Speciale - Satoru Iwata, la forza tranquilla

Battaglie vinte e sconfitte, sempre rimanendo fuori dagli schemi: la presidenza di Nintendo di Satoru Iwata

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Sembra strano ma la morte, i lutti, accompagnano Nintendo fin dagli albori della sua storia. Fu l’improvvisa morte del nonno, fondatore dell’azienda, a costringere un giovane e all’epoca riluttante Hiroshi Yamauchi a prendere il comando, mentre nel 1997 il tragico incidente che uccise Gunpei Yokoi privò la compagnia, e il mondo, di una delle menti più geniali che si erano mai accostate alla creazione di videogiochi. Oggi, quasi all’improvviso, la compagnia deve affrontare l’ennesima perdita, piangendo l’uomo che ha immaginato Wii e Nintendo DS, le due console di maggior successo mai prodotte dalla casa di Kyoto. Satoru Iwata era molto malato, voci sul suo stato di salute si rincorrevano ormai da qualche anno, tuttavia nessuno, neppure i soliti beninformati, immaginavano che il male di cui soffriva fosse tanto aggressivo.

Iwata, programmatore prima e mente manageriale di HAL Laboratory poi, fino alla sua investitura a presidente di Nintendo, non era universalmente amato. I videogiocatori, soprattutto quelli di vecchia data, gli rimproveravano di aver tradito la missione di Kyoto, aprendo al casual gaming, mentre i giornalisti sfottevano quel suo modo di fare un po’ impacciato e privo di carisma. L’ombra dello shogun Yamauchi l’ha perseguitato fino alla fine, spesso ingiustamente, e dimenticando che proprio alcune scelte sbagliate dell’ex presidente spinsero Nintendo quasi fino al naufragio. Iwata, dal canto suo, non ha mai dato troppo peso alle vicende dell’industry: riservatissimo e poco incline agli show ha intuito prima di molti altri l’enorme potenziale di crescita per un’industria chiusa in confini troppo stretti, permettendo alla sua azienda di affrontare con armi ben più affilate la sfida con Xbox 360 e Playstation 3. Ha confermato l’egemonia di Kyoto nel settore dei portatili, prima uccidendo PSP e poi regalando lo stesso trattamento a PS Vita. Il lancio di Wii si attirò commenti velenosi ma, ancora una volta, vide la vittoria del mite Iwata sulle ben più corazzate Sony e Microsoft.

[caption id="attachment_145008" align="aligncenter" width="600"]Satoru Iwata - Icona Satoru Iwata[/caption]

Tuttavia nemmeno il successo di Wii e Nintendo DS bastò a consacrare il presidente. Come spesso accade a chi si prende grandi responsabilità, il bene fatto sparisce con le sue ossa, mentre il male gli sopravvive. Iwata sarà ricordato per i suoi successi, ma anche per gli errori compiuti con Wii U, per non aver saputo cogliere fino in fondo lo spirito dei tempi. Le ottime fondamenta costruite nell’epoca di Wii e Nintendo DS sono state spazzate via da scelte di design poco azzeccate e, soprattutto, dall’incapacità di Nintendo nell’adeguarsi ai cambiamenti del mercato. Kyoto oggi fatica a produrre nuovi episodi di The Legend of Zelda, Mario e Metroid, mentre, è notizia di pochi mesi fa, inizierà a cedere i suoi personaggi per lo sviluppo di titoli mobile. Iwata salvò Nintendo nei primi anni duemila, ma non è riuscito a completare la sua visione, mostrandosi spesso dolorosamente confuso. Oggi l’azienda ha bilanci piuttosto solidi, ma fatica a immaginare un futuro coerente con il suo straordinario passato.

Da ottimo manager, Iwata ha intravisto i gravi pericoli derivanti dall’indebitamento e da investimenti troppo ambiziosi ma, al tempo stesso non ha saputo incanalare Nintendo su un’idea di sviluppo che non apparisse confusa o quantomeno incerta. La sua parabola professionale si inserisce appieno nella più ampia crisi dello sviluppo giapponese di cui, con tutta probabilità, rimarrà per anni la figura di riferimento. Trovandosi al timone di un antico vascello, nel pieno della tempesta, ha avuto la forza e il polso per portare la nave in porto ma, una volta salvato il salvabile, non ha avuto la capacità di ripartire. Ora toccherà ad altri, forse a Shigeru Miyamoto stesso, che, per anni, ha cercato di stare il più lontano possibile dagli incarichi dirigenziali, preferendo coordinare i team creativi.

[caption id="attachment_145017" align="aligncenter" width="600"]Satoru Iwata Nintendo DS Satoru Iwata[/caption]

La presidenza Iwata è stata una forza tranquilla, lontana dagli eccessi (anche verbali) dei colleghi e tutta tesa al recupero di un certo approccio al mondo dei videogiochi. Per certi versi l’inventore di Kirby ha vinto la sua scommessa, per altri no. A nostro avviso il modo migliore per ricordarlo è prendendo in mano la sua creazione più visionaria, quel Nintendo DS che undici anni fa rivoluzionò il mondo del gaming portatile. Nel successore di Game Boy Iwata ha messo molto se stesso: una console sgraziata, con due schermi, difficile anche solo da immaginare che, misteriosamente, funziona alla perfezione. Ecco, forse Iwata era tutto questo, un personaggio talmente fuori dagli schemi classici da risultare, a modo suo, un vincente. E, forse proprio questo il bello, anche incomprensibile.

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