Il peggio della settimana in TV: l'eco di Sanremo non si spegne

L'eco di Sanremo non si spegne nella nostra rubrica incentrata sul peggio della TV

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L’eco di Sanremo, a un settimana dalla chiusura della manifestazione canora, non si è ancora spenta, anzi, ha fornito materiale di discussione per un sacco di programmi andati in onda nei giorni scorsi. Si è data voce ai cantanti scontenti, agli insoddisfatti e a quelli che non gliene importa niente  perché tanto hanno dischi in uscita e tour in partenza e quindi il festival e era solo una vetrina. È stata scandagliata minuziosamente la vita del vincitore Francesco Gabbani con la stessa precisione che utilizzano quelli di C.S.I. quando si aggirando sulla scena del crimine muniti di Luminol e per non farci mancare nulla, si sono fatte illazioni hot su presunte “dimensioni” artistiche  del cantante. Il meglio del peggio arriva proprio dalla riviera dei fiori.

La scorsa domenica, a poche ora dalla proclamazione del vincitore, "L’arena" di Giletti, il programma festivo che precede su Raiuno "Domenica in", che stavolta è stato anch’esso condotto dal medesimo conduttore causa improvvisa indisposizione di Pippo Baudo, ha visto protagonisti i cantanti reduci da Sanremo insieme a salottieri di professione, giornalisti ed esperti di qualcosa, tutti lì a commentare gli avvenimenti della rassegna canora. Ma l’arena si è trasformata subito in un campo di battaglia.
Il primo scontro avviene tra Cristiano Malgioglio, versione opinionista che appollaiato su una specie di trono pontifica con autorevolezza su tutto, e Al Bano, uno degli illustri eliminati alle prime votazioni di questo festival. Malgioglio dice al Al Bano che è stato eliminato perché la sua canzone è brutta e che il premio per il migliore arrangiamento glielo hanno dato solo per concedergli un contentino. Il cantante pugliese, forse punto nel vivo, gli risponde “sarà bella la tua canzone gelato al cioccolato”, allora Malgioglio gli ricorda che lui è un autore apprezzato che ha scritto innumerevoli successi per i più grandi interpreti, tra cui Mina (e sarà la milionesima volta che lo dice in tv). Il leone di Cellino San Marco ribatte: "mi sarei fatto scrivere la canzone da te se non tu non fossi stato in Cina a fare le tue cose", lasciando intendere chissà quali turpi attività. 1-0 per Al Bano.

Poi è la volta di Gigi D’Alessio, altro cantante eliminato, imbufalito con tutti ma in particolare modo con la giuria di qualità secondo lui non idonea, soprattutto il presidente Giorgio Moroder (uno che, tanto per intenderci, ha vinto tre Oscar per colonne sonore e canzoni, tra cui Flashdance e Top Gun, un principiante insomma) a giudicare le canzoni sanremesi e soprattutto non in grado di apprezzare il suo brano. Visto che la giuria non era composta da estimatori di musica neomelodica, non doveva giudicare e Gigi, infervorandosi ancora di più conclude, dicendo che lui non va a giudicare un concorso di bellezza perché altrimenti avrebbe fatto l’estetista. Proponiamo una nomination agli Academy Awards, alias Oscar, per il suo brano “Annarè”, colonna sonora dell’omonimo film.

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Ma il clima litigarello non viene meno neppure più tardi quando Giletti si collega con la casa di Maurizio Costanzo per commenti a caldo sul festival e sulla conduzione della moglie Maria De Filippi ed è inevitabile toccare l’argomento bacio di Robbie Williams. Costanzo non sta volentieri al gioco, non ride, se la prende col conduttore per la domanda stupida e dice che del bacio di Williams non gliene frega niente, invece definisce una vera e propria stronzata (e ripete più volta la parola) il bacio che Crozza, travestito da senatore Razzi e scimmiottando Williams, ha dato a Maria nel corso del suo intervento sul palco dell’Ariston (bacio finto, come aveva subito specificato il comico genovese). Ma Costanzo non perdona, medita vendetta e promette che se si dovesse ripetere un'altra volta il fattacio, finirebbe a schiaffi.

Per distendere i nervi di tutti, si cambia argomento e si parla del caso Leotta, dello spacco e di cyberbullismo, di quanto possa essere opportuno presentarsi in vesti provocanti per trattare vicende delicate e Alba Parietti, che premette di avere trascorso in vita sua più tempo nuda che vestita, dice che secondo lei nelle occasioni serie bisogna avere un certo contegno anche nel look. Naturalmente viene attaccata dagli altri ospiti che la tacciano di essere poco solidale con le donne e da lì si passa a commentare lo scandaloso titolo "Patata bollente" pubblicato in prima pagina sul quotidiano Libero a proposito del caso Raggi. Ironia? Offesa nei confronti delle donne? Volgarità gratuita? Gioco di parole? Ci pensa subito la leggendaria Iva Zanicchi, anche lei presente in studio, a smorzare i toni esordendo così: "mio marito in casa mi chiama sempre “patata”, secondo voi devo denunciarlo?"

E se la buona Zanicchi riesce a strappare un sorriso a tutti, il momento più comico del giorno ha preso forma a metà pomeriggio, quando Giletti annuncia l’ospite successiva, Loredana Lecciso, invitata a raccontare i retroscena dell’avventura sanremese del suo compagno Albano.

