografici dal titolo, appunto, Pardon My Blooper, in cui erano raccolti una serie di errori o battute fatte dai cantanti in sala, prima che cominciassero a registrare. Nei film sempre più spesso i blooper più divertenti sono raccolti alla fine della programmazione con lo scorrere dei titoli di coda.

Casting: Fare un casting significa scegliere gli attori di una serie, che siano essi i protagonisti o mere comparse. Spesso conoscere chi venga scelto per interpretare questo o quel ruolo in una serie, finisce per fornire anche succosi spoiler agli appassionati che seguono quindi con grande interesse tutte le notizie legate a queste scelte.

Cliffhanger: E' in sostanza un finale non chiuso, nel quale il protagonista di una serie o un qualsiasi personaggio,viene lasciato in una situazione precaria senza che gli spettatori sappiano se si salverà o meno. E' considerato un cliffhanger anche una rivelazione scoccante, alla quale però non viene rivelata subito la reazione, l'espediente narrativo è spesso usato nelle serie TV nei finali di metà stagione, prima della pausa invernale o nei finali di stagione, prima della più lunga pausa estiva, lasciando così i fan a preoccuparsi per le sorti dei diversi personaggi coinvolti e soprattutto assicurandosi così il loro ritorno per l'episodio o per la stagione successiva. Il termine origina dal romanzo di Thomas Hardy, A Pair Of Blue Eyes, pubblicato nel 1873 concluso dall'autore con uno dei suoi protagonisti, Henry Knight, letteralmente appeso ad uno strapiombo mentre guardava verso il basso.

Crossover: Il crossover è un episodio o una serie di episodi in cui due diverse (o più) serie televisive si intrecciano tra loro. Questo espediente è usato con show prodotti dagli stessi network, per evidenti motivi di accordi economici e creativi resi più facili dal fatto che essi dipendano tutti dal medesimo network. Esempi tipici di crossover li abbiamo visti tra i vari Law & Order o CSI con i più recenti CSI Miami e CSI New York, il franchise dei vari Chicago Fire, Chicago P.D., Chicago Med e l'ultimo della famiglia che debutterà nel 2017, Chicago Justice oppure in casa The CW con il recente e noto crossover tra le serie Supergirl, The Flash, Arrow e Legends of Tomorrow. Capita a volte anche che si incrocino tra loro serie animate e reali, ne è un esempio il penultimo episodio della quarta serie di Bones, in cui Stewie della serie Family Guy (I Griffin in Italia) interagisce con l’attore protagonista David Boreanaz sotto forma di allucinazione.

CSI effect: Il termine nasce viene usato per la prima volta in uno studio statistico dell’Università dell’Arizona (The CSI effect: popular fiction about forensic science affects the public’s expectations about real forensic science) nel quale viene rilevato come gli spettatori di crime show tendano ad essere più critici nei confronti della scienza forense e meno persuasi dalle sue affermazioni, mentre questo effetto non si riscontrerebbe negli spettatori di serie poliziesche più generaliste come Law & Order. In alcuni processi negli Stati Uniti, durante la selezione dei giurati, si è infatti arrivati a chiedere ai possibili candidati se guardino show televisivi come CSI. L’influenza che questo genere televisivo ha sulle persone sembra averle condizionate al punto tale da considerare quanto viene trasmesso in televisione realistico, normale e non violento, al punto tale da aver suggestionato il comportamento di alcuni giurati nelle aule di tribunale.

Jumping the shark: L'idioma, che significa letteralmente "saltare lo squalo", è usato in senso dispregiativo e indica quel momento particolare della narrazione di uno show in cui la sua popolarità comincia a declinare definitivamente. Inizialmente il termine era usato, soprattutto in riferimento alle commedie, quando veniva usato un espediente narrativo con il disperato scopo si mantenere alto l'interesse degli spettatori. Il termine fu reso popolare in radio negli anni Ottanta da Jon Hein ed è legato ad una scena della quinta stagione della serie Happy Days nella quale il personaggio di Fonzie fa sci d'acqua con il suo inseparabile giubbotto di pelle e salta, appunto, uno squalo, una scena ed un episodio che segnò un crollo di ascolti per lo show.

Hiatus: Con la parola hiatus viene indicato il periodo durante il quale la produzione di una serie va in pausa. Nelle produzioni americane non esiste solo lo hiatus estivo, che va dal metà maggio a metà luglio, quando ricominciano le riprese delle nuove stagioni, ma anche quello natalizio, che normalmente va da metà dicembre a metà gennaio.

Midseason: Il termine significa letteralmente “mezza stagione” e, nel mondo delle produzioni televisive, cade a dicembre, prima dello hiatus natalizio. Le serie negli Stati Uniti cominciano normalmente la loro programmazione a settembre e vanno in pausa per Natale, per riprendere poi da metà gennaio fino a maggio, periodo di finali si stagione. Il midseason finale è appunto l’ultimo episodio di uno show che viene mandato in onda prima dello hiatus natalizio.

