Speciale - Il nuovo mondo di Independence Day: Rigenerazione

La guida di BadTaste.it al nuovo mondo di Independence Day: Rigenerazione

Redattore su BadTaste.it e BadTv.it.


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L’uscita americana di Independence Day: Rigenerazione riapre e espande la cosmogonia creata da Roland Emmerich e Dean Devlin nel fortunatissimo film del 1996, che divenne uno dei più grandi successi di tutti i tempi e che entrò a pieno titolo nel club dei grandi blockbuster degli anni 90. Da noi, il film sarà nelle sale a partire dall'8 settembre. Venerato da alcuni, contestatissimo da altri, il primo Independence Day non ha mai perso, nel corso degli anni, la capacità di far parlare di sé. A distanza di due decenni, gli alieni stanno per tornare, pronti a mettere nuovamente in ginocchio il genere umano con una nuova e devastante invasione. Anche questa volta, da buon master of disaster, Emmerich non mancherà di omaggiare il suo inconfondibile stile con una buona dose di distruzione pronta a investire il nostro sfortunato pianeta. Tuttavia, c’è una piccola grande differenza rispetto al ’96: stavolta siamo decisamente più preparati. Nel frattempo, fuori dal film, sono cambiati sia il mondo che il pubblico. In vent’anni, abbiamo visto un notevole salto tecnologico e un rimescolamento dell’assetto geopolitico globale. A essere immutata è invece la voglia di andare al cinema: il grande schermo ha conquistato nuovi mercati, si è aperto a nuove forme di intrattenimento crossmediale e, sicuramente, non ha smesso di divertire il pubblico. Ma mentre la nostra vita è andata avanti cosa è successo all’interno dell’universo del film? Vi siete mai chiesti come sarebbe cambiato il mondo di Independence Day una volta respinta la prima ondata di invasori? Se il film del ’96 era ambientato nel nostro mondo, ipotizzando che gli alieni apparissero proprio nella nostra realtà, Independence Day: Rigenerazione ha invece luogo in una realtà alternativa che presuppone i fatti del primo film e che crea, di fatto, una nuova timeline e un nuovo corso molto differente dal mondo nel quale viviamo oggi.Independence Day: Rigenerazione ha invece luogo in una realtà alternativa che presuppone i fatti del primo film

Ecco dunque una guida al nuovo mondo del film di Emmerich dopo i fatti del ’96: un universo nel quale l’umanità ha ricostruito ciò che è andato distrutto e si è riorganizzata su nuovi equilibri socio-politici e, soprattutto, tecnologici. Grazie a un’efficace campagna virale, a una serie di libri (Silent Zone, War in the Desert, Crucible e Resurgence, l'ultimo dei quali pubblicato 4 giorni fa) e a vari teaser e clip rilasciati dalla Fox, abbiamo avuto un assaggio degli eventi trascorsi dalla vittoria del genere umano sugli invasori fino ai giorni nostri. Proviamo dunque a ricostruire insieme fatti, personaggi e realtà dell’universo narrativo di Independence Day dal '96 al presente. Ovviamente, dimenticate la storia degli ultimi vent’anni così come la conoscete oggi e preparatevi a inevitabili SPOILER: la nostra guida non spoilera nello specifico eventi o colpi di scena di Independence Day: Rigenerazione, ma rivela gran parte degli accadimenti che intercorrono nel lasso di tempo che separa il film di Emmerich dal primo capitolo, esattamente come sono stati svelati dal materiale collaterale uscito negli anni (inerente anche a eventi precedenti a quelli del '96) e dalla campagna virale che ha accompagnato il nuovo film. Chiaramente, se non volete sapere nulla e preferite aspettare l'8 settembre e l'uscita del film nelle sale italiane, ignorate questa guida. In caso contrario, potreste trovare qualche spunto o qualche informazione utile sui fatti più salienti o sui vostri personaggi preferiti, in vista del nuovo epico scontro con i perfidi invasori spaziali.