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Ed è accaduto finalmente quello che tutti noi telespettatori sogniamo da sempre di vedere in tv: la ribellione del pubblico. All’apparizione della signora Lecciso (e parliamo di apparizione perché con abito bianco a maniche larghe e capelli biondi lunghi pareva emanasse un’aura di santità) abbiamo avuto l’impressione che si trattasse di Virginia Raffaele nei panni di un nuovo personaggio. Esagerata nei modi, atteggiamenti caricati all’eccesso, camminata incerta e chioma ondeggiante di qua e di là: non poteva essere la Lecciso, ma una riuscitissima parodia. Una signora del pubblico, con spiccato accento romano, si alza e grida "Nun è a’ Lecciso". Un attimo di imbarazzo da parte di Giletti che poi pensa subito di girare la cosa a suo favore e invita la signora ad avvicinarsi per verificare da vicino l’identità dell’ospite. Ma la signora, giunta a pochi passi dal palco, guardando con perolessità  insiste “No, no, nun è lei, questa è Virgina Raffaele”. Giletti chiede aiuto a Malgioglio e lo invita a confermare che si tratta proprio della bionda Loredana, ma lui, apposta, non conferma. Neanche uno sketch scritto da un ottimo autore sarebbe stato così incisivo quanto la spontanea reazione di una persona comune. E chapeau alla Lecciso per essersi trasformata nella caricatura di se stessa, forse ha trovato una sua strada nel mondo dello spettacolo.

Per disintossicarci della kermesse canora, cambiamo canale e parliamo di “The Real” il nuovo programma in onda tutti i pomeriggi su Canale 8. Un format tutto al femminile, un talk show con ben 5 conduttrici in contemporanea: Filippa Lagerback, l’attrice Barbara Tabita, la conduttrice radiofonica Marisa Passera, la chef Ambra Romani e la blogger Daniela Collu (specifichiamo le professioni delle signore perché a chi non è teledipendente forse il nome di alcune di loro sfugge).

The Real è stata definita una trasmissione in cui si dice tutto ciò che le donne pensano, senza filtri e senza peli sulla lingua. Ci eravamo immaginate una sorta di tavola rotonda alla “Sex and the city” dove con ironia e intelligenza si affrontano tutte le tematiche dell’essere donna nella sua totalità, invece siamo alle solite. La prima puntata si è aperta sulla scia di Sanremo, ospite per l’occasione è Mara Maionchi (che poi abbiamo scoperto, con piacere, essere presenza fissa settimanale del cast in uno spazio in cui si dedicherà a rispondere alla posta del cuore ). La conversazione si è spostata poi a trattare, come primo argomento, il tradimento e i segnali che ci fanno capire quando abbiamo le corna: il proprio compagno o marito che esce più spesso, che si fa troppi selfie, che tiene cellulare girato in modo che non si possa vedere lo schermo, e che diventa sessualmente più intraprendente. Meno male che con la solita arguzia e ironia ci ha pensato subito la Maionchi, fantasticamente poco diplomatica come al solito, a sdrammatizzare la faccenda definendo le voci di questo elenco delle vere e proprie ca**te. Nel bel mezzo dei luoghi comuni, si sono delineati subito i ruoli delle cinque conduttrici: la Lagerback, bellona del gruppo, che per avvenenza si dà per scontato sia immune da tali problematiche, la Tabita invece che si confessa perennemente cornuta mentre la chef che ride sempre e che, siccome è molto prosperosa, si considera sex bomb.

Un interrogativo marzulliano incombe però sul quintetto: invece se è la donna a tradire con chi deve farlo? È una buona idea andare col proprio capo? I pareri sono contrastanti, quindi si passa a vedere l’oroscopo (perché, sempre secondo luogo comune, non c’è donna che esca di casa al mattino senza aver prima letto cosa le accadrà nel corso della giornata ) ed entra in studio Antonio Capitani, l’astrologo a luci rosse che vi dice sempre quanto siete attraenti e quanto fornicherete durante la settimana.

Ma per relazionarsi bene con l’altro sesso bisogna anche essere curate e in forma e quindi è il momento dell’angolo beauty e si parla di rughe: sugli uomini fanno fascino, sulle donne fanno scarpa vecchia (in realtà le relazioni, molte anche durature, di numerose star con toy boy, smentirebbero tale credenza popolare, ma l’innovativo talk show ci svela invece questa inconfutabile verità che non ammette obiezioni). Segue un bel servizio sui segreti di bellezza delle dive di Hollywood e poi le nostre cinque conduttrici ci danno qualche dritta per contrastare i segni del tempo che passa: per prima cosa bisogna dichiarare di avere più anni di quelli che si hanno così da fare dire all’interlocutore "ma te ne davo molti di meno", poi bisogna imparare ad utilizzare i filtri per le foto e per ultimo usare buone creme antirughe. La fiera della banalità finisce qui, per come è andata la prima puntata non sentiremmo il bisogno di vederne altre, ma come si consiglia di fare anche dopo un primo appuntamento tremendo, diamo una seconda possibilità. Se poi va male, scriviamo alla Maionchi!

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