Shadow of the Tomb Raider vuole essere il gran finale della trilogia - Hands-on

Le nostre impressioni su Shadow of the Tomb Raider, ricavate da un evento dedicato al gioco

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Le nuove avventure di Tomb Raider, iniziate nel 2013 ad opera di Crystal Dynamics e Eidos Montreal, hanno inizialmente fatto discutere tanti appassionati semplicemente per il design della nuova Lara Croft, non più dalle misure sproporzionate e volutamente esagerate ma più normali, per lasciare che il pubblico si concentrasse su altri aspetti dell’eroina tutta salti e pistole. Lara non era più la bambolina coraggiosa e semplicemente bella da vedere ma aveva ora carattere da vendere, e alla spensieratezza con la quale nelle avventure originali affrontava qualsivoglia compito si era tramutata in fragilità e debolezza, consone aun personaggio giovane, la cui strada pareva tutta in salita.

Un’eroina particolarmente combattuta, trascinata in una storia che la vedeva muovere incerta i primi passi in una foresta, quasi dispiacendosi di dover uccidere cervi e conigli per procacciarsi cibo e riuscire a sopravvivere. Solo un esempio delle scelte morali da compiere contro la propria volontà, per intraprendere nuovo cammino, seguendo una trama che ha saputo conquistare il grande pubblico e trascinarlo velocemente in una trilogia che si appresta alla conclusione. In soli tre capitoli i team responsabili sono riusciti a dare vita a un personaggio di spessore, cresciuto velocemente nelle mani del giocatore, a tal punto da lasciare un ricordo confuso di quando sia effettivamente avvenuto questo cambiamento nell’animo della cacciatrice di tombe, e forse anche perché tale trasformazione, in fondo, non si è poi mai completata del tutto. E gli sviluppatori in tutto questo si crogiolano e ci sguazzano, potendo mutare il carattere di Lara a seconda delle situazioni, mostrandola fragile e facendone emergere il lato più femminile per arrivare dritto nell’animo del giocatore ma anche rendendola feroce e spietata quando si tratta di combattere, mettendo da parte sentimenti e sensi di colpa.

[caption id="attachment_184427" align="aligncenter" width="1920"]Shadow of the Tomb Raider screenshot Lara ha sempre notevolissime capacità acrobatiche e atletiche[/caption]

Siamo dunque tornati a giocare il terzo e conclusivo episodio della nuova trilogia in un evento organizzato in quel di Milano, scoprendo nuovi dettagli sia sulla storia che sul gameplay. Shadow of the Tomb Raider metterà sotto la lente di ingrandimento un evento dalle proporzioni spaventose, una profezia che sembra voler scatenare l’Apocalisse sulla terra, con la nostra eroina coinvolta come causa scatenante della maledizione. La realtà si mischia dunque con la leggenda e la superstizione, in un racconto non particolarmente originale ma dal sicuro fascino. Un antico pugnale, il cattivone di turno che fugge con un pezzo indispensabile per porre fine alla maledizione e la determinazione della protagonista nel recuperare il maltolto sono gli ingredienti principali, perfetti per creare quel giusto mix di azione e di tensione che permeano tutta l’avventura. Lara si sente in colpa per aver dato il via a un disastro naturale devastante ed è decisa a porvi rimedio, anche a costo della sua stessa via. Ancora una volta però gli elementi si metteranno contro la sua volontà, facendo precipitare il suo aereo e spingendola nuovamente in una situazione nella quale la sopravvivenza avrà un ruolo di primaria importanza.

"Lara Croft in più di un’occasione ci ha ricordato Arnold Schwarzenegger in Predator"Purtroppo è un escamotage già utilizzato nei precedenti capitoli e durante la sezione inedita da noi giocata la sensazione di déjà vu è stata parecchio pressante. Abbiamo così dovuto cercare nuovamente risorse, recuperare una lama abbastanza robusta per aprire casse e recuperare i nostri rifornimenti, dentro i quali, tra le altre cose, c’era un possente arco. Una volta armati l’esperienza di gioco si è velocizzata ovviamente e la produzione di Eidos Montreal ha messo in mostra ciò che sa fare meglio. Combattimenti interessanti contro l’intelligenza artificiale nemica e enigmi ambientali da risolvere a base di frecce, leve e astuzia per superare ponti crollati e dirupi. Si torna a giocare nuovamente con l’acqua, con le corde e con i vari macchinari da attivare in modo molto intuitivo e naturale. Gli enigmi di Shadow of the Tomb Raider sembrano in linea con la difficoltà tradizionale della serie, senza mai divenire troppo complessi o snervanti. Identico anche il sistema di combattimento, con alcune sezioni nella giungla nelle quali saranno le belve feroci a voler farci la festa, un po’ come accadeva con i lupi nel primo capitolo, solo che ora, vista l’ambientazione, dovremo vedercela con giaguari e murene.

[caption id="attachment_184422" align="aligncenter" width="1920"]Shadow of the Tomb Raider screenshot Le sezioni sott'acqua sono particolarmente cariche di tensione[/caption]

Lara Croft in più di un’occasione ci ha ricordato Arnold Schwarzenegger in Predator. I colori della giungla, la luce che filtra velatamente tra il fogliame, i giochi d’ombre che sembrano far comparire all’improvviso pericoli e nemici, tutto ci ha riportato alla memoria la pellicola di John McTiernan, con l’eroina dallo sguardo cupo pronta a saltare alla gola dei nemici. La varietà dei combattimenti sembra essere garantita prima di tutto dalle differenti tipologie di avversari e in secondo luogo dalle ambientazioni degli scontri, che dovrebbero permettere a Lara di gestire in maniera differente le trappole di cui è dotata, ma anche di strisciare inosservata dietro i nemici sfruttando il fango e la vegetazione.

Mentre ci muovevamo, mentre stringevamo la vita per non farla scivolare via, guardavamo meravigliati i panorami di questo nuovo Tomb Raider. Eidos Montreal ha giocato saggiamente con la telecamera, come sempre alle spalle della protagonista, ma che ora si muove sinuosa, mostrando scorci e anfratti meravigliosi tanto durante le scalate con il rampino tanto sott’acqua, durante le sessioni di apnea, quando l’aria sembra sempre non bastare mai. Dalle fosse più oscure si risale velocemente verso lussureggianti aree illuminate dal sole pallido del Perù, in un susseguirsi di ambientazioni davvero superlativo. L’uscita di Shadow of the Tomb Raider è prevista per il prossimo 14 settembre e secondo noi dovreste proprio appuntarvi la data sul calendario, si prospetta come l’epica conclusione della nuova trilogia. Siete stati avvisati.

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