La guerra del ’96 e l’utilizzo della tecnologia aliena

Il nuovo mondo, dopo la sconfitta degli invasori, si è impossessato della loro tecnologia, saccheggiando le enormi navicelle spaziali precipitate sul suolo terrestre. E’ anche così che siamo riusciti a creare nuovi velivoli, inimmaginabili solo vent’anni fa, combinando le conoscenze della nostra aeronautica con i più sofisticati veicoli d’attacco alieni. I nuovi aerei caccia ibridi, gli H-8, hanno in dotazione dei dispositivi anti-gravità mutuati proprio dalle navicelle che ci hanno attaccati. Dal mondo ridotto in cenere dai fatti del ’96 è nato un mondo nuovo di crescita, tecnologia e unità, con i leader dei vari Paesi che hanno dato vita a una nuova alleanza mondiale per la pace, mettendo da parte i conflitti che per decenni li hanno separati. Le nazioni, nuovamente unite, hanno poi fondato l’Unità Globale di Difesa, un dispositivo politico di protezione della Terra da future minacce.

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Fino al 1996, gli eventi dell’universo di Independence Day coincidono con i nostri, eccezion fatta per l’incursione degli alieni sul nostro pianeta per studiare la nostra civiltà, rapire alcuni umani e studiarli in vista di un’invasione su larga scala. Non è un caso che l’ex pilota veterano del vietnam Russell Casse, dopo aver sostenuto più volte di essere stato rapito e usato come cavia per alcun esperimenti, saluti gli invasori con il leggendario “Salve ragazzi, sono tornato!”. Seguendo la cosmogonia del film, negli anni ’40 un veicolo alieno precipita nel deserto del New Mexico. Lo schianto provoca la morte di due piloti alieni, mentre il terzo morirà alcune settimane dopo. Le forze militari americane giungono immediatamente sul punto d’impatto e trasportano la navetta e i componenti del suo equipaggio presso l’Area 51, dove conducono alcuni esperimenti sull’unico visitatore sopravvissuto. Gli scienziati scoprono che gli alieni viaggiano all’interno di un vero e proprio esoscheletro biomeccanico che ne potenzia di gran lunga la fragile corporatura, delicata quanto la nostra. Gli alieni sono in grado di respirare e sono altrettanto sensibili ai cambiamenti di temperatura. Non possiedono tuttavia corde vocali, il che fa supporre agli scienziati che i visitatori comunichino attraverso un qualche sistema telepatico. Ben più complessi si rivelano gli studi sul veicolo precipitato nel deserto: la navetta sembra dipendere da un’astronave madre al momento troppo lontana, e dovrebbe avere una qualche sorgente di energia senza la quale è impossibile da azionare e pilotare. Le cose cambiano di gran lunga nel corso dell’invasione del ’96: “Da quando questi hanno cominciato a farsi vivi tutti i piccoli congegni si sono accesi!” esclama entusiasta il dottor Okun.

La prima invasione, la vittoria e lo studio della tecnologia aliena

Il 2 luglio del 1996, una gigantesca astronave entra nell’orbita terrestre, sganciando un gran numero di enormi veicoli spaziali, ognuno dei quali fa rotta verso un grande centro abitato del nostro pianeta. Nelle successive 48 ore, un massiccio attacco viene condotto in 108 città del globo, uccidendo circa 3 miliardi di persone. Il 4 luglio, le forze dei sopravvissuti ai quattro angoli del mondo rispondono all’appello del Presidente degli Stati Uniti Thomas Whitmore, riunendosi in un massiccio ultimo attacco contro gli invasori. Grazie agli studi del dottor David Levinson e alle abilità da pilota del capitano Steven Hiller, la navetta precipitata negli anni 40 nel New Mexico viene usata per intrufolarsi all’interno dell’astronave madre. Un virus viene rilasciato e installato nei sistemi operativi della gigantesca nave e un missile nucleare viene sganciato al suo interno, provocandone la distruzione. Per effetto del virus, le navicelle aliene sulla Terra perdono gli scudi energetici che le proteggono dal fuoco delle forze terrestri, permettendo agli umani un attacco decisivo a tutti i cosiddetti city destroyer. Dopo la distruzione dell’astronave madre e in conseguenza degli attacchi delle varie aeronautiche militari, le navette aliene minori si schiantano sulla terra, una delle quali precipita nell’Oceano Atlantico. Il capitano Joshua Adams (William Fichtner) è incaricato di investigare, recandosi con un sottomarino sul fondo del mare. Giunto sul fondale, scopre che gli alieni all’interno della nave stanno cercando di provocare un gigantesco terremoto e un conseguente e devastante tsunami, pronto a distruggere gran parte dei rimanenti agglomerati umani sulla coste che danno sull’Atlantico. Adams si adopera per distruggere la nave sott’acqua e, durante la missione, le forze americane catturano un alieno, sequestrando un gran numero di armi agli invasori e iniziando opportunamente a studiarle. L’attacco e la missione cambiano per sempre la vita di Adams, dotandolo di una straordinaria capacità di comprendere la cultura e la tecnologia aliena. Come molte altre vittime della manipolazione mentale degli invasori, Adams rimane segnato a vita dall’aver sperimentato il controllo mentale di uno di loro tra le proprie sinapsi.

