Recensioni che puzzano
E' ormai normale, per l'uscita di pellicole importanti, che escano alcune recensioni in anteprima benevole, come capitato per Il cavaliere oscuro. Per non parlare dei "pareri anonimi" che arrivano ai siti. Tutto genuino? Mmm...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Difficile sostenerlo. Il problema, ovviamente, non è Il cavaliere oscuro, che (come potete vedere su Rottentomatoes) è stato accolto dalla critica in maniera fantastica. Il punto è che è veramente difficile avere fiducia in una recensione che parte da queste basi. Chi scrive, anche se ha assistito a centinaia di anteprime nella sua vita (alcune decisamente importanti e in anticipo, come Il gladiatore un mese prima che uscisse ovunque), si è trovato in questa situazione di 'esclusività' soltanto una volta, con Cloverfield, visto e recensito per primo in Italia. Francamente, è difficile rinunciare ad un'opportunità del genere, anche se poi, quando magari lo recensisci genuinamente come un ottimo film, magari qualcuno ti dà del venduto. Però, al di là della buona fede o meno di un giornalista, mettere la mano sul fuoco su questo tipo di scoop non è proprio facile.
Ora, il discorso non avrebbe molto senso se poi, per un motivo o per un altro, anche noi non riprendessimo certi pareri. Da una parte, sarebbe logico trascurarli. Ma dall'altra, è indubbio che contengano comunque informazioni interessanti, che magari vogliamo far sapere ai nostri lettori. Per questo, abbiamo trovato una soluzione, che speriamo non venga vista come cerchiobottista. In queste situazioni, metteremo un bannerino nell'articolo (quello che vedete qui a sinistra) che farà capire a tutti che il parere in questione è da prendere con le molle. Ci sembra la miglior soluzione per non farvi perdere nulla, ma per rivelarvi esattamente come stanno le cose...