Roma Fiction Fest - David S. Goyer presenta le prime scene di Da Vinci's Demons

Abbiamo visto le primissime scene di Da Vinci's Demons: ecco il resoconto della masterclass con David S. Goyer!

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Si è svolto oggi all'auditorium parco della musica di Roma uno degli eventi più importanti del Roma Fiction Fest, ovvero la presentazione delle primissime scene di Da Vinci's Demons alla presenza del creatore David S. Goyer, autore tra gli altri delle storie della trilogia di Batman di Christopher Nolan e sceneggiatore di Man of Steel, il reboot della saga di Superman in arrivo l'anno prossimo.

Questa serie tv si incastra perfettamente tra i suoi lavori cinematografici: si tratta di un progetto che Goyer desiderava realizzare da lungo tempo, e che si è concretizzato grazie a una co-produzione inglese e americana, capeggiata da FX UK e il canale Starz. In Italia sarà Fox Channels Italy a proporla in aprile, in contemporanea con il lancio internazionale. Il primo trailer verrà probabilmente mostrato a ottobre durante il New York Comic Con.

La conversazione tra Goyer e Mario Sesti a cui abbiamo assistito è stata intervallata da un teaser e da una lunga clip della premiere, e ha attraversato la carriera dello sceneggiatore e regista tra il cinema, la televisione e i videogiochi:

Lei è in grado di coniugare la creatività in contesti multimediali diversi, come il videogiochi, la televisione, il cinema. Come si è trovato, a un certo punto della sua vita, ad avere a che fare con tutti questi modi diversi di raccontare storie?

Diciamo che è stato una specie di incidente: da piccolo leggevo moltissimi fumetti, ho avuto la fortuna di avere una madre che non me li buttava via regolarmente. Sono cresciuto con il desiderio di fare il detective della omicidi: mi sono iscritto al college a Detroit (la capitale degli omicidi) con l'obiettivo di diventare un detective. Fortunatamente uno dei miei insegnanti contattò mia madre e le disse che sarebbe stato un crimine farmi fare il poliziotto, e che in realtà dovevo fare e scrivere film. Così i miei mi mandarono a fare la film school a Los Angeles. Ho venduto la mia prima sceneggiatura a 21 anni, il film fortunatamente è stato fatto, e così è andata a finire che non ho mai avuto un lavoro vero!

Lawrence Kasdan è stato il suo maestro. Cosa ha imparato da lui?

Kasdan non è proprio stato il mio insegnante, è che lui visitò un college della mia città nel Michigan, io facevo il liceo e saltai la scuola per andare a cercare di conoscerlo. Mi infilai nel parcheggio del college e cercai in tutti i modi di parlargli: prima che mi cacciassero mi diede dei consigli, ovvero scrivere di ciò che si conoscere, e "vai il prima possibile a Los Angeles o a New York City". Anni dopo lo reincontrai, e fu proprio grazie a quei consigli. Ovviamente si trattava dell'era pre-internet, scrivevo su una macchina da scrivere. Magari oggi si può anche rimanere nel midwest, ma all'epoca se non andavi sulla costa non diventavi nessuno. Mi disse anche che un sacco di gente mi avrebbe detto NO, e quindi di abituarmi ai rifiuti.

Quali sono i libri o i film su cui ha basato la sua versatilità, la sua capacità di adattarsi? Quali sono le ispirazioni che le hanno dato di più la spinta a creare storie in linguaggi diversi?

Nel cinema direi che prima di tutti c'è Star Wars. Poi C'era una volta nel west, I Vampiri di Freda/Bava, L'Uomo che Volle Farsi Re, il cinema di Hitchcock, John Houston, Lawrence d'Arabia... I libri sono quelli di Borges, Gene Wolfe... Per quanto riguarda i fumetti, il mio punto di riferimento è Alan Moore, lo ammiro profondamente.

A questo punto sono state mostrate le prime scene, in anteprima mondiale, della serie. Si tratta di una bozza di montaggio, un teaser messo insieme da Goyer per Starz e la BBC, unicamente a uso interno, con musica e suono temporanei, senza effetti visivi, realizzato per dare un assaggio della serie ai network.

Stilisticamente il trailer ci ha dato l'impressione di una via di mezzo tra Game of Thrones e Spartacus: fotografia piuttosto cupa, nudi integrali (di cadaveri, veniva infatti mostrata una autopsia), scene di battaglia, ricostruzioni piuttosto accurate affiancate a costumi chiaramente stilizzati. Qualitativamente il prodotto sembra di livello piuttosto elevato. Nel video si susseguivano una serie di scene nelle quali una persona fuori campo avvertiva Leonardo di come il tempo sia un fiume ciclico nei suoi eventi, e tutte queste scene erano scandite da immagini di carte dei Tarocchi, l'ultima delle quali era Morte.