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1997 - Inizia la ricostruzione della civiltà

50 anni dopo l’incidente nel New Mexico, e dopo la devastante invasione e la clamorosa sconfitta degli alieni, l’umanità inizia a leccarsi le ferite. Metà della popolazione del pianeta è stata decimata e gran parte delle grandi metropoli sono andate distrutte. Le prime città a essere ricostruite sono Washington D.C. e Londra, mentre Las Vegas viene lasciata in macerie come ricordo di ciò che è andato perduto durante la guerra. Le rovine della città del gioco d’azzardo rivivono come un’attrazione frivola per turisti. Ecco l’insolito destino della sfavillante cittadina del Nevada:

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Non viene invece ricostruita Houston, che rimane un’area ad altissima presenza di radiazioni dopo un tentativo fallito di annientare una navetta aliena con armi nucleari. Senza la possibilità di ospitare nuovamente un centro abitato, l’intera area di Houston viene abbandonata.

1998 - L’umanità si riunisce per la propria difesa

Il ventesimo secolo è stato certamente teatro di alcuni dei conflitti più devastanti: due guerre mondiali, Guerra Fredda, corsa agli armamenti e contrapposizione bipolare, fino all'invasione aliena. Dopo la guerra del ’96, i Paesi del mondo si riuniscono per la creazione dell’Earth Space Defense, un mastodontico impegno di cooperazione internazionale volto a prevenire nuovi possibili attacchi alieni. Il Presidente Whitmore, profondamente segnato dalla guerra e dall’incontro ravvicinato con uno degli invasori, non fa che ricordare all’umanità che, prima o poi, gli alieni torneranno. A questo punto, grazie all’Earth Space Defense, inizia un gigantesco e incredibilmente rapido balzo tecnologico per l’umanità intera, che consente alle nostre tecnologie di progredire in maniera esponenziale nel giro di pochi anni. All’inizio i tentativi di studio e di comprensione della tecnologia aliena non portano a grandi successi, ma David Levinson scopre che le armi e le strumentazioni aliene non devono essere smontate o decostruite, bensì espanse e rimodulate, come una sorta di hardware open source da utilizzare come punto di partenza per gli utilizzi più disparati. L’approccio creativo di Levinson si rivela assolutamente vincente e porta alla creazione di una tecnologia ibrida, mescolando i nostri mezzi relativamente primitivi a quelli avanzati delle forze aliene. I risultati sono straordinari.

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2001 - Il secondo mandato di Thomas Whitmore e le presidenze del Generale William Grey e del Senatore Jacobs

Thomas Whitmore, prima dell’invasione, era spesso bersagliato da parte della stampa americana che lo giudicava inesperto e privo di spina dorsale: “Non stanno attaccando la sua politica, stanno attaccando la sua età” gli fa notare nel ’96 l’addetto stampa Constance Spano. La responsabile dei rapporti con i giornalisti della Casa Bianca, ex compagna di David, era stata fonte di passati attriti tra Whitmore e Levinson, che aveva sospettato che Connie avesse una relazione con Whitmore quando non era Presidente. Su un’eventuale ritorno di Connie Spano in Independence Day: Rigenerazione, Jeff Goldblum è stato opportunamente criptico: “Non sono sicuro di potervelo dire, ma diciamo che anche a lei è successo qualcosa!” ha dichiarato in un’intervista a Collider. Nel corso della crisi del '96, le capacità di leadership di Whitmore e il coraggio mostrato durante la guerra del ’96 hanno consegnato Il Presidente alla storia non solo come un eroe nazionale, ma come una guida per l’umanità intera. Whitmore ha partecipato all’ultima battaglia contro gli invasori sia come comandante in capo che come pilota, avendo servito nell’areonautica prima della carriera politica durante la prima (e unica, secondo la nuova timeline) Guerra del Golfo. Al temine del suo secondo mandato, viene eletto alla presidenza il Generale William Grey (interpretato da Robert Loggia, scomparso da poco), braccio destro di Whitmore durante la guerra. Fu Robert Loggia a decidere a quale corpo militare dovesse appartenere il Generale, scegliendo quello dei Marines e modellando il proprio personaggio sul generale Patton di Patton Generale d’Acciaio del 1970. Nel 1996 è proprio il Generale a essere il primo tra i vertici militari a venire informato dell’avanzata di un enorme oggetto non identificato in rotta verso la Terra.

