Speciale – Legends of Tomorrow: i pro e i contro della prima stagione!
Speciale dedicato all’analisi dei pro e dei contro della prima stagione di Legends of Tomorrow, serial di The CW con protagonisti eroi e criminali della DC Comics
Come già fatto per la prima stagione di Supergirl, abbiamo quindi deciso di stilare un elenco di quelli che, secondo noi, sono stati i pro e i contro di questa nuova serie ispirata agli eroi DC Comics, che vi ricordiamo essere già stata rinnovata per una seconda stagione da The CW.
PRO
LA RIVINCITA DEI COMPRIMARI – Come abbiamo detto nella breve introduzione qua sopra, il cast è stato sicuramente uno dei punti di forza maggiori dello show, allo stesso modo di come lo è stata la scelta dei vari componenti del team. Utilizzare come protagonisti personaggi di secondo piano dell'universo di Arrow e The Flash ha dato modo agli autori di poter approfondire le loro storie personali, mostrandoci alcuni aspetti che non sarebbero mai emersi se fossero rimasti semplicemente dei comprimari di questi due show. Basti pensare a quanto si è evoluta la figura di Heat Wave (Dominic Purcell), un villain che senza Legends of Tomorrow sarebbe probabilmente restato la macchietta stereotipata apparsa nello show rosso di The CW e che ha invece avuto l'opportunità di staccarsi da essa per diventare qualcosa di più, un personaggio unico dotato di una propria personalità.
UN UOMO CHIAMATO LEONARD SNART – Nonostante la coralità della seria, Captain Cold (Wenworth Miller) è stato colui che più di tutti è riuscito a conquistare il cuore dei telespettatori, vuoi per la bravura del suo interprete o per l'ottima caratterizzazione con cui gli autori hanno adattato il personaggio dai fumetti. Una figura che sarà difficilissima da rimpiazzare nella prossima stagione, essendo Snart morto in una delle ultime puntate per salvare i suoi compagni di viaggio, ma che fortunatamente avremo modo di rivedere spesso come guest star nelle varie serie tratte dai fumetti DC Comics.
IL RAPPORTO TRA LE DUE METÀ DI FIRESTORM – Se uniti come Firestorm i due non hanno detto poi molto, presi singolarmente Martin (Victor Garber) e Jax (Franz Drameh) sono riusciti ad aggiungere moltissimo allo show in termini di rapporto umano, merito soprattuto dell'evoluzione del loro legame. Se il professor Stain è partito alla grande, concentrando su di sé buona parte dei primi episodi, il percorso della metà più giovane dell'Uomo Nucleare è stato un lento crescendo, una maturazione che lo ha portato a comprendere quale quale sia lo scopo della sua vita. Al contrario di Snart, la coppia è confermatissima per la prossima stagione, e noi non vediamo l'ora di assistere a un'ulteriore evoluzione del loro rapporto, ormai classificabile alla stregua di quello padre/figlio.
GLI EPISODI TEMATICI – Per quanto non abbiano aggiunto granché alla trama orizzontale della stagione, episodi come The Magnificent Eight o Star City 2046 sono stati sicuramente tra i più interessanti da seguire, capaci di incarnare alla perfezione ciò che ci aspettavamo da uno show basato sui viaggi nel tempo. Le puntate in questione hanno infatti permesso agli autori di far confrontare i protagonisti con costumi e situazioni a loro poco familiari, dando inoltre loro la possibilità di interagire con varie personaggi DC Comics che altrimenti difficilmente avremmo avuto modo di vedere sul piccolo schermo. Ci auguriamo che nella seconda stagione dello show questi episodi tematici possano trovare ancora più spazio all'interno della serie, rendendoli magari parte integrante della trama generale del prossimo anno.
GLI EFFETTI SPECIALI – Per uno show con alla base viaggi nel tempo ed eroi con superpoteri, gli effetti speciali erano uno degli aspetti che più ci preoccupavano, avendo la serie a disposizione un budget non così elevato. Nonostante non sia sempre stato tutto perfetto, siamo rimasti molto soddisfatti da quello che Legends of Tomorrow ci ha mostrato: dalle ali di Hawkgirl e Hawkman fino alla battaglia tra Atom e il Leviatano, lo show non ha deluso le aspettative, regalandoci effetti speciali spesso più curati di altre produzioni dello stesso genere ma con più fondi alle spalle - qualcuno ha detto Agents of S.H.I.E.L.D?
