Shang-Chi e Gli Eterni potrebbero non essere approvati dalla censura cinese e non arrivare nei cinema
Sulla carta, Shang-Chi e Gli Eterni sembrano i film Marvel perfetti per il mercato cinese, ma la realtà dei fatti è più complicata...
Procediamo con ordine grazie alla segnalazione fatta da Variety. Il CCTV6 China Movie Channel ha recentemente dedicato un report alla Fase Quattro dell'Universo Cinematografico della Marvel riportando le date di uscita di 8 film su 10. All'appello mancavano quelle dei due titoli citati in apertura del pezzo, Shang-Chi e Gli Eterni. Potrebbe sembrare, in apparenza, una omissione di poco conto, ma quando si parla di Cina nulla va dato per scontato specie quando si ha a che fare con un canale che cade sotto la giurisdizione del potente Dipartimento Centrale di propaganda del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese.
Una cosa alquanto paradossale: sulla carta, si tratta dei due film Marvel che potrebbero risuonare maggiormente nel mercato in questione. Shang-Chi farà debuttare sul grande schermo il primo supereroe asiatico della Marvel, mentre Gli Eterni è il primo film della Marvel diretto da una donna non caucasica, la cinese vincitrice del premio Oscar per Nomadland Chloé Zhao. Proprio Chloé Zhao però è diventata una "persona non gradita" alle autorità cinesi come vi abbiamo spiegato in questo articolo a inizio marzo sulla censura a cui è stato sottoposto Nomadland in Cina. Le ripercussioni di ciò potrebbero farsi sentire anche su Gli Eterni.
Ci sono infatti alcune questioni che hanno generato una certa dose di malcontento anche se, or come ora, non è ancora chiaro se avranno effettive ripercussioni in seno alle autorità di governo.
C'è, tanto per cominciare, la questione Fu Manchu, il villain dei fumetti originali di Shang-Chi che poi scopriamo essere il padre del protagonista. Si tratta di un personaggio che, per anni, è stato letto come una sorta di incarnazione degli stereotipi collegati al "pericolo giallo". Motivo per cui, nel film, è stato rimpiazzato da Wenwu, o il Mandarino, ruolo interpretato dal famosissimo attore hongkoghese Tony Leung.
Ciò nonostante molti, in Cina, non hanno minimamente idea che il film in uscita ha ritoccato e rimosso il personaggio di Fu Manchu o, magari, non sono neanche interessati alle modifiche apportate. Già nel 2019, il giornale della Lega dei Giovani Comunisti cinesi scriveva che "Nonostante il Mandarino non sia Fu Manchu vive ancora sotto la sua ombra. Il solo annuncio di questi personaggi ha causato notevoli controversie in Cina. La Marvel vuole che Shang-Chi possa fare soldi grazie al pubblico di tutto il mondo, ma ha davanti a sé una sfida. Sarà il film stesso a decidere se la cosa finirà in lacrime". Nel corso degli ultimi giorni, questo sentimento è stato espresso anche da svariati user di Weibo, la popolare piattaforma cinese di microblogging.
Ma ci sono anche degli appunti che non mancheranno di sorprendere tutti i fan americani che hanno già affibbiato alla pellicola il merito di essere un vero e proprio punto di riferimento per la rappresentazione asiatica. Alcuni commentatori avrebbero scritto online che Simu Liu e Awkwafina non andrebbero incontro ai tipici ideali di bellezza cinese tanto che c'è chi si sarebbe addirittura lamentato del fatto che i Marvel Studios "Discriminano l'aspetto del popolo cinese" e che "Gli stranieri adorano scegliere deliberatamente nei cast attori asiatici con occhi socchiusi. In Cina e Asia è pieno di attori con gli occhi grandi e i lineamenti prominenti".
Lo stesso trailer di Shang-Chi, che potete vedere in questa pagina, è stato accolto con una certa freddezza nelle regioni di lingua cinese proprio per la visione, secondo alcuni, troppo stereotipata dei cinesi e della relativa cultura, elementi inseriti solo per "afferrare una fetta di quella torta rappresentata dal gigantesco box-office cinese".
Vi terremo aggiornati circa gli sviluppi della faccenda.