Il peggio della settimana in TV: "Speciale Uomini e Donne", "Alta infedeltà", "Di martedì"

Dalla micidiale storia propinataci da Alta Infedeltà allo Speciale di Uomini e donne del quale potevamo fare a meno, ecco il peggio della TV di questa settimana

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Al peggio non c’è mai fine. Questo il primo e anche unico pensiero che ci è venuto dopo avere visto “Le Olimpiadi della tv - Speciale Uomini e Donne”, il programma ideato e voluto da Maria de Filippi andato in onda la scorsa settimana per riempire il sabato di Canale 5, prima del tanto atteso serale di “Amici”.
La trasmissione ha preso i protagonisti più famosi del trono classico e del trono over di Uomini e Donne, il noto programma televisivo pomeridiano, e li ha catapultati in altrettanti format come Amici, C’è posta per te, Avanti un altro, Tu si che vales, Striscia la notizia e lo stesso Uomini e Donne per confrontarsi in una gara tra generazioni.
Se non vi dicono nulla i nomi di Gemma, Giorgio, Francesco, Aldo, Alessia e Sossio probabilmente questa era l’occasione buona per capire che potete continuare a vivere benissimo senza mai imbattervi nelle vicende di questi improbabili figuri.
E se ancora una volta vi è sfuggita l’opportunità di vedere all’opera un vero tronista, sappiate che vi siete persi uno smielato Alfonso Signorini, versione De Filippi di “C’è posta per te”, alle prese con coppie di tamarri e smandrappate che si dedicano appassionate lettere d’amore in cui vengono sciorinati delicati fatti privati tra cui aziende di famiglia fallite, storiacce di corna, test di gravidanza, parti con taglio cesareo, sensi di colpa e frustrazione espressi con un linguaggio elementare... ma proprio nel senso di lessico da scuola elementare. Tale Aldo scrive ad Alessia “a volta per ritrovarsi bisogna perdersi” e giù tutti a piangere. Poi tocca ad Eugenio declamare parole d’amore alla sua Francesca, una sorte di sosia di Loredana Lecciso, bionda parruccona, con cui lui ha deciso di fare un figlio dopo ben quattro mesi di conoscenza. Dalle trucide storie strappalacrime si balza in un attimo alle spensierate sfilate di “Uomini e donne”, riproposte per l’occasione con i giovani contro gli over, e qui ritroviamo subito la solita Gemma Galgani, la onnipresente bionda signora sessantenne che da anni ci sta ossessionando con la sua, ormai conclusa, storia d’amore col piacione Giorgio. La stagionata corteggiatrice, poiché il tema della sfilata è “il matrimonio”, indossa un abito bianco da sposa in pizzo bianco, proprio adatto alla sua età, mentre la sua avversaria Giulia, nota per essere la fidanzata di Andrea Damante, concorrente del Grande Fratello Vip, si presenta con un vestito scollatissimo che mette in bella mostra un décolleté siliconato  Platinette, tra i giudici della sfilata, critica senza mezzi termini la ventenne rifattissima facendole notare che non è il caso che vada così tanto orgogliosa dei suoi seni sintetici . La fanciulla, visibilmente incarognita, risponde che l’osservazione è fatta solo per gelosia e che lei quelle tette se l’è pagate e che quindi le mette in mostra. Poi è il turno un certo Claudio, un ragazzotto dallo spiccato accento veneto, che nello studio di “Tu si que vales “ canta, malissimo e senza vergogna, “Zingara” di fronte alla sua interprete originale, Iva Zanicchi, che però applaude divertita. Poco dopo vediamo sempre lo stesso giovane sfilare in passerella contro Giorgio ( il grande amore di Gemma) e lamentarsi perché la giuria non apprezza il suo stile, preferendogli l’altro, e forse neppure il suo ciuffo antigravità. Francesco invece, un volto noto del trono over, capello rossastro molto tinto, sguardo non proprio brillante, nello studio di “Avanti un altro” alla domanda “la mucca fa muu o bee?” dovendo dire, come prevede il gioco, l’esatto contrario della risposta esatta, per ben tre volte pare non capire il senso del quesito e risponde “ooooooh”.
Uno via l’altro si susseguono le esibizioni di questi soggetti, come in una telenovela di insulsi protagonisti senza arte né parte. Ebbene sì, dobbiamo confessarlo, non siamo riusciti a sostenere la visione del programma per tutte le tre ore di durata, quindi non vi sappiamo dire chi abbia vinto, alla fine, la prestigiosa sfida.