Per quanto alla fine della guerra gli alieni siano complessivamente sconfitti, in alcune zone del pianeta si creano sacche di resistenza

Il primo segnale viene captato in un centro di ricerca S.E.T.I. (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) nel New Mexico, lo stesso nel quale la dottoressa Ellie Arroway intercetterà una trasmissione proveniente dallo spazio in Contact di Robert Zemeckis del ’97: si tratta del Very Large Array di Socorro, dove dal 1980 è in funzione un raggruppamento di 27 gigantesche antenne paraboliche che operano come un'unica grande antenna di svariati chilometri di diametro. Agli appassionati di Stargate non sfugge che il direttore del centro S.E.T.I. è interpretato da Erick Avari, noto per i ruoli di Kasuf nel precedente film di Emmerich, e per le parti del direttore del British Museum ne La Mummia con Brendan Fraser e di Chandra Suresh in Heroes, serie nella quale è l’autore del libro Activating Evolution. Durante l’arrivo degli alieni, il Generale Grey sceglie di restare accanto al Presidente anziché prendere parte all’evacuazione del gabinetto presidenziale verso il NORAD (il North American Aereospace Defense Command, organizzazione congiunta tra Stati Uniti e Canada per il monitoraggio e la difesa dello spazio aereo). Scelta saggia, dato che il NORAD viene clamorosamente distrutto nel corso del primo devastante attacco alieno, lasciando gli Stati Uniti privi sia di un governo operativo che di vertici delle forze armate ad eccezione del Presidente e del Generale. Per quanto alla fine della guerra gli alieni siano complessivamente sconfitti, in alcune zone del pianeta si creano sacche di resistenza con nuclei di invasori sopravvissuti che si impossessano di intere aree. Una di queste è situata nella Repubblica di Umbutu (ex Congo) in Africa centrale, dove una nave aliena è precipitata alla fine della guerra. Il leader carismatico di Umbutu, Upanga Umbutu, continua a rifiutare e a respingere gli aiuti dell’Earth Space Defense per via del proprio disprezzo nei riguardi di qualsiasi aiuto straniero, ritenendo che le forze di cooperazione internazionale altro non vogliano che colonizzare il Paese.

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Dopo Grey, diviene Presidente il senatore Lucas Jacobs. Sotto la presidenza Jacobs, si rafforzano le relazioni internazionali, la cooperazione e i risultati dell’Earth Space Defense, e si diffondono le voci che il Governo tenga prigionieri nei sotterranei dell’Area 51 molti invasori alieni per motivi di ricerca e di studio della loro civiltà. Effettivamente, gli scienziati conducono svariati esperimenti sugli alieni prigionieri, tenendoli in vita grazie al loro esoscheletro biomeccanico che consente loro di respirare nella nostra atmosfera.

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2005 - La scomparsa del colonnello Steven Hiller

