Speciale - Robin Williams - 1951/2014

Il nostro ricordo di Robin Williams, attore, genio del palcoscenico e hardcore gamer

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L'altra notte, mentre Robin Williams cedeva al suo male oscuro togliendosi la vita a soli sessantatre anni, buona parte dell'industry videoludica era su vari mezzi di trasporto in direzione Colonia, per la Gamescom. La scomparsa di un artista così grande ha già dato spazio a commenti e post mortem. Non abbiamo intenzione di farne un altro qui. Tutto quello che avremmo voluto dire l'hanno già detto molto meglio del sottoscritto, Francesco Alò e Gabriele Niola su Badtaste.

Williams, però, non è stato solo l'indimenticabile professor Keating de l'Attimo Fuggente, o lo straordinario interprete di Good Morning, Vietnam; nel suo privato, intimamente, Robin Williams era un grande appassionato di videogiochi, talmente nerd, da aver addirittura dato alla sua figlia secondogenita un nome scolpito nella mente di ogni gamer che si rispetti: Zelda. La passione dell'attore per la saga creata da Shigeru Miyamoto era tale da essersi addirittura prestato a una serie di spot pubblicitari per Nintendo in cui, proprio in compagnia della sua Zelda, si mostrava divertito con tra le mani un Nintendo DS.

Ma non finisce qui: Williams era un giocatore onnivoro e sapeva passare dalle rarefatte avventure di link ai frenetici deathmatch di Call of Duty, come lui stesso ha spiegato in un'esilarante intervista di qualche anno fa.

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giocando dopo le dieci di sera capita di avere a che fare con gente da altri continenti… a un certo punto sento la voce di questo ragazzi francese che chiede "c'è qualcuno che parla francese", io ho risposto di si e mi sono sentito come in Salvate il soldato ryan, gli ho detto - fai attenzione, cè uno s****o di dieci anni che ci sta cecchinando da un campanile! -

Sfortunatamente chi scrive non ha mai incontrato Robin Williams su Xbox Live ma ci sarebbe piaciuto molto essere nella parte di quel ragazzo francese, lasciandoci accompagnare da un maestro istrionico e geniale alla scoperta dei più grandi videogiochi degli ultimi anni. Peccato, un vero peccato, che Robin Williams abbia messo il suo talento solo a disposizione di qualche pubblicità; pensate a come sarebbe stato averlo nei panni di un personaggio di Mass Effect, magari tramite il motion capture, oppure vederlo interpretare Sully in Uncharted o, ancora, immaginarlo come consulente per un futuro episodio della serie di Zelda. Tutte questa fantasie, purtroppo, rimarranno dove sono, ieri il mondo ha perso un grandissimo talento, il cinema ha perso uno dei suoi professionisti più straordinari e noi giocatori, nel nostro piccolo, abbiamo perso un compagno di avventure.

sit tibi terra levis

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