Recensione HV - Necessary Evil: Super-Villains of DC Comics
Recensiamo, anche in video, il nuovo Blu-Ray Disc (disponibile in inglese sottotitolato in italiano) sui villain della DC Comics...
A cura di Gianluca Dadomo
Queste e molte altre le domande a cui “Necessary Evil” vuole rispondere: il nuovo Blu-ray Disc targato DC Comics distribuito da Warner Bros. è un esclusivo episodio di riflessioni fumettistiche e cinematografiche interamente dedicate ai cattivi che hanno fatto la storia della casa di Batman, Superman e Lanterna Verde.
Il trattamento della materia è davvero professionale perché ci vengono proposti i pareri più disparati: da chi interiorizza la follia di Joker a chi biasima gli stratagemmi malfidenti di Lex Luthor contro Superman, in quanto alieno sconosciuto.
I dibattiti sulle origini dei villain, sulle sfumature di carattere e i turbolenti conflitti etici interni sono rimandati dagli esperti alla tragedia greca tanto che il documentario, a tratti, ha tutta la sembianza di derivare in considerazioni antologiche sul mito, i tòpoi e l’intreccio che unisce protagonisti e antagonisti. Lo sviluppo, affidato alla voce narrante di Christopher Lee e e avvantaggiato da una ordinata divisione in atti, non si pone comunque sopra le parti: il consumatore ideale può essere il fan scatenato quanto l’individuo che si è affezionato ad un recente comic movie. Questo non è un vantaggio di poco conto se si considera che l’ignoranza dei personaggi meno noti non ostacola la comprensione.
I dialoghi sono in lingua inglese, presentati nella pregevole codifica lossless DTS HD Master Audio 2.0 Stereo, seguiti da una ricca scelta di sottotitoli, tra cui l’italiano. La traccia video brilla in Full HD 1080p nel formato d’immagine 16:9 restituendo il tono inchiostroso delle stampe e i vividi colori dei mantelli, delle ambientazioni e delle clip dei film mostrati.
“Vuoi sapere come mi sono fatto queste cicatrici?” ( Joker – The Dark Knight)
Il disco in esame non è il supporto adatto a rispondere a simili interrogativi e la scelta di ricorrere ad una introspezione più generalista non è da annoverare tra i difetti. Gli intervistati lo mettono subito in chiaro. I villain sono numerosissimi ed è impossibile parlare di tutti, motivo per cui si preferisce tessere le lodi delle disdicevoli azioni commesse dai cattivi piuttosto che scomodare infinite teorie su luogo della loro provenienza o sul trauma che ha partorito il loro male.
“Necessary Evil” evidenzia invece i limiti della carta stampata e della pellicola: con le sue riflessioni sulla metamorfosi del buono in cattivo e della necessità di una grande malignità che giustifichi l’essenza e il prestigio del supereroe, scardina dinanzi allo spettatore un universo che fugge dalle claustrofobiche 30 pagine; ci affascina dal primo Play e non colma la nostra sete di sapere quando la maniacale risata di Joker ci abbandona allo schermo nero.
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