Sognando a New York - In The Heights, il cast e il regista presentano il film: "Una storia universale che regala gioia"
Il cast, la sceneggiatrice e il regista di Sognando a New York - In The Heights hanno presentato il film tratto dal musical di Lin-Manuel Miranda, sottolineandone l'importanza e la capacità di regalare gioia e speranza
L'artista, prima di portare al successo Hamilton, aveva già conquistato ben quattro Tony Award con In The Heights, ora adatto per il grande schermo dal regista Jon M. Chu, recentemente dietro la macchina da presa del campione di incassi Crazy & Rich. Il filmmaker ha sottolineato presentando il trailer:
Abbiamo avuto un anno difficile, ma questo film ha così tanta gioia, passione, speranza. Sono sentimenti che vengono trasmessi da ogni inquadratura.
Abbiamo mantenuto il cuore e l'anima e abbiamo aggiunto qualcosa di nuovo e sorprendente, andando così ancora a più fondo.
Lin-Manuel Miranda ha lodato il lavoro compiuto dal regista perché si è impegnato totalmente a mostrare in modo autentico il quartiere e la comunità che ci vive.
Sognando a New York - In The Heights permetterà quindi di rappresentare un luogo in cui si fondono tante tradizioni e influenze: latinoamericana, dominicana, ma anche irlandese e italiana.
Il film affronterà inoltre la tematica del significato di "casa", del senso di appartenenza e del legame che si ha con le altre persone e i luoghi. Chu, anche quando ha visto il musical a Broadway, si è riconosciuto in alcune dinamiche esistenti nella famiglia, nel desiderio di crearsi un percorso personale nella vita, nelle lotte che si affrontano, e nel modo in cui si viene influenzati dalle persone che vivono intorno a noi.
Hudes, parlando dei personaggi femminili al centro della storia, ha spiegato:
È stato così divertente ed elettrizzante. Crescendo gli standard di bellezza che vedevo nelle riviste non si rifletteva con quelli che vedevo nella mia famiglia, nel mio quartiere. Avevamo tutti aspetti fisici diversi.
Portare sul grande schermo la storia del musical ha così permesso di mostrare un lato diverso della società rispetto a quello abitualmente mostrato tra le pagine o sugli schermi. Daphne Rubin-Vega ha descritto in modo divertente il suo ruolo, Daniela, che è la proprietaria di un salone di bellezza il cui ruolo nella comunità è davvero centrale:
Succedono tante cose in quegli spazi ed è un po' come se fosse "il Twitter del quartiere", prima che nascesse il servizio. Inoltre ci si va per sottoporsi a dei trattamenti di bellezza e le donne si sentono sostenute. Si prova un senso di vicinanza, spiritualità, si ottengono consigli e attenzione.
Dascha Polanco ha sottolineato che per lei non è stato difficile entrare in connessione con la comunità, ispirandosi all esperienze vissute durante la sua infanzia. L'attrice ha sottolineato:
Eravamo motivati a offrire una rappresentazione di queste donne autentica, a mostrarle in modo positivo e ricco di sfumature. Queste donne sono quasi come delle terapiste e penso che siamo state tutte sulla stessa lunghezza d'onda per quanto riguarda i messaggi da trasmettere, all'insegna dell'amore, dell'unità e del dare forza.
I personaggi di Daphne e Stephanie Beatriz, rispetto alla versione teatrale, hanno subito un importante cambiamento e ora saranno partner anche nella vita, non solo nel lavoro, e il loro legame sarà davvero profondo. L'atmosfera sul set, fin dalle prove di danza, è stata inoltre all'insegna del divertimento e della leggerezza.
Anthony Ramos interpreta Usnavi e ha ribadito che crescendo non aveva mai visto un film in cui poteva riconoscere se stesso o la propria comunità e il film dà spazio ai sogni che si possono avere nella propria vita, alla quotidianità, agli ostacoli che potrebbero impedire alle persone di realizzare i propri progetti.
Olga Merediz avrà il ruolo di "Abuela" Claudia e ha interpretato la canzone Paciencia y Fe (Pazienza e Fede), che l'attrice ha descritto quasi come una preghiera e un brano che ha assunto un significato davvero speciale durante la pandemia perché ricorda che si deve avere speranza e non ci si deve preoccupare troppo. Chu ha rivelato che durante le prove di quel momento musicale tutti erano emozionati e conquistati dalla sua performance. Lin-Manuel ha spiegato divertito che la prima versione del brano durava quasi venti minuti.
Jimmy Smits, che era andato a vedere lo show a Broadway ed era diventato la voce narrante dei video promozionali dello spettacolo, ha invece recitato nella parte di Kevin Rosario, personaggio che incarna il desiderio che i figli abbiano un futuro migliore rispetto a quello dei loro genitori. Il regista ha aggiunto:
Jimmy porta alla parte una nobilità, una professionalità, uno spessore unico. Io ho avuto un padre dalla personalità molto forte, Lin ha avuto un padre dalle caratteristiche simili, e lui è stato incredibile nel portare in scena questo spirito davvero complicato permettendo di capirne i vari lati e l'amore che prova.
