Il peggio della settimana in TV: L'Arena, Amore criminale, Sarà Sanremo

La TV nazionale, questa settimana, ci ha fatto proprio venire l'orticaria...

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L'inaugurazione della stagione operistica del Teatro alla Scala, il 7 dicembre, segna simbolicamente l'inizio del periodo dei festeggiamenti natalizi.
L'evento è sempre al centro di accese polemiche, tanto che per anni hanno tenuto banco i lanci di uova o di altri oggetti impropri - solitamente da parte di movimenti animalisti - contro le pellicce delle facoltose signore che accorrono all'evento mondano più gettonato dell'anno. Altre volte ci sono state proteste di operai e cassintegrati che vedevano in tutto quello sfarzo uno schiaffo morale alla loro difficile condizione.

Quest'anno, causa anche la recentissima crisi di governo, i politici hanno dato forfeit alla serata lasciando spazio a esponenti del bel mondo (o presunti tali) a personaggi dell'alta borghesia e del mondo dello spettacolo. Per anni, nel corso del programma "Le iene", abbiamo assistito alle divertentissime interviste di Enrico Lucci che, appostato fuori dal prestigioso Teatro, si faceva beffa di dame e gentiluomini in arrivo. Questo anno la comica Rosanna Sferrazza ha riproposto più o meno la stessa cosa nel provocatorio servizio andato in onda durante "L'Arena" di Massimo Giletti, appuntamento fisso della domenica di Raiuno.
La Sferrazza, capigliatura alla Renato Zero e occhiale da intellettuale, ostentando massima serietà, ha chiesto a ritoccatissime e cotonatissime signore ingioiellate se sapessero quanto costa un litro di latte. Risposte imbarazzate e balbettanti, una ha detto 50 centesimi, un'altra ha ammesso di non saperlo, poiché non consuma latte e, se lo consuma, c'è qualcuno che lo compra per lei. Stesse risposte per il prezzo del pane. Riguardo il costo della benzina, una signora con tipica fronte immobile e bocca a posteriore di gallina ha candidamente ammesso di non conoscere il prezzo perché lei fa 50 euro ogni volta, mentre subito dopo un'altra cariatide incartapecorita ha detto che usa esclusivamente il taxi.
Ma il colmo l'ha raggiunto lo stilista Renato Balestra, ormai ridotto a statua di cera di se stesso, che non capendo neppure l'ironia e il sarcasmo impliciti nella domanda, ha detto di avere del personale di servizio che all'occorrenza si occupa del rifornimento di carburante. Alla successiva richiesta dell'intervistatrice circa il costo della retta mensile dell'asilo, ha detto di aver sentito che una sua amica paga 4000 euro. Rimpiangiamo i bei tempi dei lanci delle uova marce, per questi elementi ci vorrebbero almeno quelle di struzzo.

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Squadra che vince non si cambia si dice di solito. Qui più che di squadra dovremmo parlare di programma vincente e della sua conduttrice. Ci riferiamo ad "Amore criminale" il fortunato programma di Raitre che da anni racconta storie d'amore realmente accadute e che immancabilmente, purtroppo, finiscono in tragedia. La trasmissione ha sempre riscosso un buon successo, ma lo scorso anno la nuova direzione Rai ha deciso inspiegabilmente di cacciare Barbara De Rossi, alla conduzione del programma già da tre anni, per sostituirla con Asia Argento. Crollo degli ascolti Auditel a parte, la nuova conduttrice non si può davvero né vedere né ascoltare.
La Argento, look forzatamente castigato a metà strada tra una dark lady e un'educanda, rimane con lo sguardo truce fisso in camera, leggendo (male) un gobbo su cui scorre la storia da raccontare con la stessa verve di Natolia dei Bulgari di Aldo, Giovanni e Giacomo... Mmmmhhh rabbrividiamo. L'intensità è pari alla lettura della lista della spesa, l'atmosfera pesante. E il telespettatore che fa? Zac! Cambia inesorabilmente canale. Intanto la De Rossi è finita su Rete4 a condurre una trasmissione analoga che tratta casi giudiziari noti e, in questa settimana, la puntata di "Amore criminale ", ufficialmente per lasciare spazio ad uno speciale sul nuovo governo, non è andata in onda. Come si dice? La vendetta va servita fredda?

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E anche se siamo tutti in attesa delle feste di fine anno, la TV ci proietta già nel futuro preparandoci alla nuova stagione televisiva 2017 - che si aprirà con l'evento canoro più atteso dell'anno: il Festival di Sanremo. In una trasmissione andata in onda qualche giorno fa in prima serata su Raiuno, intitolata "Sarà Sanremo", il direttore artistico e conduttore della kermesse Carlo Conti ha svelato in diretta i nomi dei big che parteciperanno alla gara e, contestualmente, una giuria di "esperti" ha selezionato le nuove proposte che calcheranno il palco sanremese. E ci vogliamo proprio soffermare sulla selezione delle nuove proposte (perché sui nomi dei big ci sarebbe fin troppo da dire, tra illustri conosciuti, nomi che emergono dal letargo per l'occasione e cantanti che devono avere ben più di un santo in paradiso ).
Sappiate che la regola è: se sei brava non passi. Perché è proprio questo che è successo al duo composto dalla cantante Silvia Aprile, volto noto di Edicola Fiore, e dalla pianista Sade Mangiaracina, l'una bravissima e bella cantante e l'altra validissima musicista. La formidabile giuria selezionata per l'occasione era composta da Massimo Ranieri, logorroico e prolisso come non mai, da un'attrice con fiction in onda in questo periodo su Raiuno, da una conduttrice e infine da un conduttore con programmi in partenza sulle reti Rai. Quindi personaggi proprio lì per caso e non per farsi promozione. I preparatissimi giudici hanno decretato che il duo fosse troppo bravo ma con una canzone che non rendesse giustizia alle proprie doti. Quindi punizione, e fuori. Al loro posto un giovane, vestito come il fidanzatino di Peynet e falsetto alla Mika, e poi un certo Lele, nome e aspetto da neo melodico che sono tutto un programma. Nulla di nuovo all'orizzonte quindi, perché... Sanremo è Sanremo!

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