Speciale - Fallout 4 e i sette vizi capitali

Ora che il conteggio delle ore passate in compagnia di Fallout 4 ha raggiunto cifre importanti, ci rendiamo più facilmente conto della vastità della produzione Bethesda. Nonostante una mappa meno sconfinata di quanto ci potessimo aspettare, il Commonwealth ha dato prova di essere una terra ricchissima di intrattenimenti. Missioni, NPC, tesori da scovare, preziose testimonianze precedenti all’olocausto nucleare e basi nemiche da espugnare: la lista di cose da fare e vedere è davvero lunghissima. Tra tutte, novità assoluta per la saga, si è aggiunta anche la possibilità, assolutamente facoltativa rispetto al completamento della main quest, di fondare ed erigere alcune fortezze in cui far confluire superstiti di buona volontà, in cerca di rifugio e riparo da abomini deturpati dalle radiazioni e bande di malintenzionati che pattugliano la zona in cerca di malcapitati da derubare e trucidare.

Al di là di ogni attività che si può intraprendere immergendosi nell’ultima fatica di Bethesda, non si può prescindere dall’arrabattarsi, ogni santa giornata, per garantirsi la sopravvivenza. Tra piogge radioattive, branchi di Ghoul che intaccano continuamente la barra della salute e scorte di cibo e acqua che scarseggiano, preservare la propria esistenza diventa la priorità, anche a costo di sporcarsi le mani, di dare sfogo agli istinti più bassi, di cedere al Lato Oscuro, come direbbe qualcuno. Sì, perché giocando a Fallout 4 ci siamo scoperti cattivi, egoisti e spietati almeno quanto gli stessi banditi che punivamo proprio per la loro ingordigia e perfidia. In questo fotospeciale abbiamo voluto dimostrare empiricamente come, giocando al titolo di Bethesda, sia quasi impossibile non cedere a tutti e sette i vizi capitali.

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