Il peggio della settimana in TV: “Lo sportello di Forum”, “Uomini e donne”, "Dalla vostra parte"

Matrimoni che naufragano in modo improbabili e relazioni al limite del ridicolo nel nostro nuovo appuntamento con il Peggio della TV

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TV

Forum è una delle trasmissioni più longeve delle reti Mediaset. Presente nel palinsesto fin dal 1985, da una decina di anni il format si è sdoppiato, così, se ci perdiamo il consueto appuntamento del mattino, ci possiamo rifare al pomeriggio con una sorta di spin-off del programma che si chiama “Lo sportello di Forum”. Pare che le vicende raccontate siano vere o quasi del tutto vere, e i figuranti che interpretano le parti dei contendenti siano persone che nella vita hanno vissuto realmente storie simili. Cosa che presupporrebbe dei casting con coefficienti di difficoltà millemila, ma fingiamo di crederci. Nel tribunale televisivo più famoso che c’è, qualche giorno fa si è data battaglia una coppia di coniugi presentando come oggetto della diatriba ben nove anni di matrimonio “bianco” a cui il marito ha costretto la consorte, per apparente mancanza di desiderio. Agostino e Nicoletta sono ora davanti all’avvocato Francesco Foti, in versione giudice con tanto di toga d’ordinanza, perché la moglie chiede che la separazione, ormai inevitabile, sia addebitata al marito e pretende, come risarcimento per tutti gli anni trascorsi senza sesso, ben 108 mila euro, 1000 euro per ogni mese trascorso insieme ad un uomo che non la sfiorava neppure con un dito. La donna racconta che in tutto il periodo del matrimonio ci sono stati brevi e fugaci rapporti sporadici e di avere fatto tutto il possibile per risvegliare i sensi sopiti del partner senza successo e, anzi, accumulando solo molta frustrazione. La signora narra di avere messo in atto vere e proprie strategie per sedurre il compagno, ma lui rimaneva sempre impassibile anche di fronte alle avances più audaci. Però poi la tremenda scoperta: il marito indifferente in realtà ha intrecciato una relazione extraconiugale da cui è nato anche un bambino. Il presunto impotente, a sua discolpa, racconta di avere perso l’attrazione nei confronti della moglie subito dopo il matrimonio, a cui lei era giunta illibata, e di avere trascorso anni d’inferno per resistere ai suoi fastidiosi assalti da donna vogliosa. Lui dice che non la ama, non la desidera e vuole stare con la nuova compagna. Sembra quasi la trama di un vecchio feuilleton, l’avvocato giudice, che sembra un personaggio uscito da un film dei Vanzina, non riesce a trattenere smorfie di incredulità e sarcastico precisa che a casa sua accade esattamente il contrario, spiegando che quando va a letto lui qualche ideuccia ce l’avrebbe pure, ma la moglie non ne vuole sapere. Inizia così un teatrino a sfondo sexy, interpretato dai due coniugi attori (a dire il vero neanche tanto bravi e neppure molto credibili) e di lì a poco, grazie agli interventi dell’inossidabile conduttrice Barbara Palombelli, si scade subito nel pecoreccio. Nascondendosi dietro le solite storie del “siamo una trasmissione moderna, noi non abbiamo tabù” e approfittando della presenza in studio di un medico specialista in questioni sessuali, tanto per avere la scusa di elevare la discussione a livello scientifico, la conduttrice non perde l’occasione per rivolgere ai due presunti coniugi domande pruriginose al limite del morboso.
Rivolta ad Agostino esclama ”Senta ma ci dica, in che modo la importunava, nel letto, sua moglie?“ E lui: “Si avvicinava in continuazione e tutti i giorni cercava di farmi il risveglino “ - La Palombelli: “E cosa sarebbe questo risveglino? Ci dica, ci dica” - Lui: ”Beh, sono quelle cose amorose che di solito si fanno nella coppia". Lei: “Ci spieghi bene, può essere più preciso?”
No che non può essere più preciso, sono le tre del pomeriggio e questa vorrebbe un racconto dettagliato di pratiche sessuali alternative. Non paga della descrizione a metà del mancato rapporto, dà la parola ad una coppia di anziani signori presenti nel pubblico. La donna dice che in un matrimonio bisogna sempre tenere vivo il desiderio e racconta che in gioventù, poiché il marito lavorava lontano, lei lo attendeva, al rientro, con lingerie osé ed avendo un bimbo piccolo, dava all’infante un po’ di sciroppino calmante in modo che il piccolo dormisse sereno e lei potesse stare in intimità col marito. Un’affermazione che di questi tempi basterebbe a scatenare le ire furibonde del Moige, e invece cosa attira l’attenzione della Palomba assatanata? La biancheria intima della signora, a cui prontamente dice: “Ma com’erano questi abitini che indossava, ci dica ci dica, o dobbiamo lavorare di fantasia?” Poi non ottenendo risposte soddisfacenti interroga Camilla, una delle sue assistenti presenti in studio e le chiede per quanto tempo riesca a stare in astinenza. La ragazza, un po’ imbarazzata, risponde “circa un mese”, e la Palombelli senza ascoltare la risposta borbotta: “Mi sa che tu stai in astinenza solo durante le ore in cui se qui”. Ma pensa un po’, sotto quell’aria flemmatica e quello sguardo sempre perennemente assonato con occhi a mezz’asta arde una bollente mantide, e chi l’avrebbe mai detto. Il programma prosegue e la nostra padrona di casa di tanto in tanto interpella lo specialista riguardo i rimedi contro l’impotenza, che non c’entra nulla col caso del giorno, ma tutto fa brodo, e venuta a conoscenza che esistono delle cure a base di raggi di luce per curare l’assenza di libido, ha un lampo di genio ed osserva che quelli che si fanno le lampade abbronzanti allora devono avere più appetito sessuale degli altri e andando avanti a parlarsi addosso dice che in effetti l’abbronzatura rende più sicuri e quindi anche sessualmente più attivi. E’ sufficiente così, non vorremmo sentire altro. Dopo la sentenza il giudice però conclude la puntata con questa massima: “Una vita senza sesso, è una vita a metà”. Applausi. P.S.: Ah, se volete sapere come è finita e se la richiesta della moglie è stata accontentata, riguardatevi la puntata, così per una volta potete mettervi nei nostri panni di telespettatori onnivori.