Offshoot: L’offshoot, sebbene il termine non venga quasi mai usato, è molto più frequente dello spinoff e descrive un concetto simile: una serie già conosciuta al pubblico viene usata come trampolino di lancio per un nuovo show, con la differenza che nessuno dei membri del cast dello show più conosciuto passa alla nuova produzione. L’offshoot è un sistema sempre più usato dalle major americane per proporre nuove serie al pubblico, poiché viene sfruttata la fidelizzazione dei fan ad un prodotto già consacrato dal successo per pubblicizzarne uno nuovo. Esempi di offshoot sono JAG, NCIS e NCIS Los Angels, Bones e The Finder e Bones o Arrow e The Flash.

Pilot: Il pilot è l’episodio pilota di uno show che viene normalmente prodotto e girato al fine di essere venduto ad un network. Potrebbe sorprendervi saperlo, il numero dei pilot che il pubblico ha l’opportunità di vedere è più basso di quanto il pubblico possa immaginare, e questo nonostante l'incredibile lavoro ed investimento che vi sia dietro ognuno di essi. Ogni pilot nasce ovviamente dall'idea creativa di uno showrunner, dall'investimento economico di uno o più produttori e dal fondamentale casting.  I pilot vengono poi giudicati non solo dai network, ma anche da gruppi di interesse che valutano l’opportunità o meno di trasformare quell'unico episodio in una serie completa.

Remake Vs. Reboot: Termini simili, ultimamente molto usati, ma con una certa differenza. Entrambi indicano il rifacimento di qualcosa preso dal passato, ma con il remake però ci si attiene più fedelmente al prodotto ispiratore, mentre con il reboot si riprendono solo alcuni degli elementi del passato per fonderli in una nuova formula e trama che vengono in sostanza reinventate. Esempio molto attuale di reboot è la serie Hawaii Five-0, ispirata all'omonimo show andato in onda alla fine degli anni sessanta.

Showrunner: Quella dello showrunner è una figura professionale che qui in Italia non esiste. È il deus ex machina, il creatore dello show, colui che tutto – o quasi tutto – può, la persona che non solo si cura l'aspetto creativo dello show da lui ideato, ma ne gestisce anche il budget una volta che viene scelto e mandato in onda da un network e che quindi mantiene anche i delicati rapporti con esso. Questa figura nel tempo è molto cambiata: da anonimo scrittore, che non compariva mai davanti alle telecamere e che era per lo più sconosciuto al pubblico, si è trasformata oggi in autentica star, con il proprio account Twitter ed una crescente necessità di avere un contatto diretto con i fan della serie che dirige. Sempre più spesso gli appassionati di serie TV scelgono di guardare una nuova serie proprio perché richiamati dall'impronta creativa data dallo showrunner che l'ha creata, piuttosto che dagli attori che compongono il cast: nomi come J.J. Abrams (Felicity, Alias, Lost, Fringe) e Joss Whedon (Buffy the Vampire Slayer, Angel, Firefly, Dollhouse, Agents of S.H.I.E.L.D.) ad ogni nuova produzione portano con sé un folto pubblico di appassionati, dimostrando come il loro nome non sia un richiamo meno importante di quello di un famoso attore. Per comprendere meglio i loro compiti, consiglio la visione del documentario Showrunners e la lettura di Showrunners: The Art of Running a TV Show, per ora disponibili entrambi solo in inglese, che vi accompagnerà nella scoperta dell’affascinante mondo della televisione e del ruolo di questa potente figura delle produzioni televisive  americane, attraverso curiosità e numerose interviste ai più grandi showrunner del momento.

Sides: Le sides sono parti di copione di una singola puntata che vengono pubblicate su specifici siti per permettere agli attori che devono essere provinati di imparare il proprio ruolo. Diffondere le sides è tecnicamente illegale, ma nella realtà dei fatti molti degli spoiler che girano in rete sono stati per lungo tempo tratti proprio dalla distribuzione di questi stralci di copione. Pagando un abbonamento annuale, che non supera i 50/60 dollari, è infatti possibile iscriversi ad uno dei molti siti da cui agenti ed attori scaricano il materiale per i provini a cui devono prendere parte, ottenendo così queste informazioni in maniera del tutto legale. Le sides, che contengono normalmente poche battute degli attori principali, sono comunque sufficienti ai fan per carpire informazioni importanti sulla puntata in oggetto. Negli ultimi anni, tuttavia, sempre meno serie usano questi siti, essendosi ormai resi conto della fuga di notizie che postare stralci di copione ha provocato nel tempo.