CONTRO
SCARSO UTILIZZO DI ALCUNI MEBRI DEL TEAM – Nonostante il gruppo delle Leggende si sia dimostrato variegato nei ruoli e nelle mansioni, alcuni dei suoi componenti hanno trascorso la maggior parte del tempo in panchina o sono stati sottosfruttati. Se Kendra (Ciara Renee) ha passato più tempo a piangersi addosso che a combattere, Firestorm si è limitato a lanciare sfere infuocate in ogni combattimento a cui a preso parte, mostrando una nuova abilità solo nell'episodio finale. Anche il capitano del Waverider Rip Hunter (Arthur Darvill) non è stato sfruttato al meglio, costringendolo a ripetere ciclicamente i soliti errori per poi fargli assumere una posizione di rilievo nelle ultime puntate. Ci auguriamo che questa situazione possa cambiare nella seconda stagione dello show, anche se l'introduzione di numerosi nuovi personaggi non lascia presagire nulla di buono sotto quest'aspetto.
UNA BARISTA DI TROPPO – Odiosa come pochi, l'ex barista del Jitters può essere considerato a tutti gli effetti il peggior personaggio della serie, merito anche di un'interpretazione di molto inferiore al resto del cast. Se siamo dispiaciutissimi di non rivedere più Snart insieme al gruppo il prossimo anno, siamo invece molto felici che Kendra abbia deciso di abbandonarlo per andare a vivere con Carter (Falk Hentschel), un'altra figura che ci ha profondamente deluso - ma qui la colpa è stata anche della sua gestione. Probabilmente i due faranno una comparsata nelle nuove stagioni di Arrow e The Flash, ma se ciò non dovesse capitare siamo sicuri che non ne sentiremo troppo la mancanza, vista anche la rapidità con cui è stata liquidata la storyline dei Thanagariani.
LA LOVE STORY TRA RAY E KENDRA – Parlando di Kendra, non possiamo fare a meno di inserire tra i "contro" la sua storia d'amore con il buon Ray Palmer (Brandon Routh), alquanto scontata nella sua conclusione e altrettanto inutile, visto che entrambi i personaggi non ne hanno tratto nessuna evoluzione. C'era davvero bisogno di inserire questa parentesi sentimentale in modo così forzato, rubando tempo prezioso a sottotrame molto più interessanti? A una settimana dalla fine della prima stagione ce lo stiamo ancora chiedendo...
FOSSILIZZATI NEL RECENTE PASSATO – Da una serie sui viaggi nel tempo ci si aspetterebbe una buona dose di... Viaggi nel tempo! Peccato che, tranne per le poche eccezioni come le due citate nel quarto punto dei "pro", lo show sia sia mosso prevalentemente nella seconda metà del '900, fossilizzandosi per più episodi nel recente passato. Anche le poche puntate ambientate nel futuro non sono state in grado di aggiungere un qualcosa in più all'ambientazione, finendo col sembrare ambientate soltanto pochi anni avanti rispetto al presente. Un argomento su cui gli autori dovranno ragionare attentamente durante la stesura della prossima stagione qualora volessero mantenere i viaggi nel tempo al centro della narrazione.
SCRITTURA CONFUSIONARIA E POCO INCISIVA – Se gli effetti speciali ci hanno piacevolmente convinti, non possiamo dire altrettanto della scrittura della serie, fin troppo confusionaria e poco incisiva. Per gran parte della stagione abbiamo infatti visto i personaggi compiere ciclicamente gli stessi errori, riuscendo a trovare un equilibrio solo verso il finale di stagione. Anche alcune scelte narrative - come la già citata love story tra Ray e Kendra - o i colpi di scena fin troppo telefonati e mal gestiti - vedasi la citofonatissima rivelazione dell'identità di Chronos - hanno portato lo show a perdere quell'elemento di novità e sorpresa che accompagna sempre ogni nuovo progetto televisivo. Per la seconda stagione ci auguriamo una scrittura più solida e priva di dilungazioni inutili, sperando che ciò si rifletta su tutte le serie supereroistiche targate The CW, visto che sotto quest'aspetto nessuna serie ha brillato particolarmente.