Robert Downey Jr. sui promotori di IA: "Non li invidio, pensano che tutto questo sia di loro proprietà, ma è un’illusione"

Robert Downey Jr. non ha mezzi termini riguardo all'uso dell'Intelligenza Artificiale per replicare gli attori.

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Si dice che per tornare all'interno dell'MCU in Avengers: Doomsday Robert Downey Jr. verrà pagato più di 80 milioni di dollari. Con una tale cifra il corpo, in particolare il volto e la voce, diventano un bene preziosissimo da tutelare nel presente e nel futuro ad ogni costo, anche in maniera proattiva. “Voglio dichiarare qui che intendo fare causa a tutti i futuri dirigenti anche solo a titolo preventivo” ha detto l’attore ai microfoni del podcast “On With Kara Swisher”. La tutela avverrà anche da morto, dice, dato che il studio legale sarà ancora molto attivo dopo la sua dipartita. Tra il serio (quasi minaccioso) e il faceto, la riflessione di Robert Downey Jr. prende di petto un tema molto caro a Hollywood. 

Sulle repliche digitali e sull’uso di intelligenze artificiali per sostituire il lavoro creativo umano, si è battagliato molto. Fu uno dei temi cardine del lungo sciopero degli attori e degli sceneggiatori. In particolare il possesso della propria immagine è l’elemento chiave per il mestiere dell’attore. Prima delle regolamentazioni avvenute grazie all’accordo tra sindacati e produzioni capitava che aspiranti attori cedessero la loro immagine per poche centinaia di dollari per creare repliche digitali da utilizzare nell’aumentare a computer le dimensioni delle folle. Il doppio digitale però veniva posseduto dalla produzione non solo per quel film, ma per tutte le produzioni successive. 

La posizione di Robert Downey Jr sul modo in cui viene gestito questo tema da chi possiede i mezzi per creare repliche digitali è chiarissima:

Non invidio chi è diventato il simbolo di questa nuova fase dell’era digitale. Pensare che tutto questo sia di loro proprietà solo perché possiedono enormi start-up è un’illusione. Il problema è che queste persone si vedono come i soli a poter gestire questa cosa, ma allo stesso tempo vogliono o sentono il bisogno di apparire sotto una luce favorevole. È un errore enorme, che mi fa perdere interesse e mi porta a non voler interagire con loro, perché non sono sinceri.

Ricordiamo che Robert Downey Jr. sta affrontando proprio questi argomenti nello spettacolo di Broadway di cui è protagonista, ovvero McNeal, in cui interpreta uno scrittore di successo che si deve confrontare con la preponderanza nel mondo dell'Intelligenza Artificiale, i problemi etici che pone e l’impatto che ha sul benessere psicologico umano. 

Per quanto riguarda il suo ritorno nell’MCU e la sua permanenza futura, non è preoccupato rispetto alla creazione di una replica digitale che porterà a malumori, cause e a rovinare quanto fatto con il suo (i suoi?) personaggi. La spiegazione risiede, ovviamente, nel lato umano: “Non sono preoccupato che possano appropriarsi dell’anima del mio personaggio, perché lì ci sono tre o quattro persone che prendono tutte le decisioni, e non farebbero mai una cosa del genere, con me o senza di me”.

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