Speciale - Super Mario Maker, la decostruzione del mito

Super Mario Maker, ovvero come Nintendo ha messo in mano ai giocatori il proprio ed il loro giocattolo preferito

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Nintendo non è famosa per essere amichevole. Nonostante la sua storia secolare, l’azienda non ha mai sentito il bisogno di celebrare se stessa: in un mondo nel quale vengono incensati anche le più piccole imprese ed i più banali traguardi a Kyoto hanno sempre preferito un certo understatement, per non dire paranoia. Nessun giornalista è mai stato invitato a visitare la sede giapponese di Nintendo, gli impiegati non parlano e, in cento anni, nessuna fuga di notizie è riuscita a mettere in pericolo il lancio di una nuova console o di un gioco. Nintendo non si mostra in deshabillé, non svela i suoi segreti, non si concede. I giochi creati da Miyamoto e soci bastano a se stessi, non hanno bisogno (quasi) mai di DLC, patch o aggiornamenti: il leggendario perfezionismo dei designer che lavorano sulle saghe di Mario e Zelda ha costretto l’azienda a dolorosi rinvii e, a tratti, è addirittura sembrato che a Kyoto non riuscissero più a tenere il passo con il mercato.

Nintendo è un monolite, ragiona con logiche imperiali, non democratiche: il giocatore deve limitarsi a fruire mai e poi mai può improvvisarsi al comando. Non a caso i nipponici hanno un’antipatia tutta particolare per i giochi open world; laddove gli occidentali vedono libertà e nuovi orizzonti i giapponesi scorgono solo confusione. Super Mario e The Legend of Zelda non hanno trame complesse e non costringono a profonde scelte morali, ci chiedono solo di andare dal punto A al punto B, evitando di morire e usando al meglio gli strumenti che abbiamo a disposizione. Le produzioni di Nintendo sono prima giochi e poi video, non il contrario.

[caption id="attachment_146538" align="aligncenter" width="600"]Super Mario Maker screenshot Super Mario Maker - screenshot[/caption]

In questo senso Super Mario Maker è rivoluzionario. Nintendo ha deciso di celebrare i trent’anni dell’idraulico più famoso del mondo decostruendo il mito. Basta livelli perfetti, salti al millimetro e game design geniale, benvenuti sperimentazione, errori e follie. Shigeru Miyamoto in persona ha definito l'editor per Wii U una versione semplificata del software che Nintendo usa per sviluppare i suoi platform. Dagli schemi su carta millimetrata per simulare i pixel alle demo in tempo reale non era mai successo che Kyoto condividesse così tanto con i giocatori, permettendo addirittura di pubblicare online delle proprie creazioni. Come dire, non solo vi diamo le chiavi di casa ma sentitevi pure liberi di invitare chi vi pare. Super Mario Maker è forse il miglior software didattico di sempre, non mira a insegnare date o nozioni ma riesce in qualcosa di più sottile: costringe alla pazienza e alla precisione. Creare un livello bilanciato, capace di offrire un buon livello di sfida senza scadere nella noia, ma pure senza diventare frustrante è qualcosa di difficilissimo, un continuo avvicinarsi ai confini senza mai toccarli. Bastano un blocco fuori posto, un personaggio posizionato male o un power up concesso in ritardo per distruggere anche il miglior progetto.

"ci si rende conto che il genio non si nasconde nell’eccesso ma nella capacità di togliere, di limitare, di aver chiaro cosa è necessario e cosa non lo è"

Approcciandosi a Super Mario Maker la tendenza è quella di esagerare, le prime creazioni di chiunque sono piene di nemici, oggetti, movimenti, confusione. Poi, provando e riprovando, ci si rende conto che il genio non si nasconde nell’eccesso ma nella capacità di togliere, di limitare, di aver chiaro cosa è necessario e cosa non lo è. Nintendo ha aperto per noi il suo giocattolo più famoso, mostrandoci finalmente come funziona e quali sono gli ingranaggi che lo muovono, costringendoci pure a un certo rigore. Per mettere online un livello, infatti, è prima necessario completarlo senza mai morire; un trucco che impedisce di pubblicare schemi impossibili da completare, ma pure un bagno di umiltà per tutti i giocatori. Super Mario Maker ci sfida sia dal lato creativo che da quello della pura abilità ludica. Rispetto a prodotti simili - Minecraft, per esempio - il gioco di Nintendo non premia la bulimia costruttiva, ma impone uno scopo.

[caption id="attachment_146539" align="aligncenter" width="600"]Super Mario Maker screenshot Super Mario Maker - screenshot[/caption]

Non sarà troppo sorprendente scoprire, fra qualche anno, che la prossima generazione di game designer avrà mosso i primi passi proprio con Super Mario Maker. Nintendo è riuscita nell’impresa di simulare se stessa in un gioco, proponendo agli appassionati una celebrazione della sua storia che più sincera non poteva essere.

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