Speciale - Atlus e il futuro della serie Persona

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Atlus ha appena annunciato i nuovi episodi della saga, cosa significheranno per il futuro della serie?

Solo qualche mese fa vi avevamo parlato di come Index Corporation, la società giapponese che controllava Atlus, fosse in seri guai finanziari e che quindi il destino della software house fosse assolutamente incerto. L’estate è trascorsa, Atlus è stata fortunatamente acquistata da Sega e, ad oggi, gli studios sembrano godere di ottima salute. Talmente ottima che domenica 24 novembre sono stati annunciati i nuovi piani per una delle serie più famose di Atlus ovvero Persona. Tre nuovi titoli per tre differenti piattaforme sono quello che l’azienda ha in serbo per i suoi fan nei prossimi anni.


Persona Q: Shadow of the labirinth - Nintendo 3DS

Persona Q: Shadow of the labirinth è uno spin-off cross-over tra Persona 3 e Persona 4. Il cast dei due episodi si fonderà per dar vita ad un nuovo e più grande party che dovrà esplorare dungeon e sconfiggere demoni, proprio come nei classici canoni della serie. Il gameplay sembra essere quello classico dei dungeon crawler, ovvero visuale in prima persona, movimento a scacchiera su ambientazioni strutturate a griglia ed incontri casuali. I combattimenti, dal poco che si è visto, sembrano essere a turni rigidi e manterranno gli attacchi in mischia presenti per esempio in Persona 4. Il gioco prende quindi a piene mani dall’universo Persona e lo catapulta in una struttura molto simile a quella di Etrian Odyssey: non è un caso che il direttore del progetto sia Deisuke Kaneda, lo stesso di Etrian Odyssey 4.

La scelta di pubblicare il titolo su Nintendo 3DS è assai bizzarra: la fanbase di questi giochi di ruolo giapponesi è sempre stata fermamente ancorata alle piattaforme Sony, tanto che in passato tutti gli episodi della serie hanno addirittura avuto riedizioni migliorate su PSP e PS Vita, con ottimi riscontri di pubblico e critica. Che sia un indizio questo della volontà di Atlus di rendere multipiattaforma la serie?

Persona 4: Dancing all night - Playstation Vita

Persona 4 aveva già ricevuto un interessante spin-off, un picchiaduro sviluppato dallo stesso team di Guilty Gear dotato di un battle system molto buono ed un comparto tecnico 2D stupefacente. Non è una sorpresa quindi se un altro spin-off sia stato tratto dal quarto episodio della serie. Questa volta si tratta di un gioco musicale basato sul ritmo, sviluppato in esclusiva per Playstation Vita ed intitolato Persona 4: Dancing all night.

Questo genere di giochi, basati sul tempismo nella pressione dei tasti a ritmo di musica, sono molto famosi in Giappone ed hanno un certo seguito. Come non citare i famosissimi Ouendan per Nintendo DS, trasportati da noi in una versione occidentalizzata chiamata Elite Beath Agents, oppure i più recenti Project Diva F, per PS Vita e PS3. Proprio da Project Diva F sembra essere preso l’impianto di Dancing all night: una garanzia di gameplay, che potrebbe portare ad un buon gioco musicale, considerando soprattutto che la colonna sonora dei Persona è sempre stata ricca di brani orecchiabili e molto pop.

Persona 5 - Playstation 3

Attualmente le informazioni relative a Persona 5 sono davvero poche: si sa che è in sviluppo da molti anni, che il motore grafico è probabilmente il medesimo utilizzato per il puzzle game Catherine e che uscirà in esclusiva Playstation 3. I dettagli rivelati domenica da Atlus sono altrettanto striminziti e alquanto fumosi ma contribuiscono ad aggiungere qualche altro piccolo tassello al quadro generale. Il gioco infatti verrà pubblicato in Giappone durante l’inverno 2014, il colore predominante sarà il rosso, proprio come in Persona 2 ed il tema principale sembra essere legato ad una qualche forma di schiavitù. Atlus sa di certo come far crescere l’hype nei suoi fan!

La scelta di pubblicare il gioco su PS3 e non su console di prossima generazione è una mossa astuta: la base installata della console è infatti molto grande in tutto il mondo, gli investimenti per programmarvi un titolo non sono più alti ormai e anche altri concorrenti di Atlus continueranno a supportare la console con nuovi JRPG per almeno un anno buono.

 

 

Con questi annunci Atlus ha dimostrato di essere perfettamente in forma e che l’acquisizione da parte di Sega sta già producendo alcuni frutti. L’unico dubbio che ci è sorto spontaneo riguarda però la frammentazione delle piattaforme su cui i titoli Persona sono stati annunciati. Come ci ha insegnato Square Enix con Kingdom Hearts, dividere una serie su più console non è una mossa intelligente ed anzi può causare una notevole diminuzione nelle vendite nonché disinteresse da parte della fanbase.

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