Soccer Brawl, il calcio del menare - 500 lire
Il calcio robotico e violento del 1992: con 500 lire alla riscoperta di Soccer Brawl
Il calcio come sport viene stravolto dalla riproposizione secondo SNK: i calciatori per squadra sono sette, non undici, regole praticamente non esistono e scompaiono anche i limiti del terreno di gioco, e allora il campo ha pareti attorno che fanno rimbalzare la palla: Windjammers, di Data East, sarebbe arrivato due anni dopo, nel 1994, ed in effetti a tratti ricorda Soccer Brawl, in certe dinamiche così come nell'estetica. Oltre allo sfruttare i muri c'è il poter utilizzare tiri particolari, dall'effetto sinuoso o dalla potenza devastante, perché ovviamente l'obiettivo è sempre quello, fare gol. Peccato che, lo suggerisce anche il nome del gioco, le cose siano un po' più complesse.
Brawl significa rissa, il picchiarsi sul campo non è oggetto di sanzioni ma è invece fortemente caldeggiato. L'ignoranza bella di Soccer Brawl significa, al minimo, stendere gli avversari con poderose spallate, al massimo schiantarli con i super tiri, facendoli fumare per bene. La locuzione “lottare su ogni pallone” assume nuovi significati quando la sfera è circondata da atleti robotici stesi per terra e temporaneamente non in grado di rialzarsi. Non c'è molto equilibrio nel gameplay, a volte le partite scorrono senza troppa ignoranza, altre si trasformano in risse ad ogni palla toccata, ma poco importa, perché in Soccer Brawl albergano un divertimento immediato e tanto carisma anni '90.
Soccer Brawl, per idea di fondo e per declinazione stessa dell'idea, oggi sarebbe un videogioco invisibile. Già non esiste più il calcio arcade, figuriamoci se ulteriormente imbastardito da violenza o regole tutte sue. Venticinque anni fa era invece uno dei cabinati più diffusi, quelli che potevi trovare non solo in sala giochi, ma anche negli stabilimenti balneari o nei bar, anche con una discreta fila dietro.