Recensione - Skyrim: Dawnguard - Le creature del crepuscolo

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Recensito il primo DLC ufficiale per Skyrim...

Ieri è finalmente uscita la patch correttiva che ha risolto buona parte dei problemi che affliggevano le versioni italiana, francese e spagnola di Dawnguard. Per questo motivo, dopo aver potuto giocare l'espansione come Bethesda voleva fosse giocata, pubblichiamo ora la nostra recensione. L'episodio rimane sgradevole tuttavia riteniamo che i piccoli errori siano parte della natura umana, dunque non abbiamo fatto pesare il problema in sede di valutazione finale. Buona lettura.
Il quinto capitolo della saga di The Elder Scrolls (che abbiamo recensito ai tempi della sua uscita, l’anno scorso), ha rappresentato la summa ideale del - lungo - percorso artistico di Bethesda, iniziato ai tempi di Morrowind e arrivato fino a Fallout 3. Skyrim, con la sua gelida bellezza è il maggior RPG occidentale mai creato, un’opera destinata a definire questa generazione di console, di cui si parlerà a lungo anche quando i riflettori si saranno spenti e la scena sarà occupata da altri attori.  Con questo primo DLC, Bethesda non aveva un compito facile: il perfetto equilibrio di Skyrim è stato raggiunto non senza qualche correzione in corsa (ci sono volute un paio di patch per eliminare i bug più grossolani), mentre i giocatori più appassionati ormai hanno esplorato talmente a fondo le regioni settentrionali di Tamriel da avere aspettative altissime nei confronti delle nuove avventure che gli sviluppatori hanno promesso. Per iniziare la storyline (interamente nuova) introdotta da Dawnguard, sarà sufficiente possedere un personaggio di livello 10 o superiore. Appena entrati nel gioco, se ci troveremo in una città, basterà parlare con una qualsiasi guardia cittadina per venire a sapere che un antico ordine, noto come i Dawnguard, sta reclutando nuovi confratelli a causa di una non meglio specificata minaccia oscura. Ben presto, però, scopriremo che i nuovi nemici sono rappresentati da un gruppo di vampiri, desiderosi di riportare in vita il loro oscuro signore e, manco a dirlo, popolare di non morti tutta la terra.La prima scelta morale di Dawnguard si consuma proprio qui: potremo infatti scegliere se allearci agli omologhi di Blade e Buffy, oppure farci sedurre dall’algida immortalità dei succhiasangue, e accettare il destino della notte, trasformandoci in vampiri. Entrambe le vicende sono abbastanza interessanti e, rispetto ai canoni classici di Bethesda, in questo DLC si nota la volontà di sperimentare una scrittura un po’ più brillante, quasi hollywoodiana, in cui all’azione e ai momenti epici, si accostano spesso e volentieri ironie e battute sagaci, che riescono a rendere meno “pesanti” anche i momenti più noiosi della trama. Tuttavia, se la carriera dell’adepto Dawnguard non riserva troppe sorprese, il vero centro del DLC è la figura del vampiro: finalmente, infatti, potremo giocare nei panni di un non morto senza alcun tipo di limitazione, anzi, l’esperienza ludica di Skyrim si adatta alla novità, permettendoci di vivere con un’altra prospettiva anche l’avventura principale e le altre side quest del gioco. Nella forma vampirica, infatti, oltre a un fattore di cura molto, molto potenziato rispetto al normale, potremo usare alcuni poteri noti a tutti gli appassionati del genere, come la classicissima trasformazione in pipistrello, la possibilità di fuggire “sciogliendoci” in una nebbiolina finissima e l’ipnosi. Tuttavia, da vampiri avremo anche delle limitazioni, a partire dall’ovvia impossibilità di sopportare la luce del sole, fino alle reazioni piuttosto scomposte (quando non palesemente ostili) dei vari personaggi con cui avremo a che fare. Infine, e qui siamo probabilmente davanti a una scelta di design poco felice, in forma vampirica saremo decisamente più alti del normale, dunque, capiterà spessissimo di non riuscire a passare dalle porte o di incastrarci in dungeon e sotterranei un po’ troppo bassi, costringendoci a tornare in forma umana per poter avanzare. Un inconveniente non da poco, che - speriamo - Bethesda correggerà con una delle prossime patch. Per quanto riguarda le altre aggiunte, molto interessanti sono i combattimenti a cavallo e i nuovi draghi leggendari con cui potremo scontrarci, inoltre, segnaliamo, anche se per ovvi motivi non possiamo scendere troppo nei dettagli, l’enorme mole di nuovi testi, pergamente e oggetti vari che potremo consultare per approfondire la nostra conoscenza del mondo e della lotta fra Dawnguard e Vampiri. Segnaliamo anche i due nuovi skill tree specifici per vampiri e licantropi, molto approfonditi e interessanti per chi abbia già esplorato tutte le possibilità classiche del gioco. Complessivamente la nuova quest si completa in circa 20 ore, molto più di quanto si possa fare in buona parte dei DLC presenti sul mercato, tuttavia il costo particolarmente alto del pacchetto (1600 Microsoft Points, quasi 20 euro) ci fa consigliare Dawnguard solo ai veri appassionati di Skyrim che, dopo aver esplorato in lungo e in largo le distese gelate del continente, desiderano una nuova avventura, magari nei panni di un affascinante non morto dai canini affilati. 
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