Scott Derrickson e C. Robert Cargill parlano di Deus Ex: Human Revolution

Il regista Scott Derrickson e lo sceneggiatore C. Robert Cargill parlano dell'adattamento cinematografico di Deus Ex: Human Revolution...

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Scott Derrickson e C. Robert Cargill, rispettivamente regista/sceneggiatore e sceneggiatore dell'adattamento cinematografico del videogame Deus Ex: Human Revolution, hanno avuto modo di parlare di questo progetto dalle pagine di Crave Online.

La filosofia del loro approccio è chiara:

C. Robert Cargill: Non stiamo ragionando nei termini di "stiamo facendo un film basato su un videogame". Il principio che ci guida è quello del fare un film cyberpunk. Abbiamo cercato di capire quello che del videogame poteva o non poteva funzionare in un film, di mantenere quelle cose che i fan vorrebbero vedere in un lungometraggio di Deus Ex e, allo stesso tempo, di far vedere delle altre robe che nel videogioco non vengono affrontate. Abbiamo cercato di espandere quegli elementi cinematografici presenti o accennati nel gioco.

Per dare forma a questo film cyberpunk, gli autori si stanno ispirando al mood di alcune pellicole ben precise:

C. Robert Cargill: Ci stiamo ispirando a pellicole come Looper, District 9, Inception. Stiamo cercando di plasmare la pellicola basandoci sulle atmosfere di queste opere. Stiamo cercando di fare qualcosa di nuovo manipolando concetti ben conosciuti dalla gente e di raccontare una storia inedita che fonda il cervello delle persone. Che sia ipercinetico, intelligente e che vada a spingere i tasti giusti.

I due citano anche i moviegame che secondo loro hanno funzionato:

C. Robert Cargill: Per me quello di Mortal Kombat. Cattura l'essenza del videogame e da al pubblico quello che del videogioco doveva essere mostrato, ma comunque non si tratta di un film ben fatto. Anche il primo Resident Evil è abbastanza solido in questo senso (...) ma si tratta comunque di due film che arrivano solo vicini all'essere dei moviegame ben fatti.

Scott Derrickson: Entrambi funzionano, o quanto meno sono dei film decenti, perché sono stati concepiti come adattamenti. Ma anche perché si basano su videogame che non avevano un messaggio profondo alla base. Deus Ex ha altre ambizioni. Esprime concetti articolati, presenta dei personaggi profondi. Tecnologia che non abbiamo ancora visto nel gioco. Abbastanza roba per un racconto cyberpunk innovativo. I videogiochi stanno maturando grazie alla combinazione di questi elementi. O, almeno, questo è il caso di deus Ex.

Deus Ex: Human Revolution è sviluppato da Eidos Montreal e pubblicato da Square Enix, il titolo si pone, cronologicamente, nel 2027, prima quindi degli accadimenti descritti in Deus Ex e Deus Ex: Invisible War.

Il videogiocatore vestirà i panni di Adam Jensen, un ex-specialista della Swat con l'incarico di sorvegliare la sicurezza e i segreti di una delle più importanti aziende biotecnologiche americane. Tutto verrà messo in discussione quando un gruppo di black op (i commando impiegati in operazioni militari non ufficiali e clandestine, ndr) irrompono nella struttura uccidendo tutti gli scienziati che dovevano essere protetti dall'ex-swat. In seguito alle gravi ferite riportate dopo l'attacco, Jensen sarà costretto a potenziarsi con degli innesti biomeccanici per poter così condurre le indagini incentrate per scoprire chi tiene veramente i fili di questa evoluzione umana comandata e retta dalla biomeccanica.

In calce il live action trailer:

 

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