Ritrovate le cartucce di E. T. sotterrate in New Mexico

Atari aveva veramente seppellito migliaia di cartucce di E. T. nel Nuovo Messico

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Oggi (stanotte, a causa del fuso orario americano) si è chiusa una delle pagine più misteriose, e divertenti, della storia dei videogiochi. Un team di documentaristi ha infatti estratto dal deserto del Nuovo Messico alcune cartucce del videogame dedicato a E. T uscito per Atari 2600.

Trent'anni fa, quando il capolavoro di Spielberg uscì al cinema, Atari era il più grande produttore di videogiochi del mondo e, sperando di capitalizzare il successo del film, produsse un pessimo tie - in dedicato alle avventure dell'alieno che voleva telefonare a casa. Peccato però che il gioco fosse talmente brutto da vendere pochissimo, nonostante Atari avesse prodotto una quantità di cartucce decisamente più elevata.

L'azienda decise così di seppellire l'invenduto in una fossa vicino ad Alamogordo, ridente (?) località del New Mexico. La vicenda di E. T. portò al fallimento di Atari e, storicamente, segnò un periodo di crisi del settore videoludico che tornò a essere profittevole solo dopo l'uscita del NES in America.

Come ci insegna Galadriel, la storia divenne leggenda e la leggenda divenne mito, così, per oltre trent'anni giornalisti e veterani del nostro settore hanno discusso della decisione di Atari, arrivando addirittura a sostenere che, in realtà, il tutto fosse solo una leggenda metropolitana.

A quanto pare non era così e, a questo punto, attendiamo con ansia l'uscita del documentario che spiegherà per filo e per segno tutta la vicenda dietro allo sfortunato gioco.

et new mexico 2

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