Sempre in tema di coppie che scoppiano o che si formano o che vorrebbero formarsi ma il cattivo/la cattiva di turno lo impedisce, è giunto il momento di spendere due parole sul trono classico di “Uomini e donne”. Abbiamo resistito strenuamente fino ad ora, ma abbiamo deciso di buttare un occhio su una delle trasmissioni di maggiore successo di Canale 5 e condividere questa esperienza con voi. La conferma che il programma sia seguitissimo ci viene data dal numero delle interruzioni pubblicitarie che costellano la trasmissione, anzi, si potrebbe dire che si tratta di una grande réclame, ogni tanto intermezzata da tre/quattro minuti di discussioni tra buzziconi mentecatti in stile Jersey Shore. Prendiamo una puntata a caso andata in onda nella scorsa settimana. C’è un tizio dal fluente capello che limona duro rotolandosi a terra con una tizia. Si tratta di fotogrammi tratti da una “esterna”, i momenti in cui tronisti e pretendenti si vedono fuori dallo studio per conoscersi meglio. E questi due si può dire che si stiano conoscendo approfonditamente. Finisce il filmato, parte lo spot, si ritorna in studio e così veniamo a sapere che Luca, il tizio con capello phonato, ha baciato Cecilia, l’ultima arrivata, lasciando (in senso stretto) a becco asciutto le due storiche pretendenti Giulia e Soleil - due parruccone, ora arrabbiatissime, che sembrano le sorellastre arcigne di Cenerentola. Un altro spot, poi il tronista dice che gli piace Cecilia perché lei lo guarda sempre e si vede che è interessata a lui. Pubblicità, poi il belloccio riprende la parola accusando Giulia di parlare male di lui sui social e che la cosa non è giusta perché lui ha tutti i social bloccati e non può rispondere. Ma ragazzo caro, visto che la sparlona è lì a mezzo metro da te diglielo ora quello che vorresti dirle. Interruzione e compare una televendita di Mastrota. Si ritorna in studio e Giulia ribatte che il fratello diciottenne di Luca l’avrebbe insultata su Instagram, dove, secondo le accuse, lei posterebbe video che anticipano quello che succederà in trasmissione e questo non si può fare. Luca dice che suo fratello può fare quello che crede e che comunque anche il fratello di Giulia insulta lui. Dopo l’ennesimo stacco pubblicitario, Giulia dice a Luca che è stupido e lui ci rimane male. Fine della puntata. Discorsi che ci fanno sanguinare le orecchie. Se non credete che ciò che abbiamo scritto sia accaduto realmente e vi state ancora pizzicando le guance esclamando ”sogno o son desto”, l’appuntamento per il seguito dell’avvincente storia è alle 15 tutti i giorni su Canale 5.

Per disintossicarci da tutta questa monnezza, una bella boccata d’aria ce la offre ancora una volta quel gioiellino di programma quotidiano che è “Dalla vostra parte”. Giovedì sera si disquisiva di pensioni d’oro e vitalizi, protagonisti come al solito improbabili politici che magari con sei mesi di mandato si sono garantiti tre-quattro mila euro al mese di pensione. In collegamento, come sempre, cittadini disoccupati e cassintegrati disperati che non arrivano neppure a metà mese, anziani lavoratori per cui l’agognata pensione è sempre più un’utopia e poi anche lei, una habitué del programma, la nota regina dell’austerity Marina Ripa di Meana. La nobildonna dice di comprendere le preoccupazioni della gente comune perché anche lei, che ha sempre lavorato, ha versato i contributi (anche se poi, precisa, ha smesso di versarli perché chiedevano troppi soldi) e ora percepisce una misera pensione di 700 euro al mese. Il giornalista Poletti si mette le mani nei capelli davanti a tale inascoltabile affermazione e la invita a tacere, ricordandole che di sicuro lei non vive con quella cifra, poiché nella sua famiglia già ricca e di nobili natali i soldi non mancano e dato che il marito, l’ex europarlamentare Carlo Ripa di Meana, di solo vitalizio percepisce 12 mila euro al mese. Ma lei insiste, accusa il giornalista di ottusità, perché quelli sono soldi del marito e lei con la sua pensioncina non potrebbe certo vivere. Mettiamoci una mano sulla coscienza e facciamo una colletta per la povera signora...

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