Resident Evil 3, abbiamo provato la demo e siamo sopravvissuti al Nemesis | Speciale
Mancano poco più di dieci giorni all'uscita di Resident Evil 3, ma grazie alla demo pubblica abbiamo potuto provare con mano il nuovo horror di Capcom
Remake della fuga da Raccoon City di Jill Valentine, il terzo capitolo della celeberrima saga targata Capcom è da sempre uno dei più iconici, grazie alla presenza dell'implacabile Nemesis. La terribile creatura nata dalla folle mente della Umbrella Corporation, infatti, sarà una nostra spina nel fianco per tutta la durata del gioco, costantemente al nostro inseguimento e dotata di un vero e proprio arsenale bellico per fermarci.
Questo è l'incipit che viene fornito al giocatore e dal quale si sviluppa un breve estratto dell'avventura finale, ma che riesce perfettamente a ricreare l'atmosfera voluta dagli sviluppatori. Muoversi per i vicoli di una Raccoon City devastata, infatti, è molto più angosciante di quanto si possa ricordare. Veicoli danneggiati ovunque, fuoco e fiamme sparsi per la città e, ovviamente, una moltitudine di non morti che si aggira per le strade sono le prime cose che saltano subito agli occhi, in una location che è possibile definire solo come "infernale".
Sin dai primi minuti di gioco, inoltre, è evidente come Capcom abbia pesantemente rimesso mano a trama e location di Resident Evil 3, andando a creare un capitolo che, per certi versi, può quasi considerarsi inedito. Sarà difficile, infatti, ricollegare le varie strade della cittadina americana alla loro versione del 1999, ma i dev sono riusciti straordinariamente a mantenere gli stessi toni, regalando al proprio pubblico quello che sembra più un enorme omaggio all'opera originale.
Il gunplay e il gameplay di Resident Evil 3, esattamente come il secondo capitolo uscito lo scorso anno, si dimostrano di altissimo livello, permettendoci una vasta libertà di manovra, ma imponendoci una serie di limitazioni per rendere il tutto più adrenalinico. Ecco che, quindi, ritornano i nemici coriacei da sconfiggere, l'inventario limitato e, almeno alla difficoltà normale, la possibilità di subire ben pochi colpi prima di finire in zona "Pericolo" del proprio ECG. A differenza delle avventure di Leon e Claire, però, sono state inserite alcune nuove meccaniche che rendono l'approccio al gioco completamente differente. Per prima cosa, la quantità di proiettili disponibile è notevolmente aumentata, rispetto a Resident Evil 2. Questo perché anche il numero di avversari è nettamente più alto, rendendo obbligatorio al giocatore armarsi di conseguenza.
La seconda (fondamentale) aggiunta è la capacità, tramite la semplice pressione di un tasto, di effettuare una rapida schivata. Questa mossa, se usata sapientemente, ci permetterà di evitare gli abbracci indesiderati dei non morti e sarà in grado in più occasioni di salvarci la vita. Sia chiaro, il tempo di reazione necessario per utilizzare questa abilità senza venire colpiti è molto basso, ma con un po' di pratica siamo certi che diventerà una delle meccaniche che più utilizzeremo nel corso del gioco.
Una volta terminata la prima run della demo, la percezione lasciata al giocatore è quella di non essere riusciti a esplorare abbastanza a fondo la Downtown di Raccoon City. Una percezione che, al secondo tentativo, non può che tramutarsi in conferma. I ragazzi di Capcom, infatti, hanno realizzato una versione di prova che, se si decide di procedere spediti, può durare circa 15 minuti, ma che triplica (almeno) la longevità nel caso si decidesse di esplorare ogni singolo anfratto della zona. Nuove aree, infatti, possono essere sbloccate e, per quanto semplice, è anche presente un enigma ambientale da risolvere, in grado di fornire un potenziamento per la propria pistola.
Avete completato la demo, ma non riuscite a fare a meno di staccarvi dalla versione di prova?
Se avete risposto "si" alla precedente domanda, dovete sapere che Capcom ha nascosto 20 bobbleheads chiamate Mr. Charlie all'interno della mappa di gioco. 15 di esse sono recuperabili osservando l'ambientazione con estrema attenzione, mentre per recuperare le altre 5 ci sarà bisogno di soddisfare particolari requisiti. Un incentivo in più a giocare e rigiocare la demo, insomma, nel tentativo di guadagnare i 100 Punti Ambassadors messi in premio dai dev.
Dal punto di vista prettamente tecnico, questa demo di Resident Evil 3 è riuscita a confermare l'ottimo impatto visivo del RE Engine e l'esaltante comparto audio del titolo. Il doppiaggio in italiano ci è sembrato nella media, con qualche punta verso il basso per il personaggio di Mikhail, doppiato con poca convinzione e pathos. Ad ogni modo, per questi dettagli, preferiamo valutare l'opera completa, in quanto non è possibile trarre delle conclusioni da una semplice versione di prova.
È finalmente giunto il momento, però, di parlare di lui. Di Nemesis.
Nella sezione finale della demo, Jill incontrerà la mostruosa creatura della Umbrella, in tutta la sua terrificante potenza. Il Nemesis è rapido, possente, implacabile e vi sarà addosso continuamente. A nulla può servire il tentativo di seminarlo, perché tramite dei movimenti velocissimi riuscirà a esservi addosso in men che non si dica. Pronto a caricarvi con tutta la sua forza, il vero incubo di Resident Evil 3 ha anche la nuova capacità di mutare gli zombie, rendendoli ancora più potenti e visivamente vicini, per certi versi, alle Plagas viste in Resident Evil 4.
Pochi minuti inseguiti dal Nemesis, comunque, sono bastati per trasmetterci l'adrenalina che siamo certi proveremo per gran parte di questo nuovo remake targato Capcom. Un'adrenalina della quale, al momento, non riusciamo più a fare a meno.
Resident Evil 3 ci è parso impegnativo, divertente e inquietante e non vediamo l'ora che sia il 3 aprile per poter affrontare per intero l'avventura di Jill Valentine.