Ratchet & Clank: Rift Apart, la nostra esperienza su PC e Steam Deck
Ratchet & Clank: Rift Apart approda su PC con una versione tecnicamente superba e su Steam Deck in forma inaspettatamente stabile
Uscito su PlayStation 5 nel giugno del 2021, Ratchet & Clank: Rift Apart è stato un gioco in grado di stupire sopratutto sotto il profilo tecnico. Se la trama ci aveva comunque intrattenuti e il gameplay si è dimostrato essere un’evoluzione di quello classico della serie, dal punto di vista puramente grafico Rift Apart è stato una vera e propria svolta per i possessori della nuova console targata Sony. La sensazione, infatti, era quella di giocare un cartone animato ad alto tasso di adrenalina, accompagnato da un comparto artistico eccezionale e da una qualità sonora degna di un blockbuster targato Pixar.
È con piacere, quindi che siamo tornati a giocare a Ratchet & Clank: Rift Apart sia nella sua versione PC, che in quella portatile resa possibile da Steam Deck, la piattaforma ibrida di Valve. In questo articolo cercheremo di farvi capire perché l’opera targata Insomniac rimane, a distanza di due anni, una piccola gemma da non lasciarsi sfuggire.
RATCHET & CLANK: RIFT APART IN VERSIONE PLAYSTATION 5
Prima di addentrarci ad analizzare il porting, dobbiamo però fare un po’ di chiarezza sulla versione originale del titolo in questione. Rift Apart si svolge dopo gli eventi di Ratchet & Clank: Nexus e vede i due eroi confrontarsi con il dottor Nefarius, entrato in possesso di un Dimensionatore e intenzionato a trasferirsi in una realtà nella quale il male ha trionfato. Ha così inizio un viaggio attraverso il multiverso, durante il quale Ratchet & Clank dovranno unire le forze con Rivet, una Lombax decisa a combattere a fianco della Resistenza contro il malvagio Imperatore Nefarious.
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UNO SPETTACOLO PER GLI OCCHI
Abbiamo giocato a Ratchet & Clank: Rift Apart su un PC i7-13700KF con 32 GB di RAM e con montata una NVIDIA GEFORCE RTX 4070 da 12 GB, il tutto coadiuvato da un SSD INTEL. Con queste specifiche, siamo riusciti a far girare il titolo Insomniac a 2160p reali, impostando il preset al massimo e attivando il ray tracing, mantenendo comunque un frame rate variabile tra i 50 e i 60 fps. Un risultato che può facilmente scalare verso il basso nel caso si decida di procedere con un 4K nativo o verso l’alto se ci si accontenta di una risoluzione a 1440p. In ogni caso, il risultato è un gioco estremamente modulabile, pensato per girare anche su computer non di fascia alta.
Con i nostri settaggi, Rift Apart è un tripudio di colori, effetti grafici e dettagli a schermo. Un gioco che, a distanza di due anni, ancora riesce a lasciare a bocca aperta i giocatori. Nonostante tutti questi pregi, abbiamo notato però come l’SSD di PlayStation 5 sia risultato più funzionale, facendo scorrere meglio l’intera avventura. Su PC, infatti, i personaggi rimangono sospesi per poco più tempo tra un portale e l’altro, senza poter garantire la stessa immediatezza disponibile su console. Questo è evidente soprattutto nella prima mezz’ora di gioco, dove il titolo mostra i muscoli e richiede un grande sforzo all’hard disk. Sia chiaro: nulla in grado di compromettere la giocabilità, ma è evidente come si trattasse di un gioco costruito attorno alla nuova console ammiraglia di Sony.
PORTABILITÀ IN CAMBIO DI QUALCHE COMPROMESSO
Su Steam Deck, la musica cambia sensibilmente. Ovviamente l’obiettivo al quale ambire non sono più i 60 fps, bensì i 30. Giocando con le impostazioni è effettivamente possibile raggiungerli, ma durante alcune sezioni più concitate è innegabile che le prestazioni ne risentano, abbassando il frame rate e presentando qualche scatto extra. Esattamente come nella versione PC, ma con qualche rallentamento in più, i passaggi tra una dimensione e l’altra soffrono della mancanza dell’SSD di PlayStation 5. In linea con le precedenti esclusive Sony, inoltre, anche Rift Apart consuma rapidamente la batteria della console Valve, arrivando a durare non più di un’ora e mezza. Anche in questo caso, smanettando nel menù delle opzioni è possibile guadagnare qualche decina di minuti, ma nulla che stravolga il minutaggio finale.
VALE LA PENA RECUPERARE RATCHET & CLANK: RIFT APART SU PC E STEAM DECK?
La risposta è ovviamente “sì”. Su PC il gioco si mostra più bello che mai. Una meraviglia per gli occhi che saprà conquistare non solo i fan della saga ancora sprovvisti di PlayStation 5, ma soprattutto gli utenti PC, qui al loro primo contatto con la serie. Nonostante i compromessi necessari per girare su Steam Deck, ci sentiamo di consigliarne l’acquisto anche per coloro che vogliono sfruttare appieno la piattaforma Valve. Veder girare in portabilità un titolo maestoso come Ratchet & Clank: Rift Apart è semplicemente sensazionale. L’ennesima conferma che il mercato dei PC costruiti sulla falsa riga di Nintendo Switch è destinato a regalare grandi soddisfazioni ora e in futuro.