Sempre in tema di disagi sentimentali ed affini, ci siamo imbattuti questa volta in una puntata a caso della quarta edizione di “Alta infedeltà”, sottotitolo 1000 modi per tradire, uno scripted reality in onda su Canale 9.
Il programma, tramite voce narrante, racconta storie di tradimenti che vengono ricostruite e interpretate da attori. Gli autori sostengono che siano storie vere, ma anche qualora si trattasse di fatti di infedeltà realmente accaduti, quello che abbiamo visto, per banalità e concentrazione di luoghi comuni, supera di gran lunga i micidiali fotoromanzi di Grand Hotel. Stendendo un velo pietoso sulla recitazione degli attori in stile saggio scolastico di fine anno, ci concentriamo sul contenuto della storia narrata. Cinzia e Guido sono due giovani sposi, lei manager in carriera, lui musicista sognatore che va in crisi perché, per contribuire al ménage familiare, è costretto a lavorare come fattorino in albergo e a trascurare la sua passione per la musica. Lei lavora tante ore al giorno per guadagnare di più, lui si sente trascurato e quindi non trova niente di meglio da fare se non piantare due belle cornazze alla consorte con una ex fiamma che non vede da anni e che ora gestisce, guarda caso, il bar in cui ogni mattina lo sveglione va a fare colazione. La barista seduttrice, per accalappiare la sua preda, gli promette che lo farà suonare nel suo bar, definito “locale in alla moda”, così lui potrà finalmente diventare famoso. Il pirla cede alle lusinghe, registra nel cellulare il numero dell’amante sotto il nome di “Vincenzo” e così la moglie crede alle sue bugie anche quando lo vede uscire da una camera dell’hotel in cui lui lavora in compagnia dell’altra donna. L’amante poi organizza un concerto al bar proprio nello stesso weekend in cui era previsto che il traditore si concedesse due giorni romantici con la moglie e per convincerlo a non andare gli racconta di avere invitato un famoso critico musicale. Lui quindi non parte e per giustificare il suo comportamento dice ”se fosse venuto il critico, finalmente avrei sfondato nel mondo della musica “. E dopo questa frase l’istinto era di lanciare la nostra tv dalla finestra, ma vediamo come prosegue la bestiale trama che ci propinano. La moglie cornuta torna a casa all’improvviso e becca marito e amante nascosti nell’armadio, proprio come nelle più classiche commedie all’italiana anni ‘70. Morale della storia: matrimonio finito, lui finisce a lavorare al call center, la moglie si fidanza con dirigente e l’amante perde il lavoro, ma si mette con un cliente del bar. Non si capisce se quei disgraziati che hanno avuto il coraggio di scrivere e produrre questa schifezza di storia volevano dare ai telespettatori delle furbissime dritte per imparare a tradire senza farsi scoprire - e allora dobbiamo supporre che pensino di rivolgersi ad un pubblico di dementi - o se l’intento fosse quello di ammonire i fedifraghi dimostrando che, comunque vada, finiscono sempre male. Ma mai male quanto noi che abbiamo visto questa porcheria di programma.

Cerchiamo di riprenderci e facendo zapping in seconda serata, e la nostra attenzione viene catturata dal servizio in onda durante il talk show politico de La7 condotto da Giovanni Floris “Di martedì”. L’ora è tarda, non stanno parlando di politica o di altri fatti scottanti del paese, ma sta scorrendo un filmato che parla dell'invasione in città delle nutrie, toponi floridi e resistenti che si sono perfettamente abituati alla vita delle metropoli, trovando luoghi accoglienti in cui vivere e riprodursi. Tornando in studio, la biologa nutrizionista Tiziana Stallone, grottesca quanto un personaggio uscito da un trailer di Maccio Capatonda, sostiene che il grosso rattone sia in realtà un animale affettuoso, vegetariano e che non è vero che porta malattie. Subito dopo parte una carrellata di brevi servizi che parlano di vipere che si nascondono sotto i muretti a secco contro i quali non è consigliabile, quindi, fare la pipì, e zanzare che trasmettono pericolose infezioni. E’ poi il turno dei cibi etnici contaminati, dal kebab che contiene stafilococco alle patatine fritte dei fast food, che tra i numerosi ingredienti dannosi annoverano anche il silicone, passando poi per le blatte e gli escrementi dei roditori presenti nelle cucine dei ristoranti e per approdare infine agli acari della pelle responsabili dell’acne. Qualora non fosse bastata la terribile descrizione, ecco che ci mostrano un ingrandimento al microscopio dell’invisibile animaletto dalla forma di scarafaggio che a quanto pare si muove con destrezza sulla nostra cute giorno e notte e, ci avverte l’esperto, più mangiamo dolci e grassi, più si agita provocando danni alla nostra pelle. Vade retro anche spazzola per capelli che contiene più germi della ciotola del cane e attenzione alle sedie dei locali pubblici, veri ricettacoli di batteri, così come le poltroncine del cinema e, peggio ancora, i biglietti degli spettacoli. Deve essere bandito anche il pesce fuori stagione che può contenere mercurio o altre sostanze velenose. La biologa Stallone ed un'altra sua collega presente commentano i fatti, mentre il giornalista Pierlugi Pardo, ospite della trasmissione, cerca di buttarla sul ridere per sdrammatizzare questo excursus sull igiene personale e alimentare, la cui visione, per un ipocondriaco, avrebbe potuto rivelarsi letale.

A dire il vero anche noi siamo andati a letto abbastanza turbati. Meglio allora chiudere la serata come abbiamo fatto la sera precedente, dopo aver visto uno scatenatissimo Vittorio Sgarbi mandare a quel paese Luisella Costamagna, nel corso del programma del La7 “Bianco e Nero”. Argomento di discussione era il ristoratore di Lodi che si è difeso sparando al ladro, e il critico d’arte, in totale disaccordo con la giornalista che ha definito colui che spara un “assassino volontario” le urla contro dicendo così: “Non si possono accettare le tue ca***te! E allora vaff****lo!”. Un modo sempre garbato di dare la buonanotte.

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