Spinoff: Con questo termine viene indicata una serie televisiva che deve la sua esistenza ad uno show da cui prende spunto e alla quale si ispira. Un esempio di spinoff è la serie Angel, nata dalla più nota Buffy the Vampire Slayer: per essere definito spinoff, la serie “madre” deve perdere uno dei suoi attori principali in favore del nuovo prodotto, esattamente come accadde nel caso del personaggio di Angel, che migrò nella serie a lui dedicata, lasciando il cast di Buffy.

Spoiler: Dal verbo inglese “to spoil”, che significa letteralmente rovinare. Gli spoiler sono quelle anticipazioni su una serie TV (o film) che vengono rilasciate dalla stampa di settore. Gli spoiler sono i protagonisti assoluti di ogni intervista e i giornalisti tendono a subissare di domande i malcapitati protagonisti di una serie o i produttori circa le anticipazioni sugli eventi futuri. Spesso gli spoiler vengono rilasciati ad hoc a qualche giornalista prescelto per offrire delle esclusive e diffondere una data informazione con lo scopo di richiamare l’attenzione del pubblico su uno specifico episodio, più raramente accade che vi sia una vera e propria "fuga di notizie", ma anche in questo caso, sempre di spoiler si parla.

Stills: Sono le immagini promozionali che vengono rilasciate dalle produzioni televisive per pubblicizzare ogni puntata insieme ai brevi comunicati stampa che ne descrivono la trama. Pubblicate normalmente un paio di settimane prima della messa in onda dell’episodio, vengono messe a disposizione della stampa dagli stessi network e distribuite dai vari siti di settore.

Syndication: Si definisce syndication la pratica attraverso la quale vengono venduti i diritti per la trasmissione di programmi televisivi a diverse emittenti televisive locali. Negli Stati Uniti, per esempio, il canale TNT manda costantemente in onda repliche. Una serie deve avere almeno 88 episodi (4 stagioni da 22 episodi ciascuna) per poter essere idonea alla vendita, ragione per cui la syndication assume un certo peso nelle trattative di rinnovo delle serie televisive che arrivano terza stagione, in quanto garantisce loro, con quasi totale certezza, una quarta stagione utile a raggiungere questo obiettivo, che è anche una notevole fonte di guadagno per gli studios che producono la serie. Il prezzo di vendita, poi, è direttamente proporzionale al suo successo, da questo si può immaginare quanto importante sia questa pratica per uno show con buoni ascolti. La syndication è usata anche nel mercato internazionale, trasmettere programmi sindacati infatti, può essere più conveniente che produrne di propri, con tutti i rischi di impresa che questo comporterebbe, un'abitudine che si rivela invece utile per il mercato americano che ha così invece l’opportunità di investire in nuovi show, grazie proprio alla continua richiesta che viene dall'estero.

Sweeps period: Il periodo dei sweeps per le serie TV è particolarmente importante per la vendita degli spazi pubblicitari. L'idea degli sweeps nasce nel 1954 quando la Nielsen Media Reserch, la società americana che si occupa tutt'oggi del monitoraggio dei dati di ascolto, cominciò ad inviare, a campione, ad alcune famiglie statunitensi un piccolo diario sul quale venivano annotate le preferenze della famiglia per i diversi programmi TV guardati nell'arco di un anno. Quando la Nielsen ricevette indietro i primi diari, cominciò a rendersi conto che raccogliere ed interpretare tutta quella quantità di dati scritti a mano, sarebbe stata un'impresa piuttosto dispendiosa, ragione per cui decise di ripetere la cosa, ma facendo compilare questi diari per una sola settimana, quattro volte all'anno, le famiglie campione ricevevano così il diario nei mesi di febbraio, maggio, luglio e novembre. Per semplificare il processo di lettura i diari venivano raggruppati per regione da quelle nord-orientali, scorrendo rapidamente (dal verbo to sweep) fino ai diari degli stati della Costa Occidentale. Allora come oggi, a seconda dei dati raccolti, si individuano i programmi di maggior successo e si decide poi quanti spazi pubblicitari vendere - e soprattutto a quale prezzo - per ogni singolo show. Maggiore è il numero di persone che guarda uno show, più alto sarà ovviamente il prezzo a cui il corrispondente spazio pubblicitario può essere venduto, aumentando così l’introito del network. Non è quindi un caso che in occasione degli episodi che vanno in onda durante le settimane degli sweeps, i produttori usino, per così dire, "l’artiglieria pesante", programmando per quegli episodi eventi particolarmente attesi dai fan o invitando famose guest star, proprio per ottenere ascolti maggiori.

Ci auguriamo che abbiate trovato interessante questo approfondimento sulla terminologia legata alle serie TV e nel caso in cui doveste avere delle curiosità o voleste conoscere il significato di qualche termine, condividetelo nei commenti, e risponderemo alle vostre curiosità!

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