Segundo López, aventurero urbano: su Arte.tv il film di Ana Mariscal che narra disavventure picaresche nella Madrid degli anni '50
Uscito nel 1953, Segundo López racconta la povertà nella metropoli in pieno franchismo e la solidarietà tra due emarginati che uniscono le forze per sopravvivere…
Concludiamo il nostro viaggio nella rassegna 2024 di ArteKino Classics con una perla di una cinematografia, quella spagnola, tanto vicina quanto poco conosciuta rispetto ad altre, al di là di qualche nome di livello internazionale (qualcuno ha detto Pedro Almodóvar?). Segundo López, aventurero urbano, disponibile su arte.tv, è un'opera che sa fondere modelli provenienti dall'estero con altri della propria tradizione, in un mix riuscito, precursore del cinema che verrà. Scopriamo insieme il film e la sua regista, Ana Mariscal.
Ana Mariscal, autrice intraprendente
Ana Mariscal (1923-1995) è stata un'importante regista, attrice e sceneggiatrice del cinema spagnolo. Nel 1943 intraprende la carriera di attrice, mentre completa il suo primo romanzo. Il libro, giudicato troppo critico nei confronti dell’istituzione del matrimonio, viene vietato al pubblico e sarà dato alle stampe soltanto nel 1992. Un paio di anni dopo, nel 1945, la regista da di nuovo parlare di sé interpretando il ruolo maschile di Don Juan Tenorio nell’omonima opera teatrale. Negli anni successivi, partecipa a più di venti film, divenendo un volto noto al pubblico, ma finendo per interpretare ruoli molto stereotipati. Per sfuggire a questa tendenza, all’inizio degli anni ‘50, insieme al suo compagno, fonda la casa di produzione Bosco Films; esordisce così alla regia nel 1953 con Segundo López, a cui segue nel 1959 Con la vida hicieron fuego, ambientato durante la Guerra Civile Spagnola.
Trama di Segundo López, aventurero urbano
Giunto a Madrid per iniziare una nuova vita e cercare lavoro, Segundo López stringe amicizia con Chirri, un monello di strada che si guadagna da vivere con piccoli furti. Insieme incontrano Marta, un’ex attrice che, colpita da una grave malattia, ha dovuto abbandonare la sua professione ed è stata lasciata dal suo compagno.
Tratto dall’omonimo romanzo di Leocadio Mejías, pubblicato nel 1947, il film vede nel suo cast la stessa Mariscal, nei panni di Marta, insieme a Luisa Esteso e Martín Ramírez.
Da De Sica a Kaurismäki
Fin dalle prime scene, Segundo López è un film che si ispira molto al neorealismo italiano, in particolare a Vittorio De Sica, il cui Miracolo a Milano era uscito due anni prima. Proprio dall'atmosfera favolistica di quest'ultimo parte Mariscal, che, nella prima parte della storia, lascia la questione della povertà sullo sfondo per concentrarsi sulle avventure di Segundo e Chirri, che si lanciano nella metropoli alla ricerca di una nuova vita e di nuovi amori. La tradizione picaresca spagnola è dunque in primo piano, delineando una dimensione allegra e propositiva, riportata su un piano più concreto da alcune immagini significative che raffigurano la condizione precaria dei personaggi.
Nella seconda parte del film, Segundo finisce i soldi e, complice anche la malattia di Marta, comincia a cercare mille espedienti per tirare avanti e aiutare i suoi cari. In pieno franchismo, la regista traccia un ritratto desolato di Madrid, in cui i poveri sono abbandonati dalle istituzioni. La durezza della situazione emerge dal contrasto con cui i due protagonisti non si abbattono e tengono accesi un lume di speranza, anche quando camminano ormai soli per le vie della capitale. Un inno alla solidarietà che ha il sapore quasi di un miracolo, appunto, come accadrà nel cinema di Aki Kaurismäki, che su queste direttrici fonderà la propria poetica.
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Come vedere i film di ArteKino Classics
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Articolo in collaborazione con ArteKino e arte.tv