Sean Penn bugiardo?
E' questa l'accusa che gli viene fatta dal sito Hollywood Elsewhere, in riferimento alla sua mancata apparizione in Crossing Over, un film che presenta questioni politiche importanti...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Fino ad ora, la Weinstein Company non ha rilasciato dichiarazioni, mentre il regista Wayne Kramer ha detto in maniera sibillina "dovreste porre la domanda a Sean". Ma adesso è uscito un articolo illuminante su Hollywood Elsewhere, chiaramente ad opera di un addetto ai lavori coinvolto nella produzione (forse proprio un produttore arrabbiato per tutta la vicenda). Comunque Jeffrey Wells (il responsabile del sito) ha assicurato che si tratta di una persona che conosce, ma di cui non può rivelare l'identità. Cosa dice questo anonimo? Di sicuro, cose più credibili di quelle che sostiene Penn.
L'anonimo informatore spiega anche i problemi derivanti da questa scelta. Infatti, molti hanno pensato che si trattasse di una questione qualitativa e che Penn abbia chiesto di essere eliminato perché il film fosse brutto. Comunque, questo ha dato vita a un film monco (anche perché, come suo solito, Harvey scissorhands, come viene definito, ha tagliato anche altro materiale), di sicuro più difficile da vendere. E in realtà, a differenza di quanto sostiene Penn, il suo ruolo era decisamente importante.
Come spiegazione della scelta, l'anonimo sostiene che sia stata l'influenza del National Iranian American Council, una lobby molto preoccupata dell'immagine degli iraniani in America, a convincere Penn (che nel 2005 aveva anche visitato l'Iran). Infine, vengono fatti due inviti. Uno è a Harvey Weinstein in modo che reinserisca le scene con Penn nel dvd. L'altro è all'attore stesso, che dovrebbe regalare il compenso ricevuto per la pellicola ad Amnesty International, per contribuire a bloccare gli omicidi d'onore e le altre violazioni dei diritti umani che avvengono in Iran.
Ora, non si possono prendere per oro colato queste affermazioni, considerando che sicuramente arrivano da una persona che è pesantemente coinvolta nella questione e che sicuramente non si può definire imparziale. Tuttavia, come già detto, le sue parole hanno più senso di quelle di Penn e dei suoi rappresentanti. Se veramente fosse così, l'attore avrebbe dimostrato ancora una volta di essere un interprete di straordinario talento (forse il maggiore degli ultimi vent'anni), ma anche protagonista di scelte discutibili e poco coerenti.
L'unica cosa che si può dire con certezza è che Crossing Over è l'ennesimo flop della Weinstein Company. Costato 20 milioni di dollari, ha incassato finora 360.000 dollari in patria. Insomma, è meglio che Bastardi Senza Gloria non faccia scherzi, altrimenti sono guai seri...