Speciale - Come Angry Birds è diventato un successo

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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I contenuti del keynote di Nick Corra, di Rovio, all'ExpoPixel di Bologna

Non solo Future Film Festival: a Bologna, parallelamente ed in sinergia alla rassegna cinematografica, si sta tenendo la prima edizione dell'ExpoPixel, dedicata all'intrattenimento digitale. Un punto di partenza certamente importante, che ci auguriamo possa crescere negli anni. Nel mentre, però, occupiamoci del presente, e della presentazione tenuta da Nick Corra, direttore delle strategie di marketing ed animatore di Rovio.

Per i pochi che non lo sapessero, Rovio è lo studio di sviluppo dietro Angry Birds; mentre il buon Nick sta tenendo il suo discorso, nel mondo ci sono 1,7 miliardi di copie del videogioco, e questo dato da solo dovrebbe bastare a far percepire la grandezza del fenomeno. Che però non è solo gioco, ma anche merchandise, libri ed una recente serie animata.

Il successo di Rovio merita quindi di essere analizzato. Dopo cinquantuno titoli su piattaforma mobile, l'intuizione di Angry Birds. Gameplay semplicissimo, basso prezzo, la fortuna di avere una grande visibilità sull'Apple Store finlandese, vista la mancanza di altri titoli di rilievo. Risultato: 12 milioni di download nel primo periodo.

È il poi che c'interessa, il come si sia arrivati al fenomeno attuale, e Corra lo spiega molto bene.Angry Birds s'è diffuso con il passaparola praticamente, ma a farlo rimanere sulla cresta dell'onda sono state delle efficaci strategie. L'obiettivo di Rovio è stato quello di realizzare un prodotto godibile nel lungo periodo, generando contenuti sempre nuovi per i giocatori e tenendoli gratuiti: in questo modo, si crea valore per l'utente, lo si fidelizza, si asseconda la sua passione, e se ne viene comunque ripagati, perché questa passione poi si riversa altrove, nel merchandise come nella promozione tramite i social network, così come nella semplice inclusione del prodotto nella sua vita, che è il vero fattore che ha fatto di Angry Birds un elemento di pop culture. Trovare sempre nuove idee, pensare fuori dagli schemi, queste sono le armi con le quali Rovio ha valorizzato un prodotto semplicissimo, al punto da potersi permettere di realizzare un crossover con Guerre Stellari, la serie cinematografica per eccellenza. A questo, i finlandesi hanno aggiunto una differenziazione del business resa possibile dagli ottimi profitti del videogioco. Una serie animata è stata realizzata, altre arriveranno probabilmente, ed ecco un altro aspetto importante di Rovio, la capacità di creare personaggi carismatici, immediatamente riconoscbili ed irresistibili.  Per ora il fenomeno non sembra rallentare, né conoscere il significato del termine "sovraesposizione", ma il pericolo è certamente dietro l'angolo. In Rovio, stando almeno alle parole di Corra, non sembrano preoccuparsene molto attualmente, visto il successo che la serie continua a mietere. Nuovi progetti sono comunque in arrivo, ma lo stesso Corra ammette che difficilmente incontreranno lo stesso successo di Angry Birds; probabile allora, che l'immediato futuro del business dell'azienda finlandese sarà ancora incentrato attorno ai bizzarri volatili.
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