Nel 2005, l’eroe di guerra Steven Hiller muore tragicamente in un incidente durante un’esercitazione su un veicolo ibrido. Aveva 42 anni. La sua morte diviene un vero e proprio incubo politico per il Presidente Jacobs, che aveva continuamente spinto per risultati rapidi dei test e degli studi dell’Earth Space Defense, spesso a scapito delle misure di sicurezza. I media crocifiggono il Presidente, mentre il direttore dell’ESD si dimette immediatamente dal suo incarico. E’ proprio qui che David Levinson accetta di subentrare come nuovo direttore del centro, nella speranza di poter prevenire ulteriori disgrazie e rafforzando efficacemente le misure di sicurezza dei test e degli esperimenti. Inizialmente, nei piani di Emmerich e Devlin era ampiamente previsto il ritorno di Will Smith. La continuazione delle vicende di Independence Day era pianificata in due film, da girare in contemporanea, originariamente previsti con il titoli di ID Forever Part I e Part II. Devlin confermò nel 2011 che lui e Emmerich avevano scritto un trattamento per entrambi i film. Nell’ottobre del 2011, tuttavia, i negoziati con Smith non ebbero esito positivo. Dalle indiscrezioni trapelate, pare che Smith avesse chiesto 50 milioni di dollari per prendere parte a entrambi i capitoli e che la Fox avesse chiuso la trattativa costringendo Emmerich a fare a meno del personaggio di Steven Hiller. Successivamente, il regista ha dichiarato: “All’inizio volevo lavorare con lui, ma si è detto stanco dei sequel e aveva appena finito un altro film di fantascienza (After Earth) incentrato sul suo rapporto padre-figlio, e dunque è uscito dal progetto”. Nell'universo dei film, la scomparsa di uno degli eroi di guerra più amati e di un simbolo della sopravvivenza del genere umano desta una gigantesca eco in tutto il mondo. L’ex presidente Whitmore, devastato dalla morte di Hiller, si ritira dalla politica, dalla vita pubblica e dalla società, isolandosi completamente e iniziando a vivere da eremita. Hiller viene tuttora ricordato come un eroe a ogni celebrazione della vittoria sugli invasori. Nel ’96, aveva visto la sua intera squadra dei Black Knights distrutta durante una delle prime controffensive e aveva guidato la navicella recuperata negli anni 40 verso l’astronave madre, permettendo a David Levinson di contagiare i sistemi operativi alieni con un virus da computer. Curiosamente, Levinson utilizzava un Apple Macintosh, potenzialmente molto più al riparo dai virus della rete ma particolarmente utile per diffonderne uno in un sistema operativo extraterrestre. "Buongiorno Dave" esclamava il dispositivo di David una volta acceso. E nel biopic con Michael Fassbender, un ossessivo Steve Jobs tiene moltissimo al fatto che il suo prodotto di punta saluti in maniera simpatica il consumatore. Non a caso, nel '96 la Apple distribuì un fortunato spot televisivo collegato al film di Emmerich, presentando il suo ultimo prodotto come "Il potere di salvare il mondo".

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Di recente, è stato chiesto al produttore e co-sceneggiatore Dean Devlin come diamine abbia fatto Jeff Golblum a inoculare da un Mac di metà anni 90 un virus in un sistema operativo non umano. Devlin ha replicato: “Come ogni programmatore vi potrà confermare, il sistema binario è una serie di zeri e di uno. Ciò che fa il personaggio di Goldblum è trasformare gli zeri in uno e gli uno in zeri, rovesciando di fatto il codice che la fonte originaria trasmette”. Chiaro? Assolutamente no.

2009 - L’ESD di David Levinson e l’inaugurazione della prima base lunare

Con David Levinson alla guida dell’Earth Space Defense, i risultati dell’ibridazione tra la tecnologia umana e quella aliena fanno passi da gigante. L’ESD stabilisce anche una grande base militare sulla Luna e varie unità orbitanti attorno alla Terra. Nel '96, il segnale che rivelava la presenza di una gigantesca nave spaziale aliena veniva rinvenuto proprio in prossimità della Luna: gli alieni si servivano dei nostri stessi satelliti contro di noi, utilizzandoli per far rimbalzare i segnali delle loro comunicazioni e coordinare l’attacco. A capo della base lunare troviamo il dottor Jiang Lao, che spiega come abbiamo studiato armi di distruzione di massa come l’Alien City Destroyer Canon, in grado di sparare un raggio distruttore pronto a espandersi e a coprire di fuoco l’area di un’intera città.

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Oggi, queste armi vengono utilizzate dall’uomo a scopo di difesa e a potenziamento del proprio arsenale. Dopo la sconfitta degli alieni, a migliaia sono giunti da ogni parte del globo per arruolarsi nelle forze militari dell’Earth Space Defense. Tra loro c’è anche Dylan Hiller, figlio del Comandante Steven Hiller, pronto a diventare uno dei migliori piloti della sua generazione. Al momento, la base lunare e le piccole basi satellitari riescono a monitorare gran parte del sistema solare e possiedono armi per fermare, o quantomeno rallentare, l’avanzata di possibili forze aliene in rotta verso la Terra. La varie basi sono il frutto della collaborazione tra gli Stati Uniti e la Cina, dal momento che i cinesi hanno superato gli americani nell’abilità di utilizzare la tecnologia aliena. Non a caso, il centro di comando terrestre dell’Earth Space Defense per il monitoraggio della base lunare è situato a New Beijing, la Nuova Pechino. Nel 2013, l’ex Presidente Grey viene invitato a visitare la base lunare e a supervisionare la struttura e il sistema di controllo della frontiera spaziale. Il mondo, a questo punto, è completamente trasformato dalla presenza della tecnologia aliena nella nostra vita, che si è diffusa parallelamente alla ricostruzione delle nostre città e che è penetrata nelle nostre infrastrutture, nella vita quotidiana e nella percezione dei rapporti sociali. E Jeff Goldblum e Liam Hemsworth possono anche concedersi una passeggiata lunare a bordo dell’accessoriatissimo Space Tug, che utilizza un sistema di propulsione alieno che consente di percorrere in poco tempo le circa 238.900 miglia che ci separano dalla Luna.

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2013 - Elizabeth Landford è il nuovo Presidente degli Stati Uniti

Nel 2013, Elizabeth Landford subentra a Lucas Jacobs come Presidente degli Stati Uniti. E’ la prima donna a ricoprire tale incarico, dopo essere stata la prima donna vice-presidente della storia, proprio durante il mandato di Jacobs. Landford è una leader decisa e pragmatica, che spinge per nuovi miglioramenti e passi in avanti nello sviluppo delle forze di difesa del genere umano. Per vent’anni non c’è stata traccia di nuovi arrivi degli alieni, ma Landford intende avere una struttura difensiva pronta ed efficace in caso di nuovi attacchi.

Independence Day Rigenerazione Sela Ward

Landford è interpretata da Sela Ward, vincitrice di un Golden Globe e di un Emmy Award per la serie Ancora Una Volta, e nota sul grande schermo per il ruolo della moglie di Harrison Ford ne Il Fuggitivo. Ha già lavorato con Emmerich in The Day After Tomorrow -  L'Alba del Giorno Dopo, nel quale ha interpretato la dottoressa Lucy Hall. Durante la nuova invasione aliena, è lei il Comandante in Capo degli Stati Uniti, e sarà chiamata a prendere decisioni epocali in tempi disperati. “E’ una donna forte e decisa, anche perché le circostanze straordinarie le impongono fermezza e sangue freddo” spiega Ward, che a ottobre interpreterà anche la ex First Lady d’America nella serie Graves, prodotta da EPIX.

Gli alieni

Nel ’96, mentre lo scenografo e designer Patrick Tatopoulos preparava vari bozzetti da sottoporre a Emmerich per i suoi alieni, creò due differenti tipologie di invasori: il primo era un alieno minuto, piccolo ma risoluto, e rispondeva a un’iconografia piuttosto classica dell’immaginario collettivo in tema di extraterrestri; il secondo era un alieno possente, una creatura alta, imponente e massiccia, con grandi braccia e gambe, un addome stretto e numerosi tentacoli. Emmerich scrutò entrambi i concept molto a lungo, ma non seppe decidersi. “Questo mi piace, ma mi piace tantissimo anche l’altro”. Fu allora che il regista scelse di fare necessità virtù: “Perché non possiamo mettere l’alieno piccolo dentro quello grande?” chiese Emmerich spiazzando tutti. Ed ecco che il secondo bozzetto divenne una vera e propria tuta biomeccanica all’interno della quale l’alieno viaggia come un parassita, protetto e scafandrato, con una struttura corporea adatta al combattimento. L’idea fu proprio quella di proporre al pubblico due differenti creature in una: la prima era l’alieno vivente, la seconda era la sua armatura biologica, con l’idea che gli invasori utilizzassero un’altra razza di alieni come involucro per viaggiarvi all’interno e guadagnare una forza fisica enormemente superiore.

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Tatopoulos creò minuziosamente vari puppet per i diversi tipi di inquadrature, e fanno riflettere le parole che pronunciò nel ’96: “Credo che la CGI sia fantastica, ma non penso che vada bene per le creature, almeno al momento. Dubito che ora come ora si possano usare i computer per ricreare creature realistiche, per questo è ancora indispensabile il lavoro di designer e di burattinai. Forse in futuro si potrà fare ma, per il momento, lavorare con i puppet e con i costumi di scena è ancora la soluzione migliore per un risultato realistico”. Tatopoulos (il cui cognome venne ripreso da Emmerich e Devlin per il protagonista del loro Godzilla del 1998), dopo aver lavorato a un gran numero di film come scenografo e responsabile degli effetti visivi (da Super Mario Bros a Stargate e Independence Day, fino a Pitch Black, Io sono Leggenda e Silent Hill), debutta alla regia nel 2009 con Underworld - La ribellione dei Lycans.

Il Dottor Okun

Independence Day dottor Okun

Il dottor Brackish Okun, interpretato da Brent Spiner, è un brillante astrofisico, direttore scientifico dell’Area 51. E’ considerato una mente in grado di inglobare le capacità di Albert Einstein, Carl Sagan e Stephen Hawking. Si è laureato al California Institute of Technology nel 1972 e, come spesso accade alle menti geniali, eccelleva in talune materie mentre era poco interessato ad altre. Dopo gli studi, venne reclutato nell’organico dell’Area 51, all’interno di un programma segreto volto a studiare e ad apprendere tutto lo scibile sulla tecnologia aliena.

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Nel film del '96, Okun accoglie nell'Area 51 il Presidente degli Stati Uniti. “Perché non sono stato informato dell’esistenza di un posto simile?” chiede Whitmore al Segretario alla Difesa, che replica “Due parole signor Presidente, negazione plausibile”. Questo perché, in sostanza, il Presidente degli Stati Uniti non può mai essere colto in una situazione nella quale possa essere accusato di mentire: spesso, alcuni segreti di Stato vengono tenuti riservati allo stesso Presidente mentre ne vengono informati il Segretario alla Difesa e, sempre secondo fonti ufficiose, alcuni vertici delle forze armate. E’ difficile, a onor del vero, stabilire se oggi sia ancora così, ma in passato è stata una situazione non inusuale, specialmente in tempi di Guerra Fredda. Certo è che nel ’96 la questione è argomento di un feroce scontro tra il Generale Grey e il segretario alla difesa Albert Nimziki, con il primo che rimprovera al secondo di non aver informato immediatamente il Presidente dell’esistenza di una minaccia aliena. L’argomento diviene poi oggetto di contrapposizione politica quando Grey e Nimziki si scontrano per il ruolo di successore di Whitmore alla Presidenza degli Stati Uniti, alla quale viene eletto Grey. Prima di visitare l'Area 51, qualora Whitmore avesse negato davanti al popolo americano l'esistenza della base, avrebbe potuto difendersi da un'eventuale messa in stato di accusa sostenendo di essere stato egli stesso all'oscuro della presenza dell'avamposto militare segreto.

Nel corso della prima invasione aliena, è proprio Okun a effettuare l’autopsia sull’alieno catturato dal capitano Steven Hiller. Le cose, tuttavia, si mettono male: l’alieno si risveglia e si impossessa della mente dello scienziato. È’ tramite il malcapitato Okun che il Presidente Whitmore apprende dall’alieno che non ci sono margini di trattative per una tregua. L’invasore, connesso alla mente di Okun, usa il corpo dello scienziato come un burattino per articolare parole nel linguaggio umano. “Niente pace” e “Morire” sono un messaggio emblematico per il Presidente, ma l’alieno tenta con successo di entrare anche nella mente di Whitmore. Il Presidente vede i suoi pensieri e apprende che gli invasori hanno pianificato il totale sterminio del genere umano per impossessarsi delle risorse naturali del nostro pianeta. L’alieno viene immediatamente ucciso, mentre il dottor Okun cade in un coma profondo dal quale uscirà molti anni dopo.

C’è da supporre che, nonostante il coma, negli anni 90 il dottore avesse in cantiere un bel po’ di gioiellini sviluppati grazie ai suoi studi sulla tecnologia aliena

Risvegliatosi dopo 20 anni, nelle clip di Independence Day: Rigenerazione lo vediamo piuttosto in forma e pronto a riprendere il suo posto nella nuova battaglia contro gli alieni. “È fantastico tornare a interpretarlo” svela Brent Spiner, “Soprattutto perché Okun si sveglia in un mondo che è profondamente cambiato rispetto a vent’anni prima, mentre lui è rimasto assolutamente lo stesso. Per lui, è come se fosse andato a dormire il giorno prima! Devo dirvi che questa volta è ancora più pazzo rispetto a vent’anni fa, ma dopotutto come vi sentireste voi se vi svegliaste dopo vent’anni? Non è che prima, in effetti, Okun fosse molto diverso. Questo film potrà essere visto anche da chi non ha visto il primo, tuttavia chi ha visto Independence Day avrà un vantaggio: saprà bene come e perché siamo arrivati a questo punto”. In una delle nuove clip, vediamo Okun alle prese con una nuova arma che chiama proprio il “Laser di Okun”: c’è da supporre che, nonostante il coma, negli anni 90 il dottore avesse in cantiere un bel po’ di gioiellini sviluppati grazie ai suoi studi sulla tecnologia aliena e frutto del proprio multiforme ingegno.

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Independence Day: ieri, oggi, domani.

Le ragioni, a oggi, per le quali il primo film si è impresso nella cultura popolare sono molte. E’ uno dei simulacri del trionfalismo americano di fine secolo, prima degli eventi iniziati con l’11 settembre che hanno messo in moto un profondo mutamento nelle relazioni internazionali e nel ruolo che gli Stati Uniti hanno svolto e, soprattutto, rappresentato a livello mediatico-propagandistico dal dopoguerra al nuovo millennio. La campagna promozionale che accompagnava il film del '96, completamente diversa da quella che viene implementata oggi per il sequel, vedeva anche una serie di manifesti che catturavano l'attenzione del pubblico, con i monumenti americani più famosi distrutti sotto il fuoco nemico. In maniera tragicamente macabra, pochi anni dopo l'umanità ha visto il crollo delle torri gemelle in diretta TV. Independence Day conserva sicuramente alcuni momenti cinematograficamente perfetti e profondamente iconici, a partire dalla sequenza dell’arrivo delle gigantesche navi aliene nei cieli delle grandi metropoli americane, con gli skyline e i panorami cittadini delle megalopoli a stelle e strisce adombrati dai grandi velivoli alieni. Steven Spielberg ne rimase impressionato: accarezzava già da allora l'idea di riportare al cinema La Guerra dei Mondi, ma l’uscita di Independence Day (in cui un virus da computer aveva un ruolo essenziale proprio come il fatidico batterio del film di Byron Haskin del 1953, ispirato al romanzo di H.G Wells) lo convinse a temporeggiare e a posticipare il progetto a data da destinarsi. Nel ’96, in un’intervista a TIME, Spielberg dichiarò che non sarebbe stato sorpreso se Independence Day avesse incassato 300 milioni al box office domestico. Il film di Emmerich incassò esattamente quella cifra sul mercato nazionale e superò gli 800 milioni a livello globale. Ancora oggi, è alla 55esima posizione dei più grandi successi di tutti i tempi. Oltre alle sequenze spettacolari, il film era pervaso da una costante ironia inzuppata di chiassoso patriottismo, strizzando l’occhio alle teorie complottiste sugli alieni e a tutto ciò che l’immaginario collettivo celebrava come iconico nel pensare agli extraterrestri. Scomodava anche X-Files, citando gustosamente la serie di Chris Carter in una delle scene prima della distruzione generale. E la colonna sonora di David Arnold, il cui tema era declinato e reiterato fino all’inverosimile in un gran numero di sequenze, amalgamava l’intero baraccone pirotecnico trasformandolo in una parabola celebrativa dell’eroismo made in Usa. Non a caso, il 22 settembre di quest’anno, Independence Day festeggerà il ventesimo anniversario nel corso di un evento speciale alla Royal Alberth Hall di Londra, durante il quale sarà mostrato il film con la colonna sonora originale eseguita dal vivo dalla Royal Philarmonic Orchestra, diretta dal maestro Nicholas Dodd e alla presenza di David Arnold. Con gli auspici di un nuovo bingo al botteghino e con lo spirito messianico di cui Hollywood imprime i suoi franchise, l'universo di Independence Day è progettato per tornare anche con un terzo capitolo. E ovviamente, in caso di successo, Emmerich non ha alcuna intenzione di aspettare altri vent’anni.

Independence Day: Rigenerazione è già nelle sale americane, mentre il nostro Paese dovrà attendere fino all’8 settembre. Al momento, da queste parti, non c'è traccia di forme di vita extraterrestre, ma mai dire mai. A voi la scelta se aspettare gli alieni con un cestino di benvenuto o con uno scolapasta in testa.

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