Gregory Diaz ha ammesso che il primo giorno sul set era incredibilmente emozionato e nervoso:
All'esterno cercavo di sembrare calmo, ma dentro di me avevo i neuroni che combattevano tra di loro. Ero su un set immenso e circondato da persone come Jon e Lin, come potevo non essere nervoso? Sono delle incredibili icone.
Ad aiutarlo è stata però la comunità che si era creata per lavorare al progetto e che l'ha fatto sentire subito benvenuto, non facendo sembrare le riprese un lavoro, permettendo a tutti di divertirsi.
Jon M. Chu ha spiegato che tra Gregory e Anthony si è subito creato un incredibile feeling, sembravano dei fratelli.
Leslie Grace ha anticipato che il suo personaggio, Nina, si troverà in una situazione in cui cerca di scoprire cosa vuole realmente e il proprio scopo nel mondo:
E penso che molti tra di noi, a prescindere da dove si viene, ci ritroviamo a pensare 'Lo sto facendo per me stessa? Lo sto facendo per i miei genitori? Perché sto facendo questo? Perché voglio realizzare i miei sogni? Gli altri hanno sacrificato così tanto per me... Sono davvero in grado di farlo?'. Si tratta di qualcosa in cui è possibile immedesimarsi, in particolare pensando alla prima generazione di americani nati nella comunità latinoamericana, di cui non si parla molto. C'è invece molto legato alla questione dell'identità su cui riflettere ed è davvero importante, parlare del concetto di casa e della possibilità di poter realizzare i propri sogni.
Melissa Barerra e Corey Hawkins hanno ribadito che recitare nel film è stata un'esperienza unica e l'attrice ha ammesso di aver visto il musical quasi quindici volte a Broadway ed è così felice ora di poter considerare i suoi colleghi una famiglia.
Chu ha quindi ribadito che, pur non essendo cresciuto in quella comunità e in quei luoghi, è possibile trovare dei punti in comune tra le tradizioni e la vita dei suoi membri e ha potuto avere una guida unica all'interno del mondo che avrebbe portato sul grande schermo, potendo così curare tutti gli elementi nei più piccoli dettagli. Anthony Ramos ha colto l'occasione per sostenere che Jon si uno dei migliori registi di sempre ed è in grado di realizzare dei film "universali", dall'appeal globale che superano le barriere linguistiche o le proprie radici. Melissa ha inoltre aggiunto che è stato incredibile avere un filmmaker in grado di dare le informazioni e le indicazioni che permettono agli attori di recitare nel migliore dei modi, oltre a sfruttare alla perfezione le capacità individuali di tutte le persone coinvolte nella realizzazione del progetto.
Nel film ci sarà anche un dettaglio molto curioso: Lin-Manuel Miranda aveva fatto un disegno pensando alla storia che avrebbe poi dato vita al musical In The Heights durante una lezione di astronomia, mentre non stava prestando attenzione al suo insegnante, e quel disegno sarà presente sul carretto del suo personaggio.
L'atmosfera sul set è stata particolarmente rilassata e le attrici hanno spiegato che essere a proprio agio ha permesso di essere maggiormente creativi, dare spazio a ciò che rendeva ogni membro del cast unico e divertirsi.
Le star hanno poi ricordato che il racconto è ambientato in una piccola comunità, ma in cui non mancano grandi sogni, storie importanti e prospettive sul futuro. Sognando a New York - In The Heights non sarà quindi solo una storia di immigrati o un gruppo ristretto di persone, proponendo un racconto in grado di ispirare tutti gli spettatori, a prescindere dal proprio background. La speranza è quindi quella che gli spettatori escano dalla sala o finiscano la visione più leggeri, felici e sorridenti, dando inoltre un pizzico di speranza, in particolare ai più giovani, spingendo le persone a credere che tutto sia possibile.
Corey Hawkins ha rivelato che In The Heights è stato il primo musical che ha visto a New York e dopo nessun altro spettacolo è stato all'altezza. Anthony ha invece ricordato che era andato a vedere lo spettacolo da solo ed è stata un'esperienza che lo ha colpito molto perché in quel periodo stava facendo delle audizioni e si stava chiedendo se ci fosse un posto per lui nel settore. Il musical gli ha invece permesso di vedere qualcuno come lui in un periodo in cui stava quasi per rinunciare al suo sogno, rendendosi conto che non doveva rinunciare.
In The Heights, secondo i suoi interpreti, sarà "pura gioia" e un racconto davvero universale. Jon M. Chu ha quindi invitato gli spettatori ad andare nelle sale, rimanere in silenzio, spegnere i cellulari e ascoltare la storia che viene raccontata sullo schermo, apprezzando la possibilità di condividere quell'esperienza con la propria famiglia, le persone che si amano o degli sconosciuti:
Penso che sia davvero importante per far crescere e cambiare la società, e capire in che modo stiamo pensando, imparando inoltre nuovamente molte cose. Credo che ciò che rende grandioso il cinema sia che aiuta le persone a vivere questo tipo di esperienza.
Il regista ha infine concluso sottolineando che questo tipo di storie e di protagonisti permettono di rappresentare la storia dell'America e la società:
Questo film mostra come vivono le persone, dà spazio alla diversità ed è qualcosa di meraviglioso.