La storia si svolge intorno al periodo in cui Leonardo circa trent'anni, un periodo in cui ci sono documenti scritti su di lui. E' una sorta di regola professionale dello scrittore: l'importante è riuscire a trovare un posto vuoto che permetta di scatenare la propria creatività.

Sì. Da vinci è una figura incredibilmente nota, ma ci sono una serie di "buchi" nella sua vita, uno di questi è il periodo tra i 28 e i33 anni, un'epoca della quale sappiamo molto poco. Alcuni dicono che stesse disegnando armi d'assedio. Come scrittore e creatore ho trovato un "buco", per me è stato oro vero e proprio. C'è un altro "buco" molto interessante, ovvero il fatto che sappiamo che aveva scritto un diario di circa 13mila pagine, ma quando morì se ne rinvennero solo seimila. Sappiamo che in queste seimila c'erano appunti sull'invenzione di congegni incredibili: mi chiedo cosa contenessero le altre settemila...

Ha definito il suo Leonardo una via di mezzo tra Indiana Jones, Borges e Sherlock Holmes.

Sì, e anche un po' Tony Stark. Da vinci era un personaggio "enorme". Una persona combattutissima, aveva problemi con il padre beveva troppo, era un genio, si metteva nei guai perché diceva quello che pensava… Credo che a Da Vinci interessasse in particolare la sua attività da scienziato, e che il resto che faceva lo facesse per guadagnare abbastanza da sostenere le proprie ricerche. Questo show, comunque, contiene avventura, fantasy e mistero, con aspetti cospiratori...

Inizialmente si era parlato anche del viaggio del tempo. Ma c'è davvero? Si parlerà del rapporto tra passato e futuro?

Nel primo episodio il personaggio che abbiamo visto parlare nel teaser, "il turco", in realtà ha un nome, e una delle prime cose che dice a Leonardo è che la storia è una bugia (anche io lo credo: la storia viene scritta da chi vince); gli dice anche che il tempo è un fiume circolare (e io credo anche questo: nella storia ci sono aspetti ricorsivi). Uno dei temi dello show è che la storia si ripete, diciamo che il tempo è una cosa FLUIDA in questa serie. Non posso spiegarvi tutto perché vi rovinerei la sorpresa. Mi limito a dire che abbiamo piani per varie stagioni, e se tutto andrà bene la serie durerà quattro, cinque, forse sei stagioni: l'ultima inquadratura dell'ultimo episodio di questa serie sarà collegato alla prima scena del pilota. La serie è "storica", ma fino a un certo punto, diciamo che lo è tra virgolette. Abbiamo svolto moltissima ricerca, ma diciamo che il look dei personaggi è stilizzato, anche nei costumi. E' più simile a una graphic novel che a una serie storica, tant'è che in alcuni casi abbiamo giocato molto con la storia. Ci sono anche molte scene con effetti visivi: il mio VFX supervisor è lo stesso di Lost e e Fringe, intendiamo portare in vita Firenze, Milano e Roma.

Ambientare una serie nell'italia del quindicesimo secolo girandola completamente in Gran Bretagna non è come fare un film Scozzese in Sicilia? E' una sfida creativa...

Diciamo che nei miei sogni avremmo girato tutto qui. Abbiamo girato 10 giorni a Firenze con la seconda unità, e a Roma e Milano. E' una produzione inglese e americana, i soldi arrivano da loro e francamente la Gran Bretagna dà moltissimi finanziamenti per girare lì. Nei miei sogni gireremmo in Italia, e se avessimo potuto l'avremmo fatto.

Che legami ha lei con la cultura italiana/europea del quindicesimo/sedicesimo secolo? la conosceva già o ha fatto questa serie solo perché era intrigato dal personaggio di Leonardo?

In realtà è il personaggio di Da Vinci ad avermi spinto a farla. A me interessavano principalmente i suoi diari e le sue ricerche, poi mi sono immerso nella sua storia. I suoi archivi segreti e i misteri mi attiravano molto, la scienza, i disegni anatomici...

A questo punto è stata mostrata una clip del pilot, anche questa molto grezza, con green screen e musica temporanea. Da Vinci sta lavorando al progetto della Colombina, una sorta di uccello pirotecnico. Si addormenta, e ha una sorta di sogno che ipotizziamo sia ricorrente: un pastorello (lui da bambino) che scopre una caverna con una cascata. Entra al suo interno e scopre qualcosa di orribile che però non vediamo. Leonardo si sveglia di soprassalto, e arriva Verrocchio (il suo mentore), che gli chiede cosa sia successo. Leonardo spiega di avere dei problemi con il progetto, e di non essere in grado di effettuare i calcoli necessari. Verrocchio scopre che aveva fumato dell'oppio (qui i riferimenti a Sherlock Holmes sembrano evidenti) e gli dice che non crede che gli sarà d'aiuto. A questo punto Leonardo va in una bottega e compra una gabbietta piena di uccelli. Li libera immediatamente in volo, e diamo un'occhiata al suo "metodo": visivamente ci viene mostrato come Leonardo "registra" con gli occhi il volo degli uccelli e prende appunti utilizzando un linguaggio simbolico, con un effetto ralenti non particolarmente suggestivo.

In questa seconda clip abbiamo capito che Leonardo verrà mostrato anche come una sorta di supereroe. I suoi supereroi hanno spesso dei conflitti che li portano all'autodistruzione: vedremo aspetti simili nella serie?

Il mio Leonardo è completamente autodistruttivo. Alla fine del primo episodio, poi, scopriamo che si trova nel bel mezzo della battaglia tra Roma e Firenze (con Milano che è legata a Firenze e Napoli che è legata a Roma). Lui capisce che la guerra ha risvolti molto più ampi, e che è potenzialmente legata a un complotto e a una organizzazione segreta: Leonardo sarà una figura pivotale in questa guerra.

C'è qualcosa in comune tra il suo progetto e Il Codice Da Vinci?

Diciamo che Leonardo con codici e organizzazioni segrete sembra andarci a nozze. E' praticamente automatico ricollegarlo a cose di questo tipo!

Lei è molto bravo a fare due cose: creare storie fantastiche e completamente originali, ricche di aspetti soprannaturali o fantasy, oppure prendere storie altrui (in particolare i fumetti) e reinventarle in maniera altrettanto originale. Sappiamo che sta lavorando a un nuovo grande progetto su un supereroe DC Comics. Quali aspetti comuni ad altri suoi lavori farà emergere in questo film?

Stiamo parlando dell'Uomo d'Acciaio, vero? Il lavoro che abbiamo fatto io e Christopher Nolan è stato cercare di portare lo stesso naturalismo della trilogia di Batman. Il nostro è sempre stato un approccio naturalista, realistico, cerchiamo sempre di immaginare queste storie come se potessero accadere nello stesso mondo in cui viviamo. Non è una cosa facile con Superman, e ciò non significa per forza che sarà un film dark, ma nel lavorare a questo reboot stiamo pensando a cosa potrebbe succedere se una storia come questa avvenisse davvero. Come reagirebbe la gente comune? Quali ripercussioni ci sarebbero? Quello che piace fare a me sono storie ambientate in "generi", pezzi di "genere", che tuttavia non siano dei cartoon, dei fumetti. Ho fatto la stessa cosa con Da Vinci's Demons, e farò lo stesso con L'Uomo d'Acciaio.

A questo punto sono partite alcune domande del pubblico:

Abbiamo visto un Da Vinci molto giovanile e stiloso, con abiti decisamente diversi da quelli tipici dell'epoca, più moderni (una specie di giubbotto di cuoio, magliette aperte sul petto). Per lui avete creato volutamente un abbigliamento più futuristico rispetto all'epoca?

Quello che volevo mostrare era un Leonardo più "avanti", che anticipasse i tempi, fosse fuori dagli schemi. Credo che se fosse vissuto ai giorni nostri, per esempio, avrebbe combattuto per la libertà di internet e dell'informazione. Nella serie, gli archivi segreti del vaticano erano una specie di CIA, nascondevano segreti al popolo, e Leonardo pensava che dovessero essere contenuti diffusi per tutti.

Verrà affrontato il lato sessuale della figura di Leonardo?

Non sapevo avesse qualche controversia sul lato sessuale! [ride] Diciamo che è noto il suo processo per sodomia. Non censureremo la cosa, anche perché non c'è modo di fare una serie su Leonardo senza affrontare le controversie. Ne parleremo nella prima stagione.

C'è un progetto che ha sempre voluto realizzare e a cui ha sempre ricevuto dei rifiuti? Una sua ossessione irrealizzata?

Assolutamente sì! In particolare per dieci anni ho proposto alla Warner storie su Batman, ricevendo solo porte in faccia. Poi Nolan venne contattato per fare un film, e 48 ore dopo mi telefonò chiedendomi se volevo scriverlo. Pensò che fossi la persona giusta, e lo pensa anche per Man of Steel.

Cosa ci può dire del protagonista?

Il cast che abbiamo messo insieme è il migliore di sempre. Per Da Vinci ho provinato mille persone, il che è assurdo visto che è uno dei personaggi del passato più "noti" visivamente. Tom Riley è intelligentissimo, e visto che è difficile fingere intelligenza in televisione mi è sembrato perfetto, perché lui invece è in grado di comunicare proprio questa caratteristica. Il nostro cast è inglese, islandese, greco, armeno e italiano. E' un cast europeo, e penso che tra loro usciranno alcune superstar.

Da Vinci's Demons andrà in onda in aprile sui canali FOX.

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