Rumore bianco (White Noise): ecco tutto quello che c'è da sapere sul film che ha aperto Venezia 79
Rumore bianco (White Noise) ha aperto il Festival di Venezia: ecco tutte le informazioni su trama, cast, inspirazione del regista e personaggi
Ad aprire la 79ª Mostra del Cinema di Venezia, mercoledì scorso, è stato Rumore bianco (White Noise), nuovo lavoro di Noah Baumbach (Storia di un matrimonio) adattamento dell'omonimo romanzo di Don DeLillo che arriverà al cinema e poi su Netflix alla fine dell'anno. Nell'attesa potere consultare la nostra recensione e la nostra videorecensione, e poi leggere il seguente speciale, in cui troverete tutto quello che c'è da sapere sul film.
La trama e il cast di Rumore bianco
Rumore bianco racconta i tentativi di una famiglia americana contemporanea di affrontare i banali conflitti della vita quotidiana, confrontandosi con i misteri universali dell’amore, della morte e con la possibilità di essere felici in un mondo incerto.
L'ispirazione del regista
Adattare il romanzo di Don Lillo è stato per il regista una questione prima di tutto personale:
Mio padre mi regalò il libro quando ero al college. Lui era uno scrittore di romanzi e amava il cinema e Rumore Bianco era una sorta di sintesi di tutto ciò che gli piaceva. È morto nel 2019 e, quando ho riletto il libro quello stesso anno, ne sono rimasto molto colpito. Avevo l'età che aveva mio padre quando è uscito il libro e piangevo la sua assenza. Il libro si confronta con l'idea della morte: l'unico modo per vivere davvero la propria vita e sapere che finirà. DeLillo ci presenta le strategie e le routine che abbiamo inventato per rendere accettabile questa idea apparentemente impensabile e poi svela queste difese.
Per il regista (che per la prima volta in carriera si confronta con un soggetto non suo) portare su grande schermo il testo è stata una sfida soprattutto per quanto riguarda il lessico del grande scrittore americano:
Ho trovato il linguaggio di DeLillo familiare. Intreccia la cultura pop e il gergo americano in modo così brillante nella sua prosa e il linguaggio ha un certo realismo. Il libro parla di personaggi e di famiglia, ma c'è anche una natura satirica nella struttura e nella storia. Volevo mantenere quel tono, ma dovevo trovare degli analoghi cinematografici. E dal momento che il libro parla essenzialmente di una cultura americana che è coperta dai media, la televisione, la radio, la pubblicità, la cultura del cinema e la narrazione cinematografica, ho visto il potenziale per grandi momenti cinematografici.
La famiglia Gladney
Nel ruolo del padre di famiglia Jack Gladney troviamo Adam Driver, arrivato alla quinta collaborazione col regista, che spiega così la scelta dell'attore:
I dialoghi di DeLillo si traducono molto bene bene al cinema. Ma quando ci sono persone reali che interpretano personaggi letterari, qualcosa cambia immediatamente. Hanno facce vere
e manierismi! Ingaggiare Adam, il fatto che sia ingrassato e che interpreti [un personaggio] più vecchio di quanto lui è nella realtà, mi è sembrato emozionante. Non ci sono molti attori di cui mi fiderei che facciano una cosa del genere. Indossare la parrucca, alzare l'attaccatura dei capelli, trovare la sua andatura, questi aspetti hanno immediatamente influenzato il suo approccio al personaggio.
Per il ruolo di Babette, moglie di Jack e roccia della sua vita che tiene ancorato il suo intero essere, è stata la stessa compagna e frequente collaboratrice di Baumbach, Greta Gerwig, a proporsi. "Quando Noah ha iniziato a lavorare alla sceneggiatura si chiedeva: 'Chi dovrebbe interpretare Babette?' E io ho risposto: 'Io!' E poi ho pensato: 'Oh cielo, ora l'ho fatto", racconta l'attrice e regista. "Penso che ci sia qualcosa negli strati di chi è lei e il modo in cui si rivela e in cui è estranea a se stessa e anche a suo marito, profondamente. Era qualcosa che sentivo di voler esplorare".
In un certo senso, per il personaggio Gerwig ha preso come modelli quelli interpretati da Teri Garr in Incontri ravvicinati del terzo tipo e Dee Wallace in E.T. , madri dei film degli anni '80 che dominavano il caos emotivo con una calma ultraterrena e e per le quali qualsiasi crepa nella corazza sarebbe perturbante per coloro che dipendono dalla loro solidarietà. Ma il disordine che si cela sotto la superficie è ciò che le rende donne affascinanti da ritrarre. Era il modello perfetto per una storia e per dei personaggi preoccupati dalla paura della morte, come in fondo sono Jack e Babette.
Anche i tre figli della coppia, Heinrich, Steffie e Denise, hanno una chiara funzione nel libro di DeLillo. L'autore una volta si è riferito a loro come a "una forma di magia", notando come gli adulti della sua storia "sono mistificati da tutti i dati che scorrono nelle loro vite", che i bambini portano e assorbono più profondamente. Baumbach ha affidato a Sam e May Nivola e a Raffey Cassidy questi ruoli che completare il clan dei Gladney, che spesso trascorreva del tempo insieme fuori dal set, creando un legame organico che si manifesta nel film. "La differenza tra i momenti in cui la camera riprendeva e quelli in cui non riprendeva era indistinguibile. Era come se vivessero in quello spazio, tutti insieme", racconta Gerwig. Aggiunge il regista: "Ho suggerito loro di pensare a se stessi come a una radio accesa all'inizio del film che non viene spenta fino alla fine dei titoli di coda. Si sono trovati molto a loro agio con il linguaggio e i movimenti, mantenendo sempre una semplicità e una qualità naturale e vissuta".
La data uscita e il primo teaser di Rumore bianco
Dopo la presentazione al Festival di Venezia, Rumore bianco arriverà nei cinema il prossimo 25 novembre, per essere poi disponibile su Netflix dal 30 dicembre.
Ecco il primo teaser ufficiale:
Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.
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