Speciale Loki: chi è Sylvie, l'Incantatrice?

La serie TV Loki fa riferimento a Sylvie Lushton, l'Incantatrice, e noi vi raccontiamo chi sia questo personaggio nelle pagine dei fumetti

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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E quindi non vuole essere chiamata Loki, ma Sylvie, la bionda variante che abbiamo visto tutti quanti nella serie TV targata Disney+ e dedicata al dio degli inganni dell'Universo Cinematografico Marvel. Non sappiamo ancora molto su di lei, non sappiamo se sia davvero una versione del personaggio interpretato da Tom Hiddleston, nemmeno se sia una dea o un'asgardiana. Sappiamo però che porta il nome di un personaggio comparso nei fumetti, ovvero quello della seconda Incantatrice.

Non stiamo parlando di Amora, l'infida asgardiana esperta di magia, spesso alleata e a volte avversaria di Loki, sempre una spina nel fianco del suo più nobile fratello, il dio del tuono Thor. Bensì di Sylvie Lushton, un tempo una semplice abitante di Broxton, cittadina dell'Oklahoma dell'Universo Marvel. Per una serie di ragioni che, fidatevi, sarebbe complicatissimo riassumere qui, un Thor momentaneamente a capo del proprio popolo decide di ricreare la Città Eterna sul suo mondo preferito: Midgard. E, contestualmente, di collocarla proprio vicino al piccolo paese di Broxton, creando un rapporto particolarissimo, tanto complicato quanto interessante, tra la comunità umana e quella degli dei norreni.

Sylvie Lushton

Non passa molto tempo che la giovane Sylvie si sveglia improvvisamente dotata di grandi poteri magici di matrice asgardiana. Non del tutto consapevole della loro origine, la ragazza fa quel che farebbero molti nella sua situazione e si trasferisce a New York, la città dove si concentrano i super eroi, per diventare una di loro. Con una scelta poco accorta, realizza per sé un costume simile a quello di un'avversaria acerrima di molti eroi e le ruga il nome di battaglia di Incantatrice, per unirsi a un nuovo team di Giovani Avengers.

Il periodo storico in cui versa l'Universo Marvel è però quello di Dark Reign, ciclo di storie che vede sostanzialmente i cattivi al potere, soprattutto grazie all'ascesa fulminante di Norman Osborn, nemesi di Spider-Man. Insomma, i Giovani Avengers in cui Sylvie entra non sono esattamente interessati a mettere i propri poteri al servizio del bene comune e più che altro vogliono sfuggire alle responsabilità e vivere in un mondo in cui tutto gli sia permesso. Almeno fino al loro incontro con i veri Giovani Avengers e a un ridimensionamento delle aspettative.

Quelle di tutti, almeno, che rinunciano al nome che si sono dati e continuano la loro discutibile carriera sotto altre forme, tranne Sylvie, la quale usa i propri poteri di manipolazione mentale, che abbiamo visto anche nella serie Loki, per ottenere il proprio scopo ed entrare nel team originale. Il quale la accetta in un primo momento, ma ben presto si rende conto del fatto che la ragazza non condivide granché gli scopi e il codice di comportamento di un Avenger. Risultato: la giovane Incantatrice viene cacciata dal gruppo, torna dai propri compagni originali, che ora si fanno chiamare Giovani Maestri (con riferimento ai Masters of Evil, i Signori del Male) e sono ufficialmente al servizio di Osborn.

Incantatrice

Il punto è che Sylvie è una ragazza terribilmente confusa e decisamente priva di una base stabile, anche in termini di personalità. E non è tutta colpa sua. I suoi poteri sono infatti frutto di una delle tante iniziative di Loki per divertirsi alle spalle dell'umanità e seminare il caos. La vasta gamma di poteri di cui dispone, dalla proiezione di energia alla manipolazione mentale, dalla metamorfosi forzata di altri al teletrasporto, sono un dono tutt'altro che disinteressato del dio asgardiano e l'hanno portata a una sorta di crisi d'identità. Sylvie fingerà infatti di essere originaria di Asgard, tenterà un vero e proprio furto dell'identità di Amora, arrivando a parlare con l'accento delle divinità per passare per una di loro. Con risultati altalenanti.

Il punto è che, oltre a voler seguire una sua confusa e non troppo affidabile idea di eroismo e di giustizia, Sylvie manipola buoni e cattivi intorno a sé per cercare di ottenere sempre più potere, per accantonare una forza sempre più grande e, in qualche modo, dimostrare di appartenere a un mondo in cui è stata infilata dai piani di Loki. Una ricerca costante che la porterà a contatto con Hood, con la sua versione perversa degli Illuminati, a entrare illegittimamente ad Asgardia e a venire intrappolata poi dalla vera Incantatrice, offesa per la mascherata ai propri danni, in uno dei Dieci Regni della cosmologia asgardiana. Non è dato sapere quale, ma dubitiamo sia uno dei più amichevoli. Del suo destino da allora non si è più saputo nulla.

Quali tratti della Sylvie dell'Universo Marvel condividerà quella che stiamo apprezzando su Loki? Impossibile dirlo, per ora, al di là della tendenza a manipolare le menti altrui. Ha detto di non voler dominare la Time Variance Authority, ma non ci pare saggio fare troppo affidamento su dichiarazioni di questo genere. Non ha citato minimamente il personaggio dell'Incantatrice, ma non è detto che non lo faccia in futuro e, ovviamente, il suo rapporto con il protagonista della serie è ancora tutto da chiarire. Aspettiamo e vedremo. Per ora, il suo legame con il personaggio a fumetti non sembra andare troppo oltre l'